La vita è anche questa
Il giorno prima in cima a una montagna. Il sole bacia la pelle, curandola dal freddo.
Il giorno dopo al suolo. Il sapore della terra sulle labbra.
Qualche giorno prima ballavo felice la mia canzone, poche ore dopo gli occhi pieni di lacrime fissavano il soffitto di un ospedale.
Non volevo andasse così, mancavano pochi chilometri per finire una gara impegnativa, ma bella. Una radice, forse un sasso, un appoggio sbagliato e le botte. Quelle che fanno male.
Questa è la vita. Un ballo tra sogni e disillusioni.
Ringrazierò Dio per ogni metro corso, per ogni battito del mio cuore. Sempre, sotto ogni cielo.
Nel frattempo, ringrazio le persone che mi hanno soccorso, lo staff medico e l'organizzazione, gli atleti che mi hanno aiutato, anche chi mi ha prestato l'asciugamano per ripararmi dal freddo, e tutte le compagne di gara che mi hanno augurato una veloce ripresa.