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La mia vittoria

 

Quante emozioni può contenere il cuore?

Amore, tristezza, dolore e gioia si confondono mentre danzano ignorando il significato del tempo.

L'asfalto è grigio come il cielo,  strada per gli occhi. 

Correndo ho imparato a lasciare i dubbi alla partenza. 

Non porto il cronometro,  i chilometri sono scanditi solo dal battito del mio cuore.

Tutte le persone sono gentili in questi luoghi.

Chi segnala il percorso con bandierine colorate lo fa sorridendo.

Gli organizzatori sono stati efficienti nel porre i riferimenti chilometrici e nel controllare il traffico automobilistico. Hanno allestito una bella gara.

Il percorso non è bucolico. 

La mente non può distrarsi seguendo il volo di un airone o stupirsi  per la bellezza della natura. 

Ricordi e pensieri non lasciano tregua.  Ventun chilometri sono pochi per stancarli.

Al diciassettesimo compare il sole per illuminare un lungo rettilineo in cui foglie prive di linfa rendono viva la strada accendendosi di giallo soffuso.

Un segnale o forse una domanda. 

Quanto volevo questa vittoria? 

Hanno risposto le gambe. Non si sono fermate costringendo i polmoni a raccogliere ossigeno da ogni poro della mia pelle.

L'ultimo chilometro non finisce mai, ma è quello che si rivivrebbe mille volte.

Un brivido sulla pelle mentre le braccia si alzano verso il cielo.

Vince il sorriso,  le lacrime evaporano sconfitte. 

Nel grigio del cielo compaiono chiazze di azzurro. 

Lassù qualcuno mi vuole ancora bene.