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Cambio di data e di struttura: la Placentia Marathon for Unicef, solitamente collocata nella prima domenica di marzo, quest’anno si è spostata al 4 maggio ed ha abbandonato le distanze maggiori – 42 e 30 km. Si converte quindi in Placentia Half Marathon, con l’ambizione di portare questa gara a livelli di eccellenza.
 
La macchina organizzativa è evidentemente ben collaudata, pronta a soddisfare pressoché qualsiasi esigenza dell’atleta. La struttura che ospita il Centro Maratona è quanto di meglio si possa offrire: impianti sportivi con spazi espositivi, deposito borse custodito, bagni e docce, nonché area ristoro attrezzata per il pasta party. Da qui partirà la gara e, considerate le tante comodità, è quasi un peccato che non sia collocato nel medesimo punto anche l’arrivo. È però evidente che la città voglia sfoggiare le sue eccellenze: imprescindibile, quindi, il traguardo in Piazza Cavalli .

Un assaggio della suggestione del centro storico si avrà già tra il terzo e quarto chilometro di corsa – ciò, ovviamente, vale per coloro che, pur gareggiando, riescono a guardarsi intorno. Effettivamente, a meno che non si riesca a schizzare subito in testa, i primi chilometri potrebbero risultare un po’ intasati; finché non ci si immetterà sull’argine del Po, con un notevole cambio di prospettiva: vento permettendo, è qui si inizierà a sciogliere le briglia. Nel complesso, il percorso si presenta molto lineare, giusto qualche cavalcavia a spezzare il ritmo. Con un clima è favorevole, quindi, le condizioni esterne risultano perfette per ottenere una buona prestazione: se, oltre a quelle interne, sono perfette anche le condizioni interne (leggi, un fisico da fuori classe), ecco che arriva il record della gara, sia maschile (Thomas James Lokomwa, 1.01’50”) che femminile (Hellen Jepkurgat, 1.12’00”), entrambi keniani.
 
Quasi 1700 i classificati, cifra notevole – specie considerando una quota di iscrizione non proprio economica. Unica perplessità, la gestione delle premiazioni: esclusi gli atleti da podio, gli altri classificati (per i quali il regolamento prevedeva un premio) hanno avuto qualche difficoltà ad ottenere tale riconoscimento, non essendoci, all’interno del Centro Maratona, nessun incaricato informato sulle procedure: siamo comunque certi che la segreteria della manifestazione saprà prontamente rispondere a qualsiasi quesito.