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Cantava il mitico Fabio Concato “Sapessi amore mio come mi piace svegliarmi quando Milano dorme ancora”.. belle parole e quante volte le ho cantate? Ma ieri mattina alle 4,00 con acqua a catinelle, vento e 7° gradi (al 24 maggio!), la convinzione che ho maturato, mentre andavo verso via Dante per l’appuntamento con Sergio per la Brooks5.30, è che quel verso Concato non lo ha certo pensato con simili condizioni meteo!
Ma perché le 4,00, un’ora e mezza prima della partenza? Flash back: era il 19 febbraio il giorno dopo l’operazione all’ernia del disco e fra le mail che stavo leggendo nel letto d’ospedale quella di Sergio: “Fabio abbiamo aperto le iscrizioni alla 5.30 di Milano ci sono anche delle novità per il tour 2013”
La mia risposta fu: “Sergio non credo proprio di riuscire a correrla, ma se potrò e hai bisogno vengo ad aiutarvi”. Martedì scorso prima della conferenza stampa di presentazione della tappa milanese con Sergio mi sono accordato che mi sarei occupato del deposito borse: appuntamento alle 4,30 per i dettagli.
E alle 4,30 sono all’inizio di via Dante, da sempre punto di ritrovo milanese per i partecipanti a questa manifestazione: Sergio, Sabrina e gli altri della 5.30 sono al riparo di un provvidenziale gazebo di un bar della via perché acqua e vento non danno tregua. I bicchierei con fragole e ciliege sono pronti parte al coperto e parte all’aperto: oggi non serve lavare la frutta!
Come avevo scritto dopo la conferenza stampa, la manifestazione è sold – out da diverse settimane, ma Sergio è preoccupato che, viste le condizioni meteo, non si presenti nessuno e mi chiede un parere: “Sergio magari 1500 no, ma vedrai che arrivano”. E la prima conferma ce la da’ Gianfranco il super Presidente dell’Ortica Team che entrando al riparo del gazebo mi dice che ha ricevuto qualche sms di gente che ha preferito restare a casa, ma gi altri ci saranno. Stessa conferma dal Compa che arriva con 5 sacche, ma una me la lascia (sono o no il deposito borse?) perché il proprietario ha rinunciato, ma gli altri 4 arrivano.
Passano i minuti e il traffico intorno a Largo Cairoli si fa intenso, ma in via Dante siamo sempre in pochi e l’impressione  è che la gente se ne starà rintanata in macchina fino all’ultimo. E infatti poco prima delle 5,30 via Dante è stracolma di gente infreddolita, ma presente (secondo me almento 700/800 persone).
Silvio “the voice” dal megafono cerca di scaldare l’ambiente, ma l’impresa è davvero ardua. Arrivano i bambini e i ragazzi dell’Istituto Cavalieri con genitori e insegnanti (mitici!) mentre invece Sergio mi comunica il forfait dell’Assessora Bisconti.
Siccome escono tutti dalle macchine all’ultimo momento già cambiati, nessuno chiede di lasciare borse o simili, per cui resto disoccupato.
Dopo la partenza puntuale alle 5,30, mi riclico e organizziamo il ristoro; fragole e ciliegie di Vignola a volontà, insomma frutta fresca come nello spirito di questa manifestazione. Vano invece il tentativo di posizionare “le vele” che segnano l’arrivo: non c’è verso, nonostante i sacchetti di sabbia, non resistono al vento e allora Sergio distribuisce delle bandierine e insieme a lui, Fabrizio e una ragazza di cui non so il nome, diventiamo sbandieratori e segnalatori dell’arrivo contemporaneamente.
Alle 5,47 è un ragazzo, mi dirà poi l’amico Roberto Matteucci, della Bocconi il primo ad arrivare mentre per vedere la prima donna bisogna aspettare altri 3 o 4 minuti.
Dopo i primi arrivi solitari, iniziano ad arrivare in massa ed è un fiume di gente che arriva felice e infreddolita. Forse ci vorrebbe del thè caldo, ma va a pensare che il 24 maggio fa così freddo? Ah mi diceva Sergio che quella di ieri è stata, in assoluto, la prima 5.30 corsa sotto la pioggia: prima o poi doveva capitare! Con la coda dell’occhio, mentre continuo a sbandierare e a salutare chi ha terminato, vedo che i bicchieri colmi di frutta sono comunque graditi e vanno a ruba.
Come ha scritto giustamente il Compa, le condizioni meteo ieri non hanno permesso il “chiacchiericcio” pre, ma soprattutto post corsa per cui la gente dopo i saluti e le pacche sulle spalle di rito, ha lasciato la zona molto velocemente tanto che alle 6,40 quando ho lasciato Sergio e Company, ormai in via Dante restavano solo i cumuli di cassette e i sacchi della spazzatura che aspettavano un camion dell’AMSA.
Se per me l’avventura era terminata, per Sergio e Sabrina sarebbe continuata alle 9,30 con l’appendice della 5.30 all’interno del Carcere di San Vittore dove li attendevano i giovani detenuti per la chiusura del secondo progetto 5.30. Putroppo, proprio le avverse condizioni meteo, hanno impedito la corsa nel cortile interno del carcere e allora la classifica è stata redatta sorteggiando l’ordine di arrivo anche per poter consegnare i premi preparati dagli altri detenuti. Poi festa con grana, ciliegie e fragole anche all’interno di San Vittore.      
La Brooks5.30 torna venerdì prossimo 31 maggio a Torino. Buon divertimento a chi ci sarà!