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Decido di partecipare per il terzo anno consecutivo a questa manifestazione, che ritengo tra le migliori tre che si svolgono nella Capitale.

 

La particolarità di questa gara è che si svolge su cinque diverse superfici, da calpestare per 13 km. Difatti, si parte dall’asfalto di viale delle Terme di Caracalla, per passare ai famosi sanpietrini, soprattutto nel tratto dell’Appia Antica, per passare poi su circa 200 metri di antico basolato lavico, per poi fare circa 2,5 km di sterrato del parco della Caffarella, per arrivare sul tartan della pista di atletica dello stadio Martellini.

 

E’una giornata quasi estiva nella capitale: in partenza ci sono più di 20 gradi; l’obiettivo personale di questa gara, è abbassare il 59’45” del 2015.

 

Dopo circa 400 metri di strada piana dopo la partenza, si affronta la strada asfaltata, in salita, della laterale della Colombo di circa 500 metri.

 

All’apice di questa salita, è posizionato il 1°km; poi, si effettua un continuo saliscendi, nei primi 500 metri su asfalto, e nei successivi quasi 4 km, quasi solo sanpietrini.

 

I miei primi km, nonostante il percorso non agevole, li effettuo sui 4’10”/km; decido di tenermi un pochino, perché so, che al 5°km, si affronterà la “cima Coppi” del percorso, un’ascesa di quasi un km, che soffro sempre: difatti, questo km lo faccio a 5’10”.

 

Alla fine di questa salita, dopo una curva a 90°sulla sinistra, c’e’ una discesa di circa 500 metri, dove è posizionato un ristoro di soli liquidi: decido di fermarmi, cosi come farò a quelli del 9° e dell’11° km.

 

Dopo questa discesa, c’è un tratto in falsopiano di circa 500 metri, che ci porta all’interno del parco della Caffarella; qui la strada si riduce in larghezza e bisogna fare molta attenzione su dove si mettono i piedi.

 

Fortunatamente, ci sono larghi tratti all’ombra delle piante, che ci ripara un po’ dal sole sempre più caldo.

 

Uscendo dal parco, si riaffronta l’Appia Antica in senso contrario; il mio passo, nonostante la non linearità del percorso, si attesta sui 4’30”/km.

 

Poco dopo il 9°km, la strada continua a salire leggermente fino ad arrivare al decimo km, in cui si ritorna sull’asfalto, e questo sarà l’altro km corso sopra i 5’/km.

 

Il saliscendi continua perennemente, e noto tanti runners che si fermano all’ultimo ristoro, dato che il caldo si fa sentire.

 

Fino a poco dopo il 12° km la strada sale sempre, mentre gli ultimi 5-600 metri, alle spalle dello stadio delle Terme, scendono inesorabilmente: lasciandomi andare, effettuo questo tratto ben al di sotto dei 4’/km; fino ad arrivare, con una curva secca, sulla pista di atletica dello stadio stesso, di cui si calpestano circa 150 metri, fino all’arrivo posizionato sotto le tribune.

 

Alla fine, più di 4mila arrivati per la 13 km, competitiva e non, e circa un migliaio di partecipanti alla 4 km non competitiva.

 

Dopo l’arrivo, con un percorso obbligato, si arriva al ristoro finale, con soli sali, e al ritiro dello striminzito pacco alimentare.

 

Concludo la mia fatica, in un real time di 57’30”.

 

I vincitori risultano essere Mohammed El Mounim in 38’55”, appena sotto i 3’/km di media, e l’atleta del Gruppo Sportivo Esercito, nonché nazionale, Veronica Inglese, che in 43’43”, si classifica decima assoluta, vincendo per la terza volta questa manifestazione.