You are now being logged in using your Facebook credentials
Lui ti guarda da lassù, beffardo. Guarda il Mar Ligure e Imperia. Ti avvicini e l’ultimo chilometro sembra un Golgota della resistenza umana. Le stazioni della Via Crucis le hai già sperimentate quando ti sei inoltrato verso Dolcedo, verso gli altri paesi che guidano il cammino, l’ascesa verso le inaccessibili (a parole) Alpi Marittime. E’ il fascino ancestrale della Maratona del Monte Faudo, 24,9 chilometri dal Mar Ligure verso i 1.100 metri lontani, lassù, verso le altitudini conquistate nel corso dei tempi da Luaciano Acquarone, dallo svizzero Soler, da Maurizio Bravin (plurivincitore), dal brasiliano Arthur Castro, dal tanzaniano Salaho Ngadi. Domenica 19 maggio è stato il ruandese Jean Baptiste Simukeka a raggiungere per primo la vetta del Faudo in 1h33’54” davanti al marocchino Abdelaziz El Makrout (1h34’13”) e al keniano Nicodemus Biwott (1h35’20”). In campo femminile l’azzurra Emma Quaglia ha concesso il bis del 2012 giungendo prima al traguardo in 1h53’31” davanti alla fenomenale Ornella Ferrara. La competizione è stata organizzata dalla Maurina Imperia.

RISULTATI- Uomini: 1° Simukeka (Ruanda- Orecchiella Garfagnana) 1h33’542; 2° El Makrout (Marocco- Athletic Terni) 1h34’13”; 3° N Biwott (Kenya- Farnese Vini) 1h35’20”; 4° Vaccina (Cambiaso Risso Genova) 1h37’50”; 5° Tyar (La Recastello) 1h38’41”; 6° Bianco (Atletica Palzola) 1h40’51”; 7° Trincheri (Roata Chiusani) 1h44’30”; 8° Bado (Cambiaso Risso) 1h45’00”. Donne: 1^ Quaglia (Cus Genova) 1h53’21”; 2° Ferrara (Pbm Bovisio) 1h54’01”; 3° Kagume (Maurina Imperia) 2h07’31”.