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Treviglio Maratonina 2017 collage

 SERVIZIO FOTOGRAFICO

 

Sono 1058 i finisher che sono passati in via Amerigo Vespucci sotto il gonfiabile del traguardo della 16^ Maratonina Città di Treviglio (l’anno scorso erano stati 1075) che si è disputata il 26 febbraio, ma andiamo con ordine.

Passano gli anni, ma l’organizzazione dell’Atletica Treviglio capitanata da Giovanni Bornaghi è sempre una garanzia e la palestra Rossini una collaudata struttura per la logistica soprattutto se le condizioni meteo, come quelle di oggi, sono ottimali per sfruttare anche gli spazi esterni.

Adeguandosi alle nuove regole FIDAL, la Maratonina Città di Treviglio era inserita nel calendario nazionale con classificazione “bronze” e la nuova omologazione del percorso ha fatto sì che la partenza fosse arretrata di circa 200 mt rispetto agli anni scorsi, unica variazione del percorso.

Al via, puntuale alle 9,30, mi faccio ospitare da Enrico sulla macchina che funge da “apri corsa” con montato il cronometro e lì sono rimasto fino all’arrivo perché quest’anno, contrariamente a due anni fa, tutti i volontari sul percorso erano al loro posto (due anni fa a un incrocio dove chi doveva esserci, forse per la pioggia, aveva bidonato, ero sceso ed ero rimasto io a presidiarlo) per garantire il regolare e vigilato svolgimento della manifestazione.

Durante il riscaldamento pre gara ho incrociato alcuni “nomi famosi” fra i quali Mirko Canaglia, Matteo Parravicini, Pietro Colnaghi, Emanuele Zenucchi e Igor Rizzi mentre in campo femminile la solita Claudia Gelsomino che mi sembrava avviata a una facile vittoria fino a quando, poco prima di allinearsi dietro al tappeto, si è fermata per una foto con una ragazza che ho saputo, poi da Enrico in macchina, essere Sonia Lopes accreditata di ottimi tempi.

Sempre Enrico mi informa della presenza di un atleta keniano della “scuderia” di Dionisi e su di lui sono puntati gli occhi per la vittoria finale ed è infatti lui che, subito dallo sparo, prende il comando della corsa e la risolve nel giro di 5 km quando anche Mohammed Morchid, che fino a quel momento aveva retto molto bene il suo ritmo, si è staccato e, da quel momento, per Daniel Kipkirui Ngono, questo il suo nome, è iniziata una corsa in solitaria nella quale ha alternato chilometri più a chilometri meno veloci. Dalla macchina, in alcuni tratti favorevoli, riuscivamo a vedere in lontananza la maglia bianca del secondo.

Daniel Ngono ha comunque sempre tenuto una buona andatura su un percorso non facile e ha vinto la 16^ Maratonina Città di Treviglio in 1:07:34 un tempo però leggermente più alto rispetto alle aspettative della vigilia.

Fra il 18° e 19° km dalla macchina ci era sembrato di vedere non più una sola maglia bianca, ma due e abbiamo pensato che il 9, il penultimo ad aver abbandonato Daniel prima del suo allungo al 5°, si fosse ricongiunto a Mohammed. Sarà stata un’illusione ottica? Se invece fosse stata realtà allora Mohammed Morchid ha nuovamente allungato negli ultimi 2 km perché si è presentato solo al traguardo che ha tagliato in 1:10:12. Sul gradino più basso del podio si è piazzato, con il tempo di 1:10:42 Corrado Pronzati (il pett 9).

Sul rettilineo d’arrivo ho incontrato l’amico Vittorio Fucina arrivato a piedi da casa per salutare i mitici fratelli Scianca (Marco oggi era alla sua 13^ partecipazione in questa gara!) e con lui ho aspettato l’arrivo della prima danna che, con mia sorpresa, è stata proprio Sonia Lopes che ha sbaragliato la concorrenza e ha vinto in 1:20:10. Al secondo posto Luisa Gelmi (1:20:34) che deve aver “venduto cara la pelle” mentre solo terza, e con un distacco di quasi 2’30” dalla vincitrice, Claudia Gelsomino che a Treviglio ha disputato la sua prima mezza dell’anno.

Poi è iniziata l’attesa per l’arrivo dei fratelli Scianca e mentre io e Vittorio ci aspettavamo di vedere sbucare dalla curva che immette sul rettilineo d’arrivo Mauro, è invece comparso Marco che ,se a Vittuone domenica scorsa aveva “beccato” almeno 6 minuti dal fratello, oggi l’ha battuto di 1’30” dimostrando ancora una volta che a lui Treviglio porta bene (a memoria solo qui Marco mi era finito davanti in una mezza!)

Come ha detto Bornaghi prima che iniziassero le premiazioni, grazie a tutti e ci vediamo l’anno prossimo.