Con il cuore pieno
I giovani sono i veri protagonisti di questa manifestazione sportiva. A loro è dedicata tutta la prima parte di questo evento podistico. Rappresentano il futuro e l'atletica Bondeno, squadra organizzatrice, lo ha capito.
Ottima anche la gara degli adulti. Si è svolta su un percorso di dieci chilometri scarsi nella campagna e periferia limitrofa.
Avevo bisogno di sentirmi a casa e in Emilia mi sento sempre ben accolta. Rinuncio a gare a pochi chilometri da dove abito per partecipare alle corse emiliane e ho indossato le maglie delle squadre di questa regione negli ultimi anni.
Spero che il calore percepito in queste zone mi accompagni domenica prossima nei chilometri che dovrò affrontare.
Un sogno lungo sette anni e sei mesi.
Solo un maratoneta può capire cosa significhi correre una maratona e sapere cosa vuol dire non correrla per così lungo tempo.
Il desiderio di correre quei 42.195km mi ha aiutato a restare in piedi in mille tempeste per tutto questo periodo.
Non potrò mai dimenticare la luna piena e brillante dalla finestra dell'ospedale durante la notte della seconda operazione ai piedi. I miei occhi erano spenti, ma dentro di me non smetteva di pulsare la passione per la corsa.
Correre è come volare. Pensavo di aver perso le ali, ma la volontà abbatte ogni barriera.
Se ce la farò, sarà un'emozione indicibile, perché non esistono parole per contenerla.
42km da vivere intensamente in ogni passo. Se arriverò all'ultimo cartello, dedicherò quei 195m finali a tutti coloro che mi vogliono bene e tifano per me.
Purtroppo non ci sarà nessuno oltre il traguardo ad aspettarmi.
Solo il cielo. Grande, infinito, da abbracciare.