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Per il secondo anno si è svolta nel campus universitario di Parma, la staffetta del ducato.
Questa edizione ha beneficiato di un leggero venticello giunto a togliere la pesantezza del sudore.
Il percorso partiva dalla pista di atletica per snodarsi come un serpente nei campi adiacenti. Ne è risultato qualcosa di simile a una campestre anche se, per fortuna, senza fango.
Il richiamo della manifestazione è sentito soprattutto dalle squadre locali che arrivano piene di amicizia e di apparente spirito non competitivo. Non appena il pettorale di gara viene indossato, ognuno si trasforma nell'agonista pronto a sfidare se stesso e gli altri come quasi ogni domenica.
Qui si corre però per beneficenza. La seconda edizione ha raccolto fondi per Fa.Ce. Famiglie celebrolesi, associazione provinciale di Parma. Un gruppo di genitori che vuole offrire il massimo per i propri figli, affinché la loro condizione non sia un limite.
Quando è stato consegnato il premio personalizzato, mi sarebbe piaciuto dire alla timida ragazza che lo porgeva che quel premio era perfetto nella sua semplicità, ma non sempre le parole arrivano alla voce nel giusto momento e si sono perse nel vento lasciandomi solo un sorriso.
Il terzo tempo è il momento più importante dell'evento. E' una vera festa con cena, dolce e anguria. Questa volta vi era anche la partita di calcio. La gioia si è appannata nel finale. Dopo troppi rigori, i crauti diventeranno il cibo di moda delle prossime settimane e a noi italiani non resterà che digerirli con la birra così anche l'umore si risolleverà.
Casone Noceto e Forrest Group Minerva sono le squadre che hanno riempito i podi delle staffette maschili e femminili, con un ordine appeso nella classifica.
Le urla di incitamento di Patrizia, la mia compagna di squadra, mi hanno fatto volare sullo sterrato. Quando si corre per una squadra si ha una spinta in più nei piedi. Ho concluso contenta tra gli abbracci delle mie amiche al traguardo.
Mentre la tv si spegneva accompagnata da qualche parola di dissenso, in cielo le stelle si erano accese luminose per calare il sipario su questo bell'evento di sport, amicizia e, soprattutto, solidarietà.