
Con gli unici muscoli che ancora rispondono ai comandi del cervello, digitiamo questo pezzo per raccontare di una bella manifestazione nell’incantevole scenario delle Prealpi Orobiche. Non tragga in inganno il termine prealpi, perché le quattro montagne che fanno da corona al comune di Oltre il Colle, sono tutte superiori ai duemila metri. Parliamo dei monti Menna, Arera, Grem ed Alben, da cui deriva l’acronimo MAGA.
La gara nasce nel 2002 e dopo alcuni anni di sosta e diversi cambiamenti d’organizzazione, ora in mano ad un piccolo gruppo di appassionati in collaborazione con la Proloco del comune di Serina, sembra aver trovato una sua regolarità nella cadenza biennale. Ma su questo fatto e sulle conseguenze dello spostamento a Serina torneremo più avanti.
Due i percorsi proposti: la maratona che toccava tutte e quattro le cime, per un totale di 38 km ed un dislivello di circa 3000 metri e la mezza, chiamata skyrace, nominalmente da 25 km, in realtà erano circa 27, quasi una trequarti di maratona. Dislivello dichiarato: 1500 metri. In questo caso si saliva “solo” sul Monte Grem e si restava più in basso rispetto alle altre cime. Tracciati impegnativi. Poco tempo per guardare il panorama e massima attenzione a dove mettere i piedi. Si poteva giusto scambiare qualche parola con i compagni di viaggio come il simpaticissimo Giampietro Bognini della società Bigacc de Ela, che sostanzialmente in dialetto bergamasco significa i lavoratori dei bachi da seta, storica attività per gli abitanti di Villa d’Adda (BG).
Ottima l’organizzazione che accompagnava in bus gli atleti dall’arrivo di Serina alla partenza di Zorzone, frazione di Oltre il Colle un tempo popolata dai lavoratori impegnati nelle ormai chiuse miniere di Zinco nelle vicinanze. Sui percorsi, che in alcuni tratti coincidevano, più di 150 volontari da molti comuni del territorio. Bravissimi, un grazie a tutti, a partire dall’amico Roberto Strada, che ci ha anche scortato per un bel pezzo di gara, anticipandoci le insidie dei sentieri affrontati.
Insomma, se si tralascia il peccato veniale sulla lunghezza, è stato tutto perfetto: molti punti di ristoro (ben 15) e poi al palazzetto di Serina c’erano ad aspettarci docce calde, massaggi, deposito borse ed un pasto completo. Il tutto al “prezzo” di 30 Euro per la lunga e 20 per la corta. Pacco gara di valore, con maglia tecnica così bella che non abbiamo resistito alla tentazione d’indossarla per la gara. C’è da dire che con le faticacce che si fanno con le corse in montagna, è giusto riservare un buon trattamento ai runner.
Correndo la mezza e non avendo avuto un esperienza diretta della maratona, abbiamo colto alcune impressioni in spogliatoio e tutti erano molto soddisfatti, a partire dal milanese Marco Frigerio dei Road Runner, un cittadino che però se ne intende di queste cose.
Sul numero dei partecipanti e le classifiche dettagliate, Vi rimandiamo al comunicato della manifestazione che troverete cliccando qui, non prima di ricordare che i trofei femminile e maschile sono dedicati ad Alessandra Cortinovis e Danilo Armellini, due amanti della montagna prematuramente scomparsi.
Essendo frequentatori di Oltre il Colle da diversi lustri, vogliamo però concludere con una venatura di amarezza. Non si capisce come Oltre il Colle, il comune dove si trovano tutte e quattro le cime MAGA, abbia lasciato la leadership della manifestazione a Serina, comune attiguo, ma che geograficamente poco c’entra con questa gara… (e magari in questa maniera la mezza veniva naturalmente da 21 km ;-). Battute a parte si tratta di un atteggiamento inspiegabile ai nostri occhi. Se poi notiamo che la municipalità in questione ha mandato i vigili al passo di Zambla a dare le multe per divieto di sosta ai malcapitati che volevano seguire questo passaggio della gara, allora il sospetto e che più che disinteresse si tratti di fastidio. Anche perché nel tratto in questione non ci sono molti parcheggi… Ma di certo ci sarà un motivo e magari un giorno andremo dal sindaco Valerio Carrara a farcelo spiegare insieme ad altre questioni che da turista non ci sono ben chiare. Così con l’occasione magari ci racconterà i motivi che nel 2001, il giorno dopo la sua elezione a Senatore della Repubblica per l’Italia dei Valori, ancora prima dell’insediamento a Palazzo Madama, lo hanno portato a traslocare a Forza Italia. Un’autentica folgorazione sulla via di Arcore. Ci scusiamo per l’escursione politica, ma stavolta non abbiamo resistito agli interessi privati su webmagazine pubblico.
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