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In una calda giornata primaverile romana, si è svolta la prima edizione del Country race “Capitano Ultimo”, in un luogo di pace dove non sembra di correre nella Capitale. Ampio parcheggio a disposizione, con coperture a 200 metri dalla zona di ritrovo, nonché partenza ed arrivo; nonché casa famiglia “capitano ultimo”. Partecipano circa 140 atleti alla competitiva di 7,5km e circa una cinquantina, tra bambini ed adulti, alla 3,5km non competitiva. Sia per l’una, che per l’altra gara, è prevista al momento dell’iscrizione, una maglia tecnica dello sponsor (tecnico), nonché pettorale con chip per la competitiva e senza per la non competitiva. La gara, organizzata dall’ASD ½ Maratona a Staffetta, si svolge all’interno del parco della Mistica, su un percorso da ripetere due volte, una volta in un senso e una volta nell’altro. La partenza, ritarda di qualche minuto e poi si parte, affrontando una leggera salita, per fortuna asfaltata, dopo circa 300 metri si passa sullo sterrato, in un bel percorso pieno di saliscendi. A circa metà gara, si esce per 2-300 metri dallo sterrato per affrontare un tratto pianeggiante su asfalto, dove è posizionato strategicamente un ristoro con sola acqua, ma necessario in questa giornata calda. Gli ultimi 400 metri asfaltati, in discesa, portano all’arrivo, posizionato all’interno di un area con ristoro, ritiro pacchi gara, mercatino artigianale, dove sarà approntato pure il pasta party finale, dove c’è anche lo speaker, che pronuncia nome, cognome e società di appartenenza per ogni atleta che arriva, ed un fotografo.

Dal punto di vista tecnico, vince con il tempo di 27’46” Roberto Ciciano del Roma Road Runners Club, lasciando a 38secondi il secondo classificato, Fabrizio Simonelli dell’ASD Running Evolution e, a quasi un minuto, Costantino Spanu del Tivoli Marathon. Per quanto riguarda la gara femminile al primo posto, 53esima assoluta, con il tempo di 34’38”, Roberta Luttazzi dell’Atletica La Sbarra, che lascia a 1’38”, Cristina Trivellato del Lazio Runners Team, che supera di solo 2 secondi, Albertina Fruttuoso del Kappam.

Alla fine, gara abbastanza dura, a detta di molti partecipanti e bella; sicuramente meriterebbe almeno il doppio dei partecipanti, ma che, per essere ad una prima edizione, riuscita. Un plauso agli organizzatori, anche per i cartelli chilometrici, che combaciavano perfettamente con il mio gps, dal primo all’ultimo metro. Un unico appunto: sarebbe opportuno trovare al ristoro finale, oltre l’acqua, anche qualcosa di caldo, tipo the, e magari anche qualcosa di solido, magari frutta.