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Monza_Resegone_Classifica_2013_Ufficiale_25Giu.pdf
Monza Resegone 2013 Silvano Simonetta Enrico foto Roberto Mandelli- SERVIZIO FOTOGRAFICO -
Ma che emozione quel palco sull’Arengario e quel sipario che si 
apre scoprendo il pubblico in attesa!
Lo speaker che pronuncia i nostri nomi, i fotografi, gli applausi e lo start! Il nostro start! Perché la prima cosa bella della Monza Resegone è proprio questa: ogni squadra può godersi il proprio “via”, un giusto premio al coraggio e a quel pizzico di follia che ci hanno spinti a partecipare a questa gara unica.
Usciamo da Monza tra due ali di folla che ci festeggia, come se fossimo dei veri campioni, vorrei non perderne nemmeno uno di quei bambini che protendono la mano per darti il “cinque”, un brivido lungo la schiena che dura tutto il primo chilometro.
La ragione fatica a prevalere sull’euforia, ma so che bisogna prendere subito il controllo della situazione, impostare il ritmo giusto, non lasciarsi trascinare dalle squadre più forti che, inevitabilmente, iniziano a superarci.
Ormai siamo dei runner esperti, ce lo siamo detti mille volte per settimane: “6 al chilometro fino a Calolzio, poi come viene, viene, l’importante è rispettare i tempi ed entrare in classifica!”
Ci conosciamo bene noi tre, abbiamo corso insieme tanti chilometri e abbiamo scelto di iscriverci alla Monza Resegone perché abbiamo fiducia l’uno nell’altro: se qualcuno di noi stasera sarà più lento sarà il nostro pace maker, se ci sarà una crisi la condivideremo e supereremo insieme. E se non ci riusciremo… beh questa ipotesi non l’abbiamo neanche considerata!
La notte cala lentamente sulla strada mentre i chilometri scorrono regolari, si scherza fin che si può, tra di noi o con le tante persone che ci incitano, vedo le facce dei miei compagni distese, Simonetta sorride, capisco che si sta divertendo e so che quando si diverte non sente la fatica, il Mancio è più imperscrutabile, un passo indietro, ma c’è sempre, le sue doti di passista sono celebri, a questa andatura arriverebbe tranquillamente in Svizzera. Anch’io sto bene e ad ogni passo sento crescere la fiducia.
E poi, non siamo soli! La macchina al seguito con Natale e Paolo c’è sempre quando serve un incitamento, un consiglio, una conferma sul chilometraggio.
E non mancano nemmeno gli amici sul percorso: Gianfranco e  Paolo, miei compagni nelle passate edizioni, ci accolgono con entusiasmo ad Usmate con un cartello colorato: SI… SI… MA… (è il nome della nostra squadra). Poi li ritroveremo, insieme ad Anna e Ninni, a Cernusco.
Arriviamo a Calozio in orario perfetto, qualche minuto di anticipo, giusto il tempo per cambiare la maglietta perché, mi dice l’esperienza, tra poco calerà un po’ la temperatura. E’ qui che inizia la vera gara, le salite improvvise, i pochi tratti corribili, le gambe che cominciano ad indurirsi, la fatica che cresce metro dopo metro. Guardo il cronometro, abbiamo un buon margine, ma non possiamo mollare, non adesso che quasi ci siamo! Finiscono le scorciatoie sui gradini ed iniziano gli ultimi due chilometri prima di Erve, due lunghissimi chilometri verso quel cancello che significa tutto per noi stasera! Eccolo, appare all’improvviso: 4.02! Possiamo esultare, e lo facciamo, ma il pensiero corre subito verso ciò che ci aspetta: il Prà di Ratt, l’arrampicata verso la Capanna Monza.
Riposiamo qualche minuto, forse un po’ troppo, e iniziamo a salire. Ci vuole qualcuno che prenda per mano la squadra a questo punto, e la più lucida, la più in forma, è Simonetta che trova anche la forza per accennare qualche canto di montagna.
E’ in questo tratto che si respira la vera atmosfera della Monza Resegone la sofferenza, la concentrazione… “ma quanto manca?” lo avrò sentito mille volte, qui non è come in maratona dove hai il controllo, preciso, della tua posizione, qui semplicemente speri che quel passaggio tra le rocce sia l’ultimo.
E arriva, finalmente, l’ultimo! Si forma la catena per gli ultimi metri, ci prendiamo per mano, Simonetta merita di essere la prima del terzetto… La foto di rito sotto lo striscione dell’arrivo e gli ultimissimi metri prima dell’abbraccio finale!