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Milano 10 km Parco Nord Milano 2013 foto Roberto Mandelli- SERVIZIO FOTOGRAFICO -
Si può organizzare una nuova gara partendo da zero, in modo quasi perfetto e in soli 3 mesi?  La risposta è si e la conferma la si è avuta ieri al Parco Nord di Milano dove la Libertas Sesto ha organizzato la 1^ “La 10 km del Parco Nord”. Risale infatti ai primi di febbraio lo scambio di mail con Luciano Trezzi, penso di non offendere nessuno nella sua società se lo definisco il “papà” di questa nuova gara, sulla sua idea di organizzare una gara nella domenica di giugno lasciata libera dallo spostamento a ottobre della gara di Cinisello Balsamo.
Dubbi  Luciano ne ha avuti molti, ma l’idea di una nuova manifestazione al Parco Nord proprio il giorno della festa del Parco ha trovato terreno fertile sia presso l’Ente Parco Nord Milano che presso i numerosi sponsor che hanno sostenuto l’iniziativa che è stata subito accolta con favore dai podisti milanesi e non tanto che i 700 pettorali, fra gara competitva e non, sono andati a ruba e ancora ieri mattina, al ritrovo, un discreto numero di podisti era arrivato con la speranza di una iscrizione “last minute”.
Ritrovo presso il centro Scolastico Parco Nord che ormai al podismo (Alpin Cup e Tappa del Cross per Tutti FIDAL Milano) apre sempre e volentieri i suoi ampi e comodi spazi offrendo tutto per la logistica (iscrizioni, spogliatoi, deposito borse,  ristoro finale e l’ampio parcheggio!).
La partenza della gara (9,00 la competitiva e 9,05 la non) era prevista in prossimità della Cascina del Parco, ma invece della strada principale, come accade per la Alpin Cup, proprio per la concomitanza della festa del Parco, è stata spostata su una stradina parallela, ma con una sede stradale decisamente insufficiente per permettre una partenza ottimale a tutti i concorrenti, ma di questo la Libertas non ha nessuna colpa! L’orario di partenza è poi stato posticipato di circa 10 minuti per permettere a tutti i partecipanti di raggiungere il gonfiabile visto che, nonostante tutti i tentativi, Luciano e C non erano riusciti ad aprire il cancello che collega il Centro Scolastico al Parco e questo ha obbligato i partecipanti a un giro più lungo per raggiungere la Cascina.
Percorso tutto all’interno del Parco, ieri preso d’assalto per la prima vera domenica calda e assolata di questa stramba primavera, di 5 km da ripetersi due volte sia per i partecipanti alla competitiva che alla non competitiva.
In prima fila, in attesa della partenza, due dei probabili protagonisti della 53^ Monza Resegone di sabato prossimo: Emanule Zenucchi, reduce dalla vittoria la sera prima alla Energize Night Run del Parco Sempione, e Mirko Canaglia. Emanuele e Mirko, insieme a Tito Tiberti saranno gli avversari da battere e dovranno vedersela contro la squadra formata da Dario Rognoni, Orazio Bottura e Tommaso Vaccina.
Alle 9,15 lo starter dà il via e io sono al mio, ormai abituale di questi tempi, posto di “proteggi RobertosuperclikMandelli” che non avendo a disposizione la solita scala ha pensato bene di mettersi in piedi su una sedia messa sopra a un tavolo per cui, vista la precarietà di equilibrio, il minimo tocco al tavolo lo avrebbe mandato sicuramente a gambe all’aria. A proposito, dopo l’esercizio  di ieri sembra che alcuni dei più famosi circhi lo vogliano scritturare per il numero “L’ acrobata con la macchina fotografica” e che stia valutando le proproste ricevute!
Come da copione, cinque minuti dopo la competitiva è la volta della partenza dei non competitivi e fra loro anche volti noti che, non essendo riusciti a iscriversi alla competitiva, hanno optato per la non competitiva.
Al passaggio del primo giro, il primo a far suonare il suo chip sul tappeto è Mauro Pifferi seguito da Mirko Canaglia e da Halim Rabay mentre Emanuele Zenucchi segue un quarta posizione distanziato. La prima donna a terminare il primo giro è stata invce Roberta Ghezzi, vincitrice domenica scorsa a Senago, seguita “a ruota” da Chiara Rossi.
La mattinata è davvero calda e sono pochissimi i concorrenti che non si dissetano al ristoro, e in molti usano l’acqua del bicchiere per delle piccole, ma rinfrescanti doccette. Il caldo fa un po’ di “vittime” fra cui la più illustre è Paolo Merzario che non vedo passare. 
Mentre ancora stanno passando i concorrenti della non competitiva e qualcuno della competitiva, Gianni Mauri annuncia l’arrivo del primo e infatti dalla curva, a un centinaio di metri dal traguardo sbuca Mauro Pifferi che taglia il traguardo in solitudine in 31’56”. L’azione di Mauro nel secondo giro deve essere stata molto decisa perché bisogna aspettare quasi 40” prima che arrivi il secondo che, a sorpresa, è Halim Rabay (32’35”). Per vedere completato il podio maschile si è dovuto aspettare ancora 1 minuto prima di assistere al passaggio sotto il gonfiabile di Emanuele Zenucchi, terzo con il tempo di 33’39”. Nessuna traccia invece di Mirko Canaglia e il dubbio che mi rimane è se si sia ritirato per preservarsi, visto la giornata calda, per la MO RE o se per qualche problema fisico.
Purtroppo, e lo si può vedere nelle foto di Roberto, molti runner della domenica hanno approfittato della gara per imbucarsi fra i concorrenti creando un notevole traffico sotto il gonfiabile tanto che stava passando quasi inosservato l’arrivo della prima donna nascosta da doppiati e non.
A tagliare per prima il traguardo, dopo essere stata all’ombra di Roberta Ghezzi, è stata proprio Chiara Rossi che ha terminato la sua gara in 39’40”. Sorridente e consapevole di aver fatto una bella gara, nonostante la compagnia di Pietro Britta (un grande e instancabile atleta!) Roberta ha chiuso al secondo posto distanziata di soli 20”. Sul podio è salita anche Lisa Bortolotti, un nome nuovo almeno per me, che ha corso in 40’44”.
Alla fine saranno 316 i competitivi ad aver terminato la gara mentre 222 i non competitivi, decisamente un buon debutto numerico.
Anche le premiazioni hanno subito un po’ di ritardo proprio per permettere ai premiati di tornare dal Centro Scolastico alla Cascina del Parco. Ecco, secondo me il “prezzo” pagato dalla gara all’Ente Parco Nord per la concomitanza è stato un po’ alto in termine di efficienza dell’organizzazione.
Alle 11,15, dopo aver applaudito i primi tre e le prime tre ho lasciato al Cascina: la piscina, per continuare la mia riabilitazione mi aspettava e non potevo ritardare.