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Decido di partecipare, per il terzo anno consecutivo, a questa gara che richiama ogni anno sempre più persone, nonostante il tempo poco clemente nei giorni precedenti e la mattina stessa della gara, che fortunatamente sarà per quasi tutti i 10 km “asciutta”.

 

Ad un’oretta dalla partenza decido di farmi un giro nel villaggio della Befana, anche per ritirare il pettorale.

 

Dopo essermi cambiato e lasciato la borsa al previsto deposito, mi accingo ad andare in zona partenza.

 

L’obiettivo personale di questa gara è andare a 4’40”/km, la media dell’ultima 10 km a cui ho partecipato; appena partiti, una leggera pioggia cade su di noi; fortunatamente durerà solo pochi minuti.

 

Dopo quasi un km, in cui le uniche difficoltà sono state una curva ad ”esse” ed un restringimento della carreggiata, ci immettiamo nella via di Capannelle; sto riuscendo a tenere un ritmo intorno ai 4’30” al km e mi sento bene.

 

Il percorso è quasi completamente piatto, anche se non manca qualche breve saliscendi ed è caratterizzato da pochissime curve.

 

Al 4° km ci immettiamo su un vialone bello largo, in leggera discesa, che mi fa accelerare di oltre 10 secondi al km: ma, quasi subito, cerco di non esagerare ed il passaggio al 5° km risulta essere ad una media di 4’25”.

 

Qui sarebbe stato l’ideale posizionare il ristoro intermedio, dato che questo stradone largo ci porta quasi al sesto km.

 

Da qui si svolta a destra, ed il pericolo è stare attenti alle radici degli alberi e alle buche del manto stradale.

 

Appena dopo il 7° km, c’è sulla sinistra il ristoro con sola acqua e decido di fare una sosta volante, veloce; inizia ora il tratto più duro della gara: difatti, gli ultimi tre km, togliendo i 300 metri finali, sono tutti all’interno del Parco degli Acquedotti, dove le piogge dei giorni scorsi hanno reso il terreno fangoso e scivoloso.

 

Nel primo km all’interno del parco, soprattutto nei primi 5-600 metri, è un po’ problematico superare, perché si affronta un tratto a doppia traccia, ma abbastanza stretto, quindi penso a gestirmi un pochino.

 

Verso l’8° km, la strada si allarga e cerco di sfruttare i tratti in erba, per evitare il fango; il mio ritmo si assesta sui 4’30” al km, e alla fine della doppia curva ad esse, che immette sul rettilineo asfaltato finale, riesco ad aumentare il mio passo ed a superare qualche runners.

 

Concludo, contento, con un inaspettato e inatteso 44’21” di real time, alla media di 4’26” al km, e mi sento pure per niente stanco.

 

I vincitori risultano essere Elias Embaye della LBM Sport, con il tempo di 31’03”, che migliora il tempo ed il terzo posto dello scorso anno, e Eleonora Bazzoni della Colleferro Atletica che bissa il successo del 2015, pur non migliorando la prestazione cronometrica, arrivando 54^ assoluta, con il tempo di 36’56”.

 

Come sempre, una gara molto partecipata, da migliorare il ritiro gadget, meglio come gli anni scorsi al ritiro pettorale, ed anticipare il ristoro intermedio di un paio di km.