Un malore ha colto l'atleta Ivo Rinaldi delle Fiamme Cremisi al 17° km della maratonina “Terre e Città del Vino” di Casarsa della Delizia, in provincia di Pordenone (organizzata dalla Libertas Casarsa e Pro Loco di Casarsa): Laura Da Tos, atleta dell'Azzano Runners, ha vissuto direttamente questa esperienza drammatica e ci ha inviato il suo importante racconto, sicuramente utile per far riflettere tutti noi su quanto ci sia ancora da fare per garantire una vera piena sicurezza sanitaria ai partecipanti delle varie manifestazioni sportive.
“Io l'ho trovato accasciato al suolo circa 5 minuti dopo che era successo. Era già stato soccorso da altri runner ed era già stata chiamata l'ambulanza. Ho deciso di fermarmi e di dare una mano in quanto assistente bagnante e fresca di retraining di primo soccorso. Abbiamo fatto quanto possibile in attesa dei soccorsi.
Sono stati dei momenti che non auguro a nessuno in quanto Ivo non riusciva a respirare ed avevamo l'impressione che potesse succedere qualcosa di grave da un momento all'altro.
Quello su cui voglio soffermarmi in particolare è questo: la telefonata partita dal ragazzo che ha chiamato il 118 ha allertato l'ambulanza dell'ospedale che è arrivata in 20 minuti circa, un'eternità!, quando a soli 4 km di distanza c'era quella messa a disposizione dell'organizzazione della gara, che è arrivata addirittura un 5 minuti dopo quella del 118!
La mia perplessità è: com'é possibile che questo avvenga?
Con una cosa della gravità di quella di ieri, non è possibile che i soccorsi tardino così ad arrivare con un automezzo ad un tiro di schioppo da lì!
Come possiamo mobilitare in caso di necessità le ambulanze presenti all'arrivo?
Dobbiamo raggiungere correndo i volontari presenti lungo il percorso o c'è un altro modo?
Chi si può chiamare?
Ieri ci siamo trovati spiazzati perché ci siamo resi conto che non avevamo un punto di riferimento in una situazione in cui ci si gioca una vita nel giro di una decina di minuti (in assenza di massaggio cardiaco, dopo 4 min. in arresto cardiaco subentrano i primi danni cerebrali, dopo 10 min. arriva la morte).
Ivo alla fine ha avuto un infarto, per fortuna a lui è andata bene, ma per 20 minuti non ha ripreso conoscenza e lì nei paraggi non c'era nessuno che potesse darci un supporto medico.
Mi rivolgo a voi per dare uno spunto di riflessione e per trovare magari un'idea per far sì che ogni partecipante a marce/gare, abbia la possibilità di contattare i soccorsi da qualsiasi punto del percorso in cui si trovi.
Lancio un'idea: non si potrebbe proporre (non so come però) che venga apposto sul talloncino che viene consegnato al momento dell'iscrizione (quello da tenere durante le marce x ristori e ritiro premi x intenderci) un numero di telefono da contattare in caso di emergenza?
Non so, credo sia importante farci un pensiero perché la vita di chi ci sta accanto, nonché la nostra, è tante volte nelle mani del senso civico delle persone che ci circondano.
E' così bello correre x la propria gratificazione personale, ma ieri è stato ancora più bello "correre" per la vita... e mi piacerebbe che questa corsa non si fermasse a ieri.
Spero di conoscere le vostre impressioni in merito e di sapere se credete che ci possa essere il modo di fare qualcosa”.
L'Atletica Fiamme Cremisi é davvero molto amareggiata per di ció che é successo al nostro associato Ivo Rinaldi, salvato per miracolo (in ospedale gli hanno diagnosticato una ischemia cardiaca): ora per fortuna sta bene.
Per quanto concerne la corsa svolta a Casarsa, molti partecipanti si sono lamentati della notevole carenza di zuccheri e frutta nei ristori (presente soltanto acqua), addirittura in alcuni punti di ristoro l'acqua - sotto il sole di 22ºC - nemmeno sotto un gazebo.
Altro aspetto vergognoso, nemmeno un referente dell'organizzazione della maratonina di Casarsa ci ha contattati per lo stato di salute di Ivo Rinaldi, sono passati quattro giorni e ancora nessuna chiamata.
Ringraziamo la Fidal FVG, i GGG, le associazioni e gli atleti dell'Azzano Runner, GP Livenza, Santarossa Brugnera, Poditi Cordenons, Atletica Aviano per la vicinanza calorosa al nostro Ivo Rinaldi.
Un suggerimento: sul pettorale della manifestazione si consiglia vivamente di apporre tutti i numeri di emergenza, in questo modo é più facile contattare l'ambulanza dell'organizzazione di gara. Per i pettorali già pronti consigliamo di realizzare un foglio adesivo con i numeri SOS da applicare sullo stesso pettorale.
“Io l'ho trovato accasciato al suolo circa 5 minuti dopo che era successo. Era già stato soccorso da altri runner ed era già stata chiamata l'ambulanza. Ho deciso di fermarmi e di dare una mano in quanto assistente bagnante e fresca di retraining di primo soccorso. Abbiamo fatto quanto possibile in attesa dei soccorsi.
Sono stati dei momenti che non auguro a nessuno in quanto Ivo non riusciva a respirare ed avevamo l'impressione che potesse succedere qualcosa di grave da un momento all'altro.
Quello su cui voglio soffermarmi in particolare è questo: la telefonata partita dal ragazzo che ha chiamato il 118 ha allertato l'ambulanza dell'ospedale che è arrivata in 20 minuti circa, un'eternità!, quando a soli 4 km di distanza c'era quella messa a disposizione dell'organizzazione della gara, che è arrivata addirittura un 5 minuti dopo quella del 118!
La mia perplessità è: com'é possibile che questo avvenga?
Con una cosa della gravità di quella di ieri, non è possibile che i soccorsi tardino così ad arrivare con un automezzo ad un tiro di schioppo da lì!
Come possiamo mobilitare in caso di necessità le ambulanze presenti all'arrivo?
Dobbiamo raggiungere correndo i volontari presenti lungo il percorso o c'è un altro modo?
Chi si può chiamare?
Ieri ci siamo trovati spiazzati perché ci siamo resi conto che non avevamo un punto di riferimento in una situazione in cui ci si gioca una vita nel giro di una decina di minuti (in assenza di massaggio cardiaco, dopo 4 min. in arresto cardiaco subentrano i primi danni cerebrali, dopo 10 min. arriva la morte).
Ivo alla fine ha avuto un infarto, per fortuna a lui è andata bene, ma per 20 minuti non ha ripreso conoscenza e lì nei paraggi non c'era nessuno che potesse darci un supporto medico.
Mi rivolgo a voi per dare uno spunto di riflessione e per trovare magari un'idea per far sì che ogni partecipante a marce/gare, abbia la possibilità di contattare i soccorsi da qualsiasi punto del percorso in cui si trovi.
Lancio un'idea: non si potrebbe proporre (non so come però) che venga apposto sul talloncino che viene consegnato al momento dell'iscrizione (quello da tenere durante le marce x ristori e ritiro premi x intenderci) un numero di telefono da contattare in caso di emergenza?
Non so, credo sia importante farci un pensiero perché la vita di chi ci sta accanto, nonché la nostra, è tante volte nelle mani del senso civico delle persone che ci circondano.
E' così bello correre x la propria gratificazione personale, ma ieri è stato ancora più bello "correre" per la vita... e mi piacerebbe che questa corsa non si fermasse a ieri.
Spero di conoscere le vostre impressioni in merito e di sapere se credete che ci possa essere il modo di fare qualcosa”.
L'Atletica Fiamme Cremisi é davvero molto amareggiata per di ció che é successo al nostro associato Ivo Rinaldi, salvato per miracolo (in ospedale gli hanno diagnosticato una ischemia cardiaca): ora per fortuna sta bene.
Per quanto concerne la corsa svolta a Casarsa, molti partecipanti si sono lamentati della notevole carenza di zuccheri e frutta nei ristori (presente soltanto acqua), addirittura in alcuni punti di ristoro l'acqua - sotto il sole di 22ºC - nemmeno sotto un gazebo.
Altro aspetto vergognoso, nemmeno un referente dell'organizzazione della maratonina di Casarsa ci ha contattati per lo stato di salute di Ivo Rinaldi, sono passati quattro giorni e ancora nessuna chiamata.
Ringraziamo la Fidal FVG, i GGG, le associazioni e gli atleti dell'Azzano Runner, GP Livenza, Santarossa Brugnera, Poditi Cordenons, Atletica Aviano per la vicinanza calorosa al nostro Ivo Rinaldi.
Un suggerimento: sul pettorale della manifestazione si consiglia vivamente di apporre tutti i numeri di emergenza, in questo modo é più facile contattare l'ambulanza dell'organizzazione di gara. Per i pettorali già pronti consigliamo di realizzare un foglio adesivo con i numeri SOS da applicare sullo stesso pettorale.