Cos’è il Rogaining? Dov’è Pazzano? Chi è Zebio?
Tre domande che il podista normale ha il diritto di farsi. La parola “rogaining” non è sul mio vocabolario di inglese, e per saperne qualcosa ho dovuto rivolgermi a internet:
“E' una gara di Orienteering di nuova generazione, il cui percorso si svolge in un area più ampia rispetto all’orienteering sempre nel verde. Per meglio dire è meglio è fare una caccia al tesoro sportiva usando una mappa escursionistica, dove si deve salire e scendere per i colli, scavalcare ponti, addirittura guadare fiumi, attraversare parchi, toccare punti panoramici e storici, attraversando luoghi "particolari" che normalmente non vengono utilizzati e apprezzati nella quotidianità. È rivolto a persone che vogliono provare un esperienza unica utilizzando una mappa ed un bussola spaziando in modo libero attraverso la natura.”
Mi è stato detto che è diffusa specialmente in Toscana, mentre a nord della Linea Gotica sta trovando adesso un fervido apostolo in Francesco Montanari, responsabile del trail Uisp per la regione Emilia-Romagna.
Quanto a Pazzano, si tratta di un paesello in comune di Serramazzoni, 25 km a sud di Modena, 500 metri di altezza, in piena decadenza fino a pochi anni fa (una grande ex scuola vuota, un caseificio abbandonato, un’osteria di cui è rimasta solo l’insegna, e l’unico negozio rimane un forno peraltro quasi nascosto fuori del paese su uno stradello sterrato). Ma adesso è stato riscoperto dai cittadini della pianura, che hanno ristrutturato vecchie abitazioni e costruito, con moderazione, nuove villette, sia nella mini-frazione gioiello di San Rocco sia in una via di nuova costruzione intitolata a “Zebio Cotal”.
Eccoci: “Zebio Cotal” è il titolo di un romanzo pubblicato nel 1958 e poi nel 1961, da Feltrinelli, indi da Mondadori e altri, la cui vicenda tragica si snoda appunto da San Rocco di Pazzano, dove il suo autore, Guido Cavani, veniva spesso a soggiornare trattandosi della sua terra natale.
Da circa tre anni un’associazione culturale fondata dagli abitanti di Pazzano ha rivitalizzato il paese, con un “Festival della cultura” e altre iniziative che stanno finalmente attirando l’attenzione della Regione. Tra queste iniziative c’è anche la corsa, in particolare il trail, che dopo due anni di prove, in questo 2016 parte in pompa magna con ben tre manifestazioni omologate e inserite nel calendario Uisp regionale.
Patron del settore sportivo è, manco a dirlo, Francesco Montanari, un chimico, che insieme a Maurizio Amato (ingegnere alla Ferrari) e a Moreno Coppedè (fine letterato toscano, ideatore del premio letterario “Terra di Guido Cavani”) regge e governa il movimento sportivo pazzanese.
Risolti tutti gli enigmi, resta da dire che sabato scorso 2 aprile Pazzano è stata invasa da tanta gente quanta non se ne vede forse nemmeno alle sagre patronali (ammesso che qui si facciano), venuta per partecipare al “1° Rogaining di Zebio”, individuale o a squadre, prezzo di iscrizione 3 euro a testa, con una sezione per bambini al prezzo di un euro.
Ne sono saltate fuori 20 squadre, da due a cinque componenti, classificate al trail lungo con 4 ore di tempo massimo, e 4 squadre nel percorso “corto” da fare entro due ore, più undici squadre di under 14 cimentatisi in un tracciato apposito (più di un centinaio, insomma, le persone in gara). Si trattava di trovare (e fotografare), entro il tempo concesso, quante più “lanterne”, ossia cartelli posti in luoghi di reperimento non facilissimo, ma segnalati su una mappa distribuita mezz’ora prima del via, con indicazioni supplementari del tipo “tra due pini”, “angolo bosco lato fontana”, “rottame Fiat 127 bianca”. Non tutti i cartelli assegnavano ugual punteggio, essendo tarati a seconda della distanza da Pazzano e della difficoltà per raggiungerli.
A dominare il lotto sono stati “I vispi della foresta”, Juri Fontana da Maranello ed Emiliano Corona da Bazzano, che in un tempo calcolato di 3 h 52 hanno accumulato ben 94 punti, contro i 70 dei secondi classificati (che erano in tre). Ma è venuta gente da Cervia, Predappio, Brisighella, Parma, Imola, Mantova, oltre naturalmente a molti modenesi. C’era Ideo Fantini, reggiano già vincitore di categoria alla maratona del Ventasso; è venuto Alberto Bortolotti, titolare del negozio di articoli sportivi “Run 3.30” (intesi i minuti a km) di Formigine.
Divertimento assicurato, come il ristoro montanaro alla fine, e una bussola in premio per tutti.
Prossimo evento, il 30 aprile alle 19,30, con la “Zebio Run Moonlight”, seconda edizione, trail di 13 km con 850 metri di dislivello: l’unica notturna sull’Appenino modenese (il modello è stato il “Furnasoun by night di Scandiano”), ugualmente inserita nel calendario regionale Uisp. Non saranno più lanterne, ma lucciole!