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Pianoro La Galaverna 2017

 

Quando una gara entra negli “anta” come numero di edizioni qualcosa di buono deve esserci, se poi le edizioni sono 45 ne abbiamo la certezza.

Nel caso della  Camminata della Galaverna a dimostrarlo c’è il numero dei partecipanti:  4500 che si sono presentati alla partenza della gara organizzata e ben gestita dal Gruppo Podistico Avis di Pianoro.

I percorsi, dai 3.5 ai 20 km, si sviluppano sulle colline che circondano l’abitato di Pianoro miscelando asfalto e carraie o “cavedagne” come dice il volantino ufficiale,e particolarmente per i tracciati più lunghi, proponendo alcune salite e discese di discreto impegno che, pur nella loro brevità, non impediscono comunque di mettere insieme un dislivello superiore ai 500 mt. Il tempo massimo concesso, di 4 ore, permette anche ai camminatori di portare a termine la fatica, anche perché la percentuale di partenti anticipati è veramente imponente (sebbene l’amico Gabriele, più assiduo di me a frequentare corse felsinee, mi dice che, in rapporto a Bologna provincia, siamo in realtà sotto la media). Questa forse una delle pecche della gara, che mette in difficoltà chi desidera correre, in particolar modo nei tratti in discesa o lungo le statali dove il corridoio riservato ai podisti si stringe di molto. In effetti parliamo di camminata “ludico motoria”, sempre dal volantino, e quindi non ci si deve lamentare troppo se il camminatore “cammina” in gruppi di varie persone infischiandosene di occupare tutta la strada.

Ristori lungo il percorso difficilmente utilizzabili, vista l’affluenza e il fatto che i bicchieri venivano riempiti uno alla volta direttamente nelle mani dell’assetato di turno; e quindi o aspettavi il tempo necessario o tiravi di lungo:  come chi scrive, che ne ha saltati quattro su cinque, compreso il sesto finale che mi dicono essere stato particolarmente ricco, ma altrettanto gremito.

Pacco gara superiore alla media con sacchetto di simil patatine e maglietta che veniva distribuita all’inizio, ritengo con possibilità di scelta taglia a patto di farsi una fila tipo distribuzione del rancio alla stazione di Belgrado, oppure consegnata all’arrivo ricevendo due comode taglie XXL che saranno utilissime quando, appese le scarpe al chiodo, io e Marina ci daremo agli scacchi mettendo su una ventina di kg.

Insomma, una gara ben strutturata a patto di essere amanti delle grandi adunate e di non temere gli affollamenti e le file.