Rovegro, paese di alpini, è frazione di San Bernardino Verbano, che raggiungi salendo al Bieno da Fondotoce e proseguendo lungo la strada che arriva fino a Cicogna. Propaggini della Val Grande qui percorsa dal torrente San Bernardino. Natura ancora selvaggia, armonia assoluta, silenzio totale. Solo il gruppo Alpini di Rovegro, sezione di Intra, abilmente guidato dal podista d'alta quota Andrea Fantoli, poteva inventarsi una corsa tutta mulattiere e strapiombi e far vivere ad un centinaio di concorrenti un pomeriggio esaltante. La corsa, intitolata alla memoria dell'alpino locale Osvaldo Bottini, è scattata alle 18, orario insolito, e si è sviluppata lungo un tracciato di 9 chilometri vissuto metro dopo metro nella frescura della sera. Subito bagarre lungo la mulattiera alle spalle di Rovegro con Alberto Gramegna, ossolano di Domo, che ha preso il comando ed è rimasto in testa alla corsa fino il traguardo. Gradoni e pietraie in salita, sentieri tormentati in alta quota (da una parte l'Alpe Ompio, dall'altra il lago di Mergozzo in lontananza e profondità), poi una lunga discesa su asfalto prima di immettersi nello sterrato finale che consentiva ancora di velocizzare l'andatura. Una corsa, insomma, che se non la affronti, non ci credi.
Secondo, alle spalle di Gramegna, un altro giovane talento, il figlio d'arte Marco Martinella (correvano ad alto livello padre e madre), poi Simone Di Francesco, Ivan Fantoli (cugino di Andrea) e Davide Borghi. In campo femminile quasi imbattibile Giovanna Cerutti, cusiana di Sanbughetto, tecnico di radiologia all'ospedale di Omegna, da anni specialista dello skyrunning con il team GSA Valsesia. Giovanna ha preceduto Paola Varano e Romina Caretti nell'ordine, ma nella top five sono riuscite ad inserirsi anche la novarese Monica Moia ed Enrica De Giuli, vergantina di Ghevio.
Molti anche i giovani, soprattutto in maglia Caddese, i quali, forti di una naturale predisposizione per la corsa in montagna, si sono cimentati sull'impervio tracciato. Citiamo Andrea Agnelli, Fabio Bassa e Maveri De Giovanni della serie se sono rose (d'alta quota) fioriranno. Il podio degli alpini è stato invece occupato da Alessio Codeghini, Guido Primatesta e Corrado Chechi.