E’ andata in scena oggi la terza edizione della StraCanonica, a Bernate Ticino; siamo all’estremità occidentale della provincia di Milano, a due passi dal Piemonte, con il Ticino a fare da confine tra le due regioni.
Una gara sulla distanza di 10 km poi in realtà viene correttamente descritta come 10,3 km; apparentemente una stranezza, dato che di norma nelle gare più o meno apertamente dichiarate di 10 chilometri… c’è sempre lo sconto. Qui no, la distanza effettivamente è quella indicata.
Un percorso che personalmente ho trovato molto bello perché vario, c’è davvero un po’ di tutto: dai passaggi lungo il Naviglio Grande agli sterrati nei boschi e in campagna, dagli attraversamenti del paese alle salite (ebbene sì, proprio salite). Partenza ed arrivo sono posizionati in due diversi punti, peraltro vicini tra loro; parcheggi ampi e facili, con addetti a controllare sia il traffico che a fornire una certa vigilanza delle macchine durante la manifestazione.
La terza edizione registra il record del percorso, sia al maschile che al femminile.
Vince Nikolli David (Atl. Cento Torri) in 33:01, seguito da Antonino Lollo (33:45, NRDC Running Club) e Luca Beggiato (34:08, Atl. Alta Val Seriana).
Tra le donne è Francesca Durante, Nuova Atl. Fanfulla Lodigiana, a far sua la vittoria con il tempo di 38:56, davanti a Karin Angotti (39’24, ILPRA Atl. Vigevano) e Martina Moglia (40:26, Cus Torino).
Buona la partecipazione a livello amatoriale, i numeri sono sostanzialmente gli stessi del 2015 (368 classificati); sommati ai non competitivi (ottima l’idea di farli partire in coda agli agonisti), fanno in totale circa 700 presenze.
Ottimo anche il livello qualitativo dei master: prendo ad esempio Elena Fustella (Atl. Lecco), una SF55 che chiude vicinissima a 4’/km. Oppure Silvano Scandella (ASD Amici dello Sport), un SM65 che invece è andato sotto i 15 km/ora.
Come spesso accade, quando la gara è organizzata da gente che abitualmente corre le cose vengono meglio; nel caso specifico è l’Atletica Palzola ad occuparsi di garantire che tutto funzioni al meglio. Direi che ci riesce e anche bene. Una palestra al caldo (ci voleva, perché oggi faceva davvero freddo) per tutte le consuete operazioni prima della gara. Percorso chiuso al traffico e ben presidiato. Alla fine, ottimo ristoro finale e doccia, anche se per quest’ultimo aspetto pare esserci stata qualche promiscuità (involontaria?) all’atto di dividere gli docce femminili da quelle riservate ai maschietti.
Buona la base dei premiati, nel rispetto delle categorie Fidal. Bene, come sempre, lo speakeraggio del bravo Giampietro Boscani.
Infine, un paio di importanti dettagli: ho condiviso buona parte della mia gara con l’amico Rocco Buscaino, bravo podista e bravo organizzatore con l’Atletica Vittuone della Mezza del Castello, appuntamento a tutti il prossimo 19 Febbraio.
Alla partenza ho avuto modo di salutare Claudia Gelsomino, dell’Atletica Palzola, una delle più forti master che l’Italia abbia mai avuto; il suo prossimo impegno sarà la maratona di Pisa. Un grosso in bocca al lupo.