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Correre a Stresa. Sembra incredibile con quel lungolago mozzafiato e quei Grand Hotel stile Belle Epoque dove si sono contese il titolo di Miss Italia la Gina Lollobrigida, Silvana Pampanini e Lucia Bosè (vinse quest'ultima). E invece anche la “perla” del lago Maggiore ha ceduto alla moda imperante di correre sempre e dovunque chissà perchè. Domenica, poi, addirittura una Wild Running, ovvero una corsa selvaggia che, lasciata la città, si è inerpicata lungo la montagna retrostante arrivando prima alla frazione di Passera e poi
addirittura a Magognino (il paese delle dalie), per poi ridiscendere a rotta di collo fino al traguardo nell'occasione trasferito sul piazzale del Palazzo dei Congressi. Quasi 200 i partecipanti e una decina di “grandi firme”. Ha vinto il più forte, né poteva essere diversamente. Ancora lui, Ennio Frassetti, l'elettricista di Crevoladossola, 36 anni, secondo l'altra domenica nella Maratona della Valle Intrasca in coppia con Mauro Bernardini:
erano in testa, ma in discesa s'è reso necessario un rallentamento a causa delle non eccelse condizioni di forma di Mauro. Ennio Frassetti, a Stresa, ha preceduto il più giovane e rampante Pierluigi Annaratone, quindi Marco Martinella , Massimo Brunelli e Livio Barozzi, tutta gente che dà del tu alla montagna spianandola ad ogni allungo. In campo femminile si è invece imposta la mergozzese Daniela Maestroni la quale, da ottimo ingegnere qual è, ha fatto bene i suoi conti costringendo alle resa Annalisa Cappelletti,
Greta Mancini, Federica Schiavini e Graziella Grisoni, le meglio piazzate alle sue spalle.