Anche quest’anno, nella particolare occasione della 30esima edizione della 24x1 ora - 19° Memorial Paolo Quagliaro, il Polisportivo comunale di Fagagna ha richiamato podisti e amanti della corsa in genere che, durante il fine settimana hanno pacificamente invaso il campo sportivo collinare. Dalle 16 di sabato 13 alle 16 di domenica 14 giugno si sono succedute per 24 ore sulla nuova pista di atletica che circonda il campo le 27 squadre iscritte provenienti da tutta la regione per un totale di circa 650 atleti in pista.
Quest’anno la 24x1ora, che è organizzata dal Centro Sportivo-Culturale e Ricreativo Chei de Vile di Villalta e dal Gruppo Sportivo “Aquile Friulane” di Fagagna con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale e sotto l’egida del Centro Sportivo Italiano di Udine e che ormai è giunta alla sua 30esima edizione, ha offerto uno spettacolo per così dire insolito rispetto agli ultimi anni. La pista del Polisportivo Comunale di Fagagna è apparsa un po’ meno popolata rispetto a come eravamo abituati a vedere nelle recenti edizioni.
La 30esima edizione della 24 x 1 ora appena conclusasi è stata - per così dire - falcidiata dalla nuova normativa vigente in materia di tutela sanitaria in ambito sportivo, che ha reso inevitabili alcune modifiche al regolamento della corsa. La legge, approvata nell’agosto 2013 a seguito di alcuni tragici fatti di cronaca legata al mondo sportivo in generale, ma soprattutto all’ambito podistico, prevede infatti che chiunque intenda svolgere un’attività sportiva non competitiva ma comunque regolamentata, qual è la nostra 24 x 1 ora, debba sottoporsi obbligatoriamente ad una visita medica, differenziata per le singole discipline sportive. Ciò ha inevitabilmente condizionato la partecipazione di numerosi corridori che, vivendo la corsa semplicemente come un momento di svago e divertimento e non essendo quindi in possesso dell’adeguata certificazione, seppur da anni molto affezionati alla 24x1ora, hanno purtroppo dovuto rinunciare (siamo sicuri a malincuore) a parteciparvi. Altrettanto a malincuore anche gli organizzatori sono stati costretti ad attenersi rigidamente alla normativa di legge e quindi rendere obbligatorio il possesso del certificato medico sportivo per tutti i partecipanti anche a costo di snaturare un po’ lo spirito non competitivo e spensierato della manifestazione.
Ma riportiamo al centro del discorso la legittima padrona della 24x1ora ovvero la corsa, che quest’anno fra le 27 squadre partecipanti ha visto primeggiare il la squadra “Gioielleria Silvano Osso – Gonars-Palme-Jalmic”, che ha macinato in totale ben 353.524 m.; ciò nonostante, si mantiene saldo il record storico della manifestazione che dal 2004 è ancora in mano all’Atletica San Martino Coop Casarsa con 396.517 mt.
Le condizioni meteo quest’anno sono state piuttosto variabili: i corridori del sabato hanno trascorso una splendida giornata di sole con temperature abbastanza alte, per poi annuvolarsi in domenica mattina e terminare con vari scrosci durante tarda mattinata e pomeriggio. Tanto che quest’anno i tempi e i chilometraggi registrati a livello individuale ne sono stati seriamente influenzati.
La classifica individuale maschile ha incoronato Steve Bibalo della stessa “Gioielleria Silvano Osso – Gonars-Palme-Jalmic” con ben 18.020 mt percorsi, seguito da Gianni Bortolussi della “Calda la mandorla Lestans”.
Per quanto riguarda le quote rosa della manifestazione il primo premio della classifica individuale femminile è stato assegnato a Simona Rizzato della Libertas Ud. Maratonina Udinese, che sancisce il primato con 14.575, seguita dalla collega Alionka Kornijenko con 14.434 “Gioielleria Silvano Osso – Gonars-Palme-Jalmic”-
Il 19° trofeo Memorial Paolo Quagliaro, che ricordiamo va alla prima squadra classificata formata interamente da atleti tesserati per la stessa società, è stato aggiudicato anche quest’anno dall’Atletica San Martino Coop. Casarsa, che ha riconfermato il suo alto valore agonistico, percorrendo in totale 352.764 m.
Ricordiamo inoltre la partecipazione della ex-maratoneta Silvia Furlani che da tre decenni porta avanti la sua battaglia. Infatti, a soli 26 anni, le venne diagnosticata la sclerosi multipla, ma non si è mai arresa alla malattia e da tre decenni continua a combattere per la sua vita e la sua dignità. Partecipa a maratone e porta avanti il messaggio che la vita va vissuta sempre e comunque fino in fondo, con forza, coraggio ed ironia. Oggi ha partecipato alla 24 x 1 ora percorrendo un totale di oltre 12 km durante le ultime tre ore nonostante le pessime condizioni atmosferiche.
I vari trofei in palio sono stati consegnati alle squadre e agli atleti dalle autorità presenti alla manifestazione: in primis il sindaco di Fagagna Daniele Chiarvesio, accompagnato dagli assessori alla cultura Carlo Quagliaro (Cultura, nonché fratello del compianto Paolo, l’ideatore della manifestazione) e del consigliere Elisa Di Bin, a rappresentare l’amministrazione comunale che ha messo a disposizione uomini e mezzi per la realizzazione dell’evento; la presidentessa di Chei de Vile Fiamma Tiss, portavoce dell’associazione, che si è resa capace ancora una volta di organizzare al meglio l’intera manifestazione, con la preziosa collaborazione delle Aquile Friulane, capitanate da Leandro Bertuzzi. A dare lustro alla cerimonia di premiazione anche la presenza di Valerio Gaiotto, organizzatore di Telethon, la celeberrima associazione benefica, che ha dato il suo appoggio alla manifestazione. Perché da sempre nella filosofia della 24 x 1 ora c’è la solidarietà e la sensibilità nei confronti di tutti, anche di chi è diversamente abile o meno fortunato.
Da qualche anno a questa parte la 24 x 1 ora si dimostra particolarmente attenta alla salvaguardia dell’ambiente e si prodiga per la tutela ecologica dello spazio su cui si svolge la manifestazione. In quest’ultima edizione, grazie anche al prezioso impegno e rispetto delle regole di convivenza civile dimostrato da atleti, squadre e pubblico, l’organizzazione si è dimostrata in grado di attuare un sistema collaudato e molto efficiente di raccolta differenziata dei rifiuti, potendo così affermare con pieno merito l’anima ecologica della manifestazione.
Abbiamo parlato della 24 x 1 ora come un singolare momento sportivo, ma non possiamo non considerare la manifestazione podistica anche come uno straordinaria occasione di aggregazione e di incontro: il campo sportivo di Fagagna si è trasformato infatti per oltre le 24 ore di gara in un variegato e coloratissimo bivacco delle squadre che hanno trascorso il fine settimana in un grande accampamento di tende, gazebo, camper e quant’altro, uno spettacolo indescrivibile ed irrinunciabile per quanti hanno vissuto al suo interno almeno una volta. Questa grande festa ha attratto anche quest’anno una folta cornice di pubblico, che oltre ad ammirare le gesta dei podisti più navigati e a premiare con l’incitamento lo sforzo dei principianti, ha potuto intrattenersi presso il Polisportivo Comunale. Per chi infatti alla fatica e allo sport preferisce il relax o il piacere del palato non sono mancate le prelibate degustazioni eno-gastronomiche proposte dallo staff di Chei de Vile.
Una festa che non ha tradito nemmeno stavolta le aspettative di moltissimi, come declama anche il motto della manifestazione: “…Che ledi come che ûl…e sarâ simpri une gran biele fieste…” (Vada come vuole, sarà comunque una gran bella festa).
Quest’anno la 24x1ora, che è organizzata dal Centro Sportivo-Culturale e Ricreativo Chei de Vile di Villalta e dal Gruppo Sportivo “Aquile Friulane” di Fagagna con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale e sotto l’egida del Centro Sportivo Italiano di Udine e che ormai è giunta alla sua 30esima edizione, ha offerto uno spettacolo per così dire insolito rispetto agli ultimi anni. La pista del Polisportivo Comunale di Fagagna è apparsa un po’ meno popolata rispetto a come eravamo abituati a vedere nelle recenti edizioni.
La 30esima edizione della 24 x 1 ora appena conclusasi è stata - per così dire - falcidiata dalla nuova normativa vigente in materia di tutela sanitaria in ambito sportivo, che ha reso inevitabili alcune modifiche al regolamento della corsa. La legge, approvata nell’agosto 2013 a seguito di alcuni tragici fatti di cronaca legata al mondo sportivo in generale, ma soprattutto all’ambito podistico, prevede infatti che chiunque intenda svolgere un’attività sportiva non competitiva ma comunque regolamentata, qual è la nostra 24 x 1 ora, debba sottoporsi obbligatoriamente ad una visita medica, differenziata per le singole discipline sportive. Ciò ha inevitabilmente condizionato la partecipazione di numerosi corridori che, vivendo la corsa semplicemente come un momento di svago e divertimento e non essendo quindi in possesso dell’adeguata certificazione, seppur da anni molto affezionati alla 24x1ora, hanno purtroppo dovuto rinunciare (siamo sicuri a malincuore) a parteciparvi. Altrettanto a malincuore anche gli organizzatori sono stati costretti ad attenersi rigidamente alla normativa di legge e quindi rendere obbligatorio il possesso del certificato medico sportivo per tutti i partecipanti anche a costo di snaturare un po’ lo spirito non competitivo e spensierato della manifestazione.
Ma riportiamo al centro del discorso la legittima padrona della 24x1ora ovvero la corsa, che quest’anno fra le 27 squadre partecipanti ha visto primeggiare il la squadra “Gioielleria Silvano Osso – Gonars-Palme-Jalmic”, che ha macinato in totale ben 353.524 m.; ciò nonostante, si mantiene saldo il record storico della manifestazione che dal 2004 è ancora in mano all’Atletica San Martino Coop Casarsa con 396.517 mt.
Le condizioni meteo quest’anno sono state piuttosto variabili: i corridori del sabato hanno trascorso una splendida giornata di sole con temperature abbastanza alte, per poi annuvolarsi in domenica mattina e terminare con vari scrosci durante tarda mattinata e pomeriggio. Tanto che quest’anno i tempi e i chilometraggi registrati a livello individuale ne sono stati seriamente influenzati.
La classifica individuale maschile ha incoronato Steve Bibalo della stessa “Gioielleria Silvano Osso – Gonars-Palme-Jalmic” con ben 18.020 mt percorsi, seguito da Gianni Bortolussi della “Calda la mandorla Lestans”.
Per quanto riguarda le quote rosa della manifestazione il primo premio della classifica individuale femminile è stato assegnato a Simona Rizzato della Libertas Ud. Maratonina Udinese, che sancisce il primato con 14.575, seguita dalla collega Alionka Kornijenko con 14.434 “Gioielleria Silvano Osso – Gonars-Palme-Jalmic”-
Il 19° trofeo Memorial Paolo Quagliaro, che ricordiamo va alla prima squadra classificata formata interamente da atleti tesserati per la stessa società, è stato aggiudicato anche quest’anno dall’Atletica San Martino Coop. Casarsa, che ha riconfermato il suo alto valore agonistico, percorrendo in totale 352.764 m.
Ricordiamo inoltre la partecipazione della ex-maratoneta Silvia Furlani che da tre decenni porta avanti la sua battaglia. Infatti, a soli 26 anni, le venne diagnosticata la sclerosi multipla, ma non si è mai arresa alla malattia e da tre decenni continua a combattere per la sua vita e la sua dignità. Partecipa a maratone e porta avanti il messaggio che la vita va vissuta sempre e comunque fino in fondo, con forza, coraggio ed ironia. Oggi ha partecipato alla 24 x 1 ora percorrendo un totale di oltre 12 km durante le ultime tre ore nonostante le pessime condizioni atmosferiche.
I vari trofei in palio sono stati consegnati alle squadre e agli atleti dalle autorità presenti alla manifestazione: in primis il sindaco di Fagagna Daniele Chiarvesio, accompagnato dagli assessori alla cultura Carlo Quagliaro (Cultura, nonché fratello del compianto Paolo, l’ideatore della manifestazione) e del consigliere Elisa Di Bin, a rappresentare l’amministrazione comunale che ha messo a disposizione uomini e mezzi per la realizzazione dell’evento; la presidentessa di Chei de Vile Fiamma Tiss, portavoce dell’associazione, che si è resa capace ancora una volta di organizzare al meglio l’intera manifestazione, con la preziosa collaborazione delle Aquile Friulane, capitanate da Leandro Bertuzzi. A dare lustro alla cerimonia di premiazione anche la presenza di Valerio Gaiotto, organizzatore di Telethon, la celeberrima associazione benefica, che ha dato il suo appoggio alla manifestazione. Perché da sempre nella filosofia della 24 x 1 ora c’è la solidarietà e la sensibilità nei confronti di tutti, anche di chi è diversamente abile o meno fortunato.
Da qualche anno a questa parte la 24 x 1 ora si dimostra particolarmente attenta alla salvaguardia dell’ambiente e si prodiga per la tutela ecologica dello spazio su cui si svolge la manifestazione. In quest’ultima edizione, grazie anche al prezioso impegno e rispetto delle regole di convivenza civile dimostrato da atleti, squadre e pubblico, l’organizzazione si è dimostrata in grado di attuare un sistema collaudato e molto efficiente di raccolta differenziata dei rifiuti, potendo così affermare con pieno merito l’anima ecologica della manifestazione.
Abbiamo parlato della 24 x 1 ora come un singolare momento sportivo, ma non possiamo non considerare la manifestazione podistica anche come uno straordinaria occasione di aggregazione e di incontro: il campo sportivo di Fagagna si è trasformato infatti per oltre le 24 ore di gara in un variegato e coloratissimo bivacco delle squadre che hanno trascorso il fine settimana in un grande accampamento di tende, gazebo, camper e quant’altro, uno spettacolo indescrivibile ed irrinunciabile per quanti hanno vissuto al suo interno almeno una volta. Questa grande festa ha attratto anche quest’anno una folta cornice di pubblico, che oltre ad ammirare le gesta dei podisti più navigati e a premiare con l’incitamento lo sforzo dei principianti, ha potuto intrattenersi presso il Polisportivo Comunale. Per chi infatti alla fatica e allo sport preferisce il relax o il piacere del palato non sono mancate le prelibate degustazioni eno-gastronomiche proposte dallo staff di Chei de Vile.
Una festa che non ha tradito nemmeno stavolta le aspettative di moltissimi, come declama anche il motto della manifestazione: “…Che ledi come che ûl…e sarâ simpri une gran biele fieste…” (Vada come vuole, sarà comunque una gran bella festa).