Venerdì, viaggio di circa cinque ore per raggiungere la città fortezza di Palmanova, sede di distribuzione del pettorale e del pacco gara dalle 15:00 alle 19:00 presso l’Expo Marathon. Quota d’iscrizione individuale € 25,00 entro il 28 febbraio tramite bonifico bancario che include: pettorale di gara, pacco gara, noleggio chip con rilevamento real-time, assicurazione e assistenza medica, trasporto indumenti dalla partenza all’arrivo, servizio pacer, ristori e spugnaggi, recupero ritirati, servizio massaggi, spogliatoi, docce, medaglia e diploma scaricabile dal sito Tds-live.
Di seguito, in direzione dell’area di sosta camper ad Aquileia in Via Grandi, circa diciassette chilometri, camper service con parcheggio a pagamento € 10,00 per 24 ore, illuminato, carico acqua, scarico acque chiare e nere, venti stalli, senza allacciamento elettrico, ubicato a km 0,5 dal centro; la serata si conclude con l’immancabile grigliata con birra.
Aquileia si sviluppa attorno alla Basilica ed è bagnata dal fiume Natissa; le origini risalgono all’epoca romana dal II secolo a. c. al II secolo d. c., nel 452 fu devastata da Attila, invasa dai Longobardi nel 568, nel 1420 passò sotto il dominio della Serenissima, nel 1509 fu conquistata dal Sacro Romano Impero, rimase monarchia Asburgica, fu Regno d’Italia Napoleonico, col Congresso di Vienna divenne Regno dell’Illiria e, dopo la prima guerra mondiale, fu annessa al Regno d’Italia.
Assolutamente da visitare la Zona Archeologica e la Basilica Patriarcale di Aquileia - patrimonio dell’Unesco, mantiene la forma originale del XI secolo -, Chiesa dei Pagani, Basilica di Poppone, Basilica Cristiana, Porto Fluviale, Sepolcreto Romano, Passeggiata Archeologica, Via Sacra, Via Flavia, Via Postumia, Via Annia, Museo Paleocristiano e Museo Archeologico Nazionale.
Giornata di sabato dedicata alla visita delle bellezze locali con ticket a € 9,00 con possibilità di diversi ingressi alla scoperta dei tesori di Aquileia.
Domenica 30 marzo la partenza è fissata da Cividale del Friuli con arrivo ad Aquileia in piazza Capitolo, di fronte alla Basilica, la 2^ edizione della Unesco Cities Marathon
è anche valida come campionato regionale assoluto e master di maratona.
Prima della gara è predisposto un servizio navetta gratuito riservato esclusivamente ai concorrenti per raggiungere Cividale del Friuli.
Cividale del Friuli, fondata da Giulio Cesare con il nome di Forum Iulii, divenne in seguito capitale Longobarda del Friuli, sorge ai piedi dei colli omonimi sulle sponde del Natisone. La presenza umana risale al periodo paleolitico e neolitico con testimonianze dell’età del ferro, fu dominio dei Carolongi, Ducato di Baviera, libero feudo del Sacro Romano Impero, nel 1419 Venezia invase la regione, fece parte dell’Impero Asburgico e del Regno d’Italia, città decorata al valor militare per la guerra di liberazione.
Dal 2011, parte del centro storico è patrimonio dell’Unesco; tra le bellezze spiccano: l’Ipogeo Celtico, Oratorio di Santa Maria in Valle, Duomo di Santa Maria Assunta, Museo Cristiano, Palazzo Comunale, Palazzo Provveditori Veneti, Chiesa di San Francesco, Chiesa di San Giovanni Xenodochio, Chiesa di Santa Maria di Corte, Chiesa dei Santi Pietro e Biagio, Chiesa dei santi Silvestro e Valentino e il Ponte del Diavolo con la suggestiva vista sul fiume.
Partenza da Cividale del Friuli alle 9:30, tempo limite per concludere la gara è fissato in 6 ore, corrispondente alle 15:30; primo chilometro in 5’45’’, buone le prime sensazioni, quinto chilometro 27’48’’, la temperatura è di dodici gradi. Km 10 in 55’47’’, intorno la campagna friulana fa da splendida cornice. Km 15, passo in 1h24’36’’ (buono!), mezza maratona in 2h01’30’’, proiezione che fa ben sperare. Passaggio al 25^ chilometro, nella meravigliosa Piazza di Palmanova, in 2h24’46’’, dove, per salutare un amico, vado a sbattere violentemente contro una transenna. Anche al km 30 l’andatura è buona, 2h59’20’’, ma il dolore al piede sinistro per la botta comincia a darmi parecchio fastidio. Al chilometro trentacinque calo inevitabile, passo in 3h38’58’’; resistere è l’imperativo; cartello del 40^ sono a 4h19’12’’, quasi fatta, si vede in lontananza il Campanile della Basilica. Rettilineo finale, taglio il traguardo in 4h36’19’’, miglior prestazione dell’anno posizione assoluta 343° su 401 arrivati.
Relax dopo gara con visita al Museo Archeologico Nazionale, ultimo appuntamento culturale dell’week end, e poi tutta la famigliola al ristorante per una cenetta a base di pesce.
Lunedì 31 marzo si ritorna a casa dopo una rapida capatina alla conoscenza di Grado, che sarà sicuramente una tappa della prossima edizione dell’Unesco Cities Marathon; ma tra sette giorni l’appuntamento è con la 14° Milano Marathon.