SERVIZIO FOTOGRAFICO - Ha compiuto 40 anni la storica gara del campionato provinciale UISP di corsa su strada che si svolge a Fossanova San Marco, verde borgo fuori le mura di Ferrara, organizzata dalla Polisportiva Quadrilatero: 800 i podisti che domenica scorsa hanno partecipato alla quarantesima edizione del Trofeo della Liberazione, in una giornata di sole e temperature ottimali per la buona riuscita di quello che, oltre ad essere un appuntamento quasi immancabile per il runner estense, è diventata una festa dello sport anche per molte società della zona.
Numerosi i bambini al nastro di partenza per la minipodistica, cui sono seguite le competitive maschili (11,5 chilometri), e femminili e veterani (6,2 km) assieme alla camminata.
Il testa a testa tra l'atleta ferrarese Massimo Tocchio (Salcus), Salvatore Franzese (Casinaldo) e Mohamed Herrami (Atletica Castenaso) ha animato la gara e segnato il ritmo fino oltre la metà del percorso, svoltosi oltre che su strada, con un paio di cavalcavia, anche su un tratto di sterrato. Al giro di boa, l'atleta magrebino ha iniziato l'ascesa che l'ha portato a bruciare il traguardo in solitaria con un tempo di 37'41", lasciandosi alle spalle di 40" esatti Franzese, e ad un minuto il campione uscente Tocchio (che lo scorso anno tagliò il traguardo con 38'11").
Oro a Laura Ricci (Corradini) per la competizione in rosa, che ha percorso i 6,2 km in 22'55", seguita da Ljudmila Di Bert (Atletica Trento). Ultimo gradino del podio per Stefani Visconzi (Valpone De Megni) che ha chiuso con 24'04".
Un pensiero ed un augurio speciale della polisportiva Quadrilatero sono andati al proprio associato Sandro, che la
domenica precedente, dopo aver partecipato e tagliato il traguardo ad una corsa non competitiva di solidarietà
organizzata da Anffas al Parco Urbano di Ferrara e nel sottomura estense, è stato colpito da un infarto e si trova
tutt'ora nel reparto di rianimazione dell'ospedale Sant'Anna di Ferrara. L'atletica ferrarese non ha conosciuto pace
neppure questa domenica quando, lungo il percorso per recarsi ad un cicloraduno in un piccolo comune dell'immediata periferia a pochi chilometri da casa propria, un ciclista di 86 anni ha perso la vita per la medesima patologia.