Si è corso sabato 18 maggio ad Armeno il Trail del Motty, gara organizzata da Massimo Valsesia.
I percorsi previsti erano inizialmente due: uno di 45 km con 2450 disl+ e l’altro di 25 km con 1100 disl+, ma, a causa delle avverse previsioni meteo che davano piogge forti e vento freddo, la gara lunga è stata annullata e si è preferito fare una competizione unica seguendo il percorso di quella corta. Massimo Valsesia, memore probabilmente dei gravi fatti accaduti il mese scorso in Liguria, ha preferito rinunciare al percorso più impegnativo, rendendo anche obbligatorio un abbigliamento adeguato alle condizioni atmosferiche per nulla primaverili.
Nonostante la pioggia battente e le nuvole che hanno accompagnato tutta la gara, i sentieri battuti hanno permesso agli atleti di godere di tutte le bellezze paesaggistiche che il monte Mottarone sa offrire: dai boschi di faggio a quelli di betulle, dai pascoli ai querceti, dai punti panoramici da cui ammirare i laghi d’Orta e Maggiore (nebbia permettendo) a buie foreste lungo la valle dell’Agogna. Ovviamente, trattandosi di un trail, i percorsi non sono stati facilissimi, sia per le numerose salite (alcune più ripide di altre) sia per alcune discese impegnative o piccoli guadi: tutti ingredienti che rendono affascinanti questi tipi di gare. Sicuramente il tratto che più ha impegnato i partecipanti è stato quello finale: circa quattro chilometri di discesa nel fango nei quali mantenere l’equilibrio è stato l’impresa più faticosa, anche a causa della stanchezza accumulata nelle gambe dopo venti chilometri su è giù per i sentieri del Motty.
Anche i ristori sono stati all’altezza, offrendo, soprattutto in quello del quattordicesimo chilometro, bibite, biscotti, cioccolato e formaggio nostrano, tutto all’insegna dell’ecologia e del rispetto dell’ambiente. Così come da sottolineare il pasta party finale con accompagnamento musicale: una vera e propria festa, guastata solo dal freddo.
Passando all’aspetto agonistico, la gara maschile è stata vinta dall’atleta omegnese Stefano Trisconi della Castiglione Ossola, che ha terminato in 1h59’57’’, seguito da Giulio Ornati della Team Salomon Agisko (2h02’48’’) e da Luca Ponti del G.p. Gazzada Schianno (2h03’15’’). Per le donne, la vittoria è andata alla padovana Lisa Borsani (Lafuma Team Italia) che ha chiuso in 2h27’04’’, davanti a Cecilia Mora della Valetudo Skyrunning Rosa (2h30’12’’) e a Giovanna Cerutti della GSA Valsesia (2h31’42’’).