“Tutto è bene quel che finisce bene” è la sintesi della manifestazione perché purtroppo la tensione è stata tanta: Pasquale mancava all’arrivo ed è stata una lunga e trepida attesa . In pratica, alla penultima biforcazione, invece di lasciare il sentiero dell’Alta Via dei Lattari e svoltare a destra, ha proseguito nella stessa direzione ignorando la segnalazione, complice anche la stanchezza e l’assenza di un presidio adeguato di supporto. Ha indotto all’errore anche altri tre atleti che l’hanno seguito, però questi si sono resi conto dell’errore e sono tornati indietro non riuscendo ad avvisare il primo che è poi giunto alla Millenaria Abbazia Benedettina, ove è stato recuperato da Giovanni Scarlino del CSI di Cava de Tirreni che ne ha intuito gli spostamenti. Tutto questo quando Giovannino Carrano del soccorso alpino si era attivato nelle ricerche coadiuvato dai volontari della Croce Rossa e dall’assessore all’ambiente Luigi Gorga del Comune di Vietri che ha accompagnato la gara fino a Cappella Nuova e che venivano a recuperare con una jeep attrezzata alla Cappella Nuova, stremato, chi vi scrive, quando erano stati perlustrati i sentieri sotto la Badia dal Sambuco alla Frestola a Capodacqua. Anche il Sindaco Francesco Benincasa e la giunta comunale quasi al completo intervenuta alle premiazioni erano in continuo contatto con i soccorritori che intanto si erano mossi per perlustrare anche l’altro versante, quello verso il mare della Sorgente del Cesare con moto da trial. Ovviamente, solo dopo aver riabbracciato Pasquale si è potuto procedere con le premiazioni, i saluti e la chiusura della manifestazione.
Facciamo ora un passo indietro, il tempo grigio non ha fermato circa 130 atleti pronti e allineati alla partenza e oltre 50 amanti del trekking per la passeggiata, tra cui diversi bambini, ottimamente guidata da Carmine Amato dell’associazione Raito 80 che li ha condotti su “Le vie dei Sentieri” e nei suggestivi borghi di Albori, Raito e al museo della ceramica di Vietri di Villa Guariglia. Per quanto riguarda la gara, dopo l’ok della Polizia Municipale di Vietri sul Mare - il primo km era in area urbana - l’assessore allo sport Vincenzo Cardamone ha dato lo start che è iniziata senza intoppi anche nel delicato punto delle scale di San Nicola e tra gli stretti vicoli del borgo di Albori, fonte di principale preoccupazione. Alla Sorgente del Cesare c’è stato un primo problema per un atleta esperto, Giuliano Ruocco, che è stato ingannato dal nastro bianco rosso di alcuni lavori in corso in un rudere e si è reso protagonista, involontariamente ed in assoluta buona fede conoscendo lo spessore della persona al di là del valore atletico, di un taglio di percorso che ha riconosciuto all’arrivo e si è autoescluso dalla classifica pur affermando di essersi divertito tanto e di aver apprezzato la proposta sportiva nella sua interezza. Nel primo tratto di salita del fitto bosco, il terreno fangoso ha disturbato più della pendenza, poi le sorgenti, le felci,il fascino degli alberi vivi e caduti hanno suscitato i più variegati aggettivi, qualcuno scattava anche delle foto. Più su, a Cappella Nuova, metà percorso, con le gambe toniche per la salita ed una leggera pioggerellina, c’è stato pure chi rimpiangeva il calduccio del letto lasciato di buon’ ora. Sono stato all’inizio coi primi, a metà con la metà e alla fine con gli ultimi per raccogliere sensazioni e cercando di essere di supporto e, proprio quando tutto sembrava essere filato liscio, alla Grotta di San Cristoforo ho incrociato Biagio, l’amico di Pasquale, preoccupato per il mancato arrivo, ma questa è una storia già raccontata.
I più bravi all’arrivo sono stati Danilo Palmieri dell’Atletica Agropoli che ha coperto i 10 km in 55’47”, Daniele Caprio (Running Sele) e Alessandro Di Maio (Napoli Nord Marathon); tra le donne, Francesca Lentini (Associazione Il Campino), Michelle Hushion (Ideatletica Aurora) e Morgane Petitjean (Piume Nere di Napoli), che hanno scelto loro stessi come premio i manufatti offerti dai maestri ceramisti vietresi . Poi è seguita la premiazione dei primi di ogni categoria, tutti gli atleti comunque hanno portato a casa un pezzo della nostra bellissima ceramica. La classifica è stata redatta dalla sezione di Salerno della Federazione Cronometristi Italiani coadiuvati dai giudici della FIDAL e del CSI di Cava de Tirreni, che hanno anche svolto l’importante funzione di speaker con l’instancabile Pasquale Scarlino. Il ristoro all’arrivo, tra l’altro molto apprezzato, è stato curato dall’associazione Amici del Santuario di San Vincenzo che è stata l’associazione capofila tra le tante associazioni vietresi che, con poco o con molto, hanno collaborato nell’organizzazione. Si ringrazia il medico garaDott. Domenico Carbone, con la passione dello sport nel cuore, che si è limitato ad alcuni piccoli interventi per escoriazioni.
Nel ringraziare tutti gli intervenuti alla gara e alla passeggiata è gradito avere le vostre sensazioni, emozioni, critiche e quanto ritenete opportuno dover raccontare e si resta disponibile per alcuni che non hanno ritirato il premio di categoria.