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Casalmorano Winter CasalmoRun 2017

 

CLASSIFICA GENERALE -  I tabelloni autostradali minacciavano neve, invece a Casalmorano (una quindicina di km a nord di Cremona, sulla strada per Bergamo) dopo un’ora di corsa è addirittura spuntato il sole che ha portato la temperatura verso i 7 gradi. Anche il ghiaccio sulle strade, alle 9,30 della partenza (se Dio vuole, un orario da cristiani, per chi viene da lontano) era scomparso, e insomma si è potuto correre senza patemi, lungo i canali, le corti, gli allevamenti e i mangimifici che hanno consacrato nel tempo la fama agro-alimentare (dal latte di Soresina al burro Polenghi ai salumifici ecc.) di questi posti tra Adda e Oglio.

 

Il che non significa che qua siano solo contadini o allevatori: a Soresina (2 km dal via della gara, e sede del Soresina Running organizzatore della corsa con l’Asd Preyer) sono nati per esempio due insigni docenti di letteratura italiana come Remo Ceserani (morto pochi mesi fa) e Lina Bolzoni, forse la massima esperta di Rinascimento, e che proprio in questi giorni festeggia un compleanno 'importante'. Poi ci sono le caramelle: il marchio più famoso compariva sulle magliette di vari corridori… E da quattro anni è apparsa questa maratonina (sostitutiva di una vecchia gara in linea), classificata addirittura di livello nazionale secondo la normativa Fidal, e che all’edizione invernale ne aggiunge una di fine estate, su distanza minore.

 

Leggermente aumentata la quota di iscrizione rispetto al 2016 per la competitiva: 18 euro (una parte devoluta in beneficenza all’AIL, che dal canto suo offriva un gadget agli iscritti); ma era possibile partecipare in forma non competitiva, con partenza libera, per 3 o 5 euro. Molto ampie le premiazioni: oltre ai primi tre assoluti e assolute, erano premiati i primi tre di ben 14 categorie, e i primi delle 6 categorie più anziane, il che significa che circa un atleta su tre partecipanti è tornato a casa con qualcosa in più rispetto al premio di base (uno scaldacollo o una pedanina per doccia).

 

Il percorso si è snodato su due giri identici di 10,6 km (qualche leggera oscillazione a seconda dei vari Gps), con un dislivello complessivo di 35 metri dovuto ai tantissimi ponticelli o a qualche ondulazione naturale; quasi tutto in aperta campagna, salvo l’attraversamento di Mirabello Ciria e il passaggio nei pressi di Azzanello. Segnatura con frecce sul terreno molto frequenti, chilometri segnati esattamente, un ristoro intermedio (dunque usufruito due volte) e uno pre-gara, dotati di acqua, tè caldo e saporito, agrumi e biscotti. Si vede, insomma, la mano organizzativa di un podista verace, come Michele Manara, che ha saggiato di persona il tracciato correndolo in 1h36'.

 

Di lusso il ristoro finale, che ai cibi d’ordinanza aggiungeva focaccia, torta, cola e soprattutto vino bianco e rosso. Cronometraggio certificato da un chip di tipo nuovo della Cronorace, dato senza cauzione e da indossare al polso; e ovviamente ufficializzato da giudici Fidal. Classifiche cartacee, comprensive del passaggio intermedio, esposte in tempo reale e aggiornate via via.

 

Sono 147 i classificati, di cui 24 donne. Graduatoria abbastanza scalinata nei primi cinque uomini, giunti a un minuto circa l’uno dall’altro, con successo di due ragazzotti poco più che venticinquenni, ad una media assai rispettabile (l’ultima cifra a destra di ciascuna posizione):

 

1 LOLLO ANTONINO 90 M SM FIDAL ATL.BERGAMO 1959 1h10:15 3,19

2 371 MANDELLI LORIS 91 M SM FIDAL POL.CARUGATE 1h11:20 1:05 3,22

3 326 CAGLIANI FEDERICO 75 M M40 FIDAL RUNNERS BERGAMO 1h12:41 2:26 3,26

4 328 CAMPANA BINACHI GIORGIO 68 M M45 FIDAL RUNNERS BERGAMO 1h13:12 2:57 3,28

5 396 PEZZI CRISTIAN CC063015 74 M M40 FIDAL ATL. CARPENEDOLO 1h14:21 4:06 3,31

 

In campo femminile i tempi sono più ‘provinciali’: ha prevalso una mia vicina di casa, la reggiana Manuela Rebuzzi, correndo sui 4:20/Km, e precedendo di due minuti e mezzo la più volte nazionale di ultramaratona Lorena Di Vito, che potrebbe essere sua madre (21 anni di differenza!).

 

1 REBUZZI MANUELA626 ATLETICA REGGIO 1h31:31 SFF 4,2083

2 DI VITO LORENA ANTONIETTA609 CUS PRO PATRIA MILANO 1h33:51 F55F 4,2662

3 ROMANI RAFFAELLA627 PODISTICA SEVEN 1h34:09 F50F 8 4,2765

4 FESTA EMANUELA612 ATL. REBO GUSSAGO 1h35:59 F50F 4,3267

5 BRIGNOLI NATALIA605 ATL. FRANCIACORTA 1h36:22 F35F 4,3479

 

Ma vorrei complimentarmi con Giovanna Mondini, cremonese classe 1947, che avevo agganciato al ristoro del km 15, poi mi è andata via negli ultimi 2 km e non ce n’è stato per nessuno; alla fine mi ha ringraziato perché la ‘spinta’ che le ho dato l’ha portata a un risultato egregio, oltre che al primo posto di categoria. Lo spirito competitivo, ad onta dei moralisti che vorrebbero tutti uguali e tutti a premio, produce questo tipo di risultati, dove noi tutti ci aiutiamo a vicenda combattendo contro il nostro unico amico/nemico, il cronometro.

 

Infine, per noi che ce la siamo presa comoda, la gradita conferma delle docce caldissime anche dopo due ore di gara: l’avvertimento che davamo a chi si presentava negli spogliatoi era di aprire prima l’acqua fredda, se non ci si voleva ustionare.

 

Credevo di essere il più lontano partecipante, e invece ho fatto il secondo giro nella simpatica compagnia di Enzo Deganutti da Cormons, ex arbitro che si allenava insieme al concittadino Barbaresco, frequentatore di molte maratonine (è stato anche a Crema), e ovviamente conoscitore di vari personaggi del podismo specie friulano, compreso el sior Vitòrio Bòsco, che ha recentemente sorpreso ad allenarsi insieme alla presidente (più di nome che di fatto, dato che è sempre in favore di telecamere romane) della regione Friuli, Debora Serracchiani.

 

Dunque, se per correre questa gara si fanno 350 km, significa che ne vale la pena.