Se non son matti non li vogliamo!
Bagài,
qualche giorno fa rientravo dalla piscina sotto l'acqua (strano neh!) ed ho incrociato il mio vicino di casa Giuseppe, anche lui runner, che mi fà "Sarai mica andato a correre sotto quest'acqua?" "No, ero dentro l'acqua, in piscina" "Ah, meno male! pensa tè che c'è una mia collega che venerdi mattina và a Milano a correre alle 5 e mezza del mattino!" "Ma và? Alle 5 e mezza? Ce n'è di gente strana in giro..."
Stamattina alle 4,30 in auto verso Milano sotto il diluvio universale, scrosci di pioggia, un ventaccio della malora, pozzanghere grandi come laghi, rami e foglie per terra mi sono reso conto che non siamo gente strana, a sèm propi foèra de cò. La mia nunèta la disarìa “Ta sèt propi de catà!”
Quando parcheggio decido di mettermi addosso la roba più pesante che mi sono portato; “Brùt pirla! Però i guànt ta ie lasà a cà … “ e di portarmi l’ombrello grande.
L’ombrello non è che serva a molto quando arrivano certe ventate, ma se rimani vicino ai muri, ti ripara. In Via Dante trovo 4 gatti spelacchiati ed infreddoliti che si sono arrangiati alla meglio per non annegare; scambio 4 chiacchiere con Fabio che è incaricato del deposito borse; penso che sarò tra i pochi pirla presenti ed invece … i gatti diventano 8, 16, 44, 5.30, 1044, 1530, insomma di gente strana ce n’è proprio tanta in giro .
Ho anche 5 sacche gara da consegnare ad amici che abitano fuori Milano: la mia segretaria fedifraga Gabriella manda sms di tradimento; invece Ale&Paolo e Anna “bella signora” di Verbania arrivano puntuali.
I marziani quasi seguendo un sesto senso si ammucchiano nello stesso angolino, per fare gruppo, per scaldarsi, per stare “vicini vicini”: Frà Heidi Capellona arriva in bici, Paolone, Marinz, il Capitano, Hanna&Checco, la Regina del Sorriso, Laura la Tenerona, Maria&Szilvia della Figarmonica Ambrosiana, Claudio il “cornuto”, Laura “Red Power”, il Ciappi in moto col video-operatore e tanti altri.
Fa freddo; Silvio-The-Voice cerca di “scaldarci” e per fortuna lo start arriva veloce e ci possiamo scatenare; parto con l’ombrello insieme a Paolone e Ale&Paolo; restiamo presto in fondo insieme a 4 o 5 ragazze del gruppo “Martina! Dai sbrigati”; restiamo sul marciapiede dove ci sono pozzanghere … meno profonde; dopo la svolta su Via Manzoni andiamo a sbattere contro un muro di tram in transito in entrambe le direzioni; attraversare non è facile e così perdiamo la coda del gruppo; da che parte si và?; uè un mumènt che tiri foèra la mappa del percorso; peccato che il foglietto fradicio sia diventata poltiglia e così quando “Martina! Dai sbrigati” urla “Eccoli, eccoli!” … raggiungiamo il gruppo con un bel taglio e la nostra 5.30 diventa una 4.70.
Cerchiamo di sfruttare al massimo i portici che per fortuna sono ottimi ed abbondanti; all’uscita dal cortile di Palazzo Reale incrociamo una folta schiera di “sbagliatori” che arrivano da dietro il Duomo e stanno correndo la 4.90.
All’arrivo freddo, vento e pioggia non hanno consentito il consueto “cazzeggio” post gara; spiace perché c’erano tanti amici con cui avrei voluto stare in compagnia prima di andare al lavoro; ho preso un po’ di fragole e sono stato meno timido di Quasimodo … ho baciato la dolce e simpaticissima e-smeralda@run530 strana sensazione il “bacio bagnato”!
Considerazione finale: se né l’ora né il tempo da lupi ci hanno fermati vuol dire che la Run5.30 è entrata nei nostri cuori e non ne possiamo fare a meno; bravi Sergio&Sabrina che hanno avuto questa splendida idea; grazie a loro ed al loro staff che sono riusciti a farci correre in condizioni … al limite della praticabilità.
Osservazioni: la RUN5.30 è la RUN5.30 e non può cambiare nome; capisco i motivi commerciali ma sostituire RUN con il nome di una marca di scarpe (anche se sono quelle che uso anch’io) NO! Proprio non mi piace.
Percorso nuovo: la prima parte è più filante e permette una partenza meno complicata ma l’asse Cusani, Dell’Orso, Manzoni comporta presenza di auto e tram anche alle 5,30 del mattino; non mi sono sentito “padrone assoluto” della mia città; meglio ammucchiarsi nelle strettoie alla partenza ma godere meglio la mia Milano all’alba. Chi vuole fare partenze veloci ha a disposizione tante gare; la RUN5.30 non è una gara, è un modo di godere e riappropriarsi della propria città.
Indicazioni e/o personale sul percorso non ce n’erano e molti hanno sbagliato strada … Un percorso con tante giravolte, dentro e fuori, gira de chì e gira de là, deve essere presidiato.
Infine … “a me mi piace” correre la RUN5.30 con indosso il pettorale! E poi … rivoglio le mie kilometrine !!!