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La primavera brilla nell'aria ed esulta nello splendido centro storico di Ascoli Piceno, vestito a festa per la domenica delle Palme ed illuminato da una folgorante giornata di sole in occasione della 43^ edizione della "Maratonina 100 Torri", gara a circuito sulla distanza dei 15 chilometri, organizzata dalla titolata società di atletica locale, ASA Ascoli.

Oltre 300 i partecipanti all'evento che hanno goduto la bellezza di un tracciato immerso tra gli innumerevoli  gioielli architettonici della città marchigiana, dove era impossibile annoiarsi tra antiche rue in selciato, curve secche e spericolate, splendide piazze in travertino ed incredibili scorci di vecchi monumenti medioevali, dove si alternavano brevi tratti in salita o discesa.

Nella gara maschile si è imposto con sorprendente facilità uno degli atleti marchigiani più forti del momento, il rivierasco Andrea Falasca Zamponi in 47'37". Il giovane professorino dell'Atletica Recanati, scoperto alcuni anni orsono dal compianto professor Speranza, ha anticipato sul traguardo di oltre 5 minuti il manutentore elettrico Antonio Pulcini, che fuori dalla fabbrica fa piccoli progressi atletici sotto l'egida della sua istruttrice Marcella Mancini, e l’ingegnere civile abruzzese Domenico Macrini, 48enne appassionato di corsa da soli tre anni. 

Senza storia anche la gara femminile con l'assolo della suddetta Marcella Mancini, qui nel doppio ruolo di atleta-trainer, vincitrice in 54'55"  nettamente davanti alla graziosa lamense Ilaria Mancini e alla sorprendente barista di Martinsicuro, Valentina Vannucci, anch'essa sulla breccia podistica da pochissimo tempo, dopo un passato da semplice cultrice del fitness da palestra.

Un terzo tempo da favola, nella splendida cornice di uno dei salotti più belli d'Italia, la radiosa piazza del Popolo, in cui agonisti e partecipanti alla non competitiva, sponsorizzata gratuitamente da una nota catena di negozi sportivi, si sono uniti in un abbraccio festoso, ha chiuso questa simpatica manifestazione, lustro e vanto di una linda città, dove l'ASA dell' olimpionico di maratona Antonio Brutti è un piccolo gioiello, in una terra martoriata, dove il calcio è lo sport padrone assoluto.