
- SERVIZIO FOTOGRAFICO -
Si è corsa ieri al Parco Nord la 9^ edizione della Alpin Cup. La manifestazione, organizzata dal Gruppo Alpini di Sesto San Giovanni, ha raggiunto le nove edizioni con la manifestazione non competitiva mentre invece la gara competitiva FIDAL è “solo” alla terza edizione.
Questa manifestazione ha ottenuto sin dall’esordio, e sta mantenendo tutt’ora, una ottima presa sui podisti tanto che anche quest’anno le iscrizioni, sia alla prova competitiva che non, sono state chiuse con largo anticipo. Ho scritto di non competitiva perché oltre alla gara FIDAL è stata mantenuta la mezza maratona e la 10,5 km (e rotti) non competitiva. Come ha giustamente sottolineato Gianni Mauri durante la manifestazione, bisogna rendere merito al Gruppo Alpini di aver posto dei limiti rigidi di partecipazione (600 per ognuna delle 2 mezze maratone e 300 per la 10,5 km) al fine di garantire un elevato standard qualitativo che, credo, sia stato rispettato.
Infatti la macchina organizzativa di questa gara è ormai rodata e tutti “gli ingranaggi” funzionano al meglio con tanti alpini (e relative consorti) impegnati nei vari servizi: ritiro pettorali, deposito borse, ristoro, tutti concentrati nel complesso scolastico sito all’interno del Parco e che ormai è stato eletto come sede per tutte le manifestazioni podistiche che si svolgono in questo polmone verde a nord di Milano. Presidio del percorso affidato, oltre che agli alpini anche alle 40 guardie ecologiche del Parco Nord presenti a dar man forte anche in zona arrivo e partenza.
Percorso collaudato con un giro di 10, 5 km, che, chi ha corso, ha definito nervoso e impegnativo anche per i tratti sterrati e i ponti da superare, da ripetersi due volte per i partecipanti alla mezza e uno sola alla 10,5 km.
I 1500 podisti che hanno animato questa 9^ edizione hanno potuto godere di una bellissima mattinata autunnale che ha esaltato i colori del parco in questa stagione.
Tre le partenze previste: alle 9,15 sono partiti i partecipanti alla 10,5 km, alle 9,35 i competitivi della mezza e alle 9,45 quelli della mezza non competitiva. In attesa della prima partenza, RobertosuperclikMandelli mi ha chiesto il solito aiuto, ma questa volta, al posto della scala, aveva a disposizione dei cubotti di plastica e così dopo averlo aiutato a salire mi sono posizionato a protezione della sua incolumità anche perché il suo equilibrio, su quel “piedistallo” di fortuna era un cicinin precario.
Al via della gara competitiva sono partiti nelle prime posizioni i favoriti e precisamente Danilo Goffi, recente protagonista, come più volte ha ricordato e giustamente sottolineato Gianni Mauri, alla recente Maratona di New York, Mirko Canaglia e Orazio Bottura. Fra le donne, invece, occhi puntati su Susanna Serafini che negli ultimi mesi ha inanellato una buona serie di vittorie.
Poco dopo la partenza della mezza non competitiva, è arrivato sotto il gonfiabile del tragurdo, Francesco Tamburrino che, con il tempo di 40’11” è stato il più veloce della gara corta: la citazione è d’obbligo essendo Francesco un mio compagno di squadra!
Ottimo il servizio del Gruppo Radio Amatori che con postazioni dislocate lungo il percorso forniva a Gianni continui aggiornamenti sulle posizioni di testa della corsa che, fino al termine del primo giro, ha visto in testa un quartetto composto, oltre che dai tre favoriti citati prima, anche da Mattia Parravicini. Nella gara femminile invece le notizie che arrivavano davano in testa Lorena Panebianco con Susanna Serafini.
Poi gli aggiornamenti hanno iniziato a parlare di un Danilo Goffi al comando in solitaria seguito da Mirko Canaglia, Orazio Bottura e Mattia Parravicini e questa posizioni sono state praticamente quelle finali con la sola eccezione per il terzo posto dove Mattia Parravicini è riuscito, negli ultimi chilometri, a superare e staccare Orazio Bottura. Il podio finale è pertanto risultato il seguente: 1° Danilo Goffi (1:10:22), 2° Mirko Canaglia (1:13:15) e 3° Mattia Parravicini (1:13:30).
Anche la gara femminile, alla fine, ha rispettato i pronostici con la vittoria ad appannagio di Susanna Serafini con il tempo di 1:24:01. Alle sue spalle, si fa per dire visto il distacco, è giunta Roberta Scabini (1:29:56) mentre terza si è classificata Paola Pirovano (1:34:42). Come Orazio Bottura, anche Lorena Panebianco, a lungo protagonista della gara, ha dovuto accontentarsi del quarto posto finale. Curioso il fatto che l’”ortichina” Paola Pirovano ha rischiato la squalifica perché, al termine del primo giro, aveva lanciato a una amica la sua magliatta con attaccato il pettorale e stava terminando la gara senza, ma poi, pochi metri prima del traguardo, la stessa amica le ha allungato la maglietta che lei ha nuovamente indossato e questo ha permesso ai giudici FIDAL di annotare il numero di pettorale per stilare la classifica finale.
Alle 12,10, dopo aver applaudito la premizione di Elonora Guzzetti, prima di categoria e anche lei mia compagna di squadra, ho lasciato il buon Mandelli alle prese con le altre premiazioni e ho preso la strada di casa consapevole di aver assistito a un’altra bella mattinata di sport.