Calda e faticosa. Sono stati questi i due aggettivi più gettonati dai circa 300 partecipanti alla prima edizione della Avis Half Marathon Ossolana. Il caldo, si sa, non è mai un alleato dei podisti. Difficile sarebbe stato evitarlo, visto che si correva di giugno e con partenza alle 10: un anticipo di un paio di ore sarebbe stato ideale, ma è anche vero che Domo è piuttosto lontana dalla Lombardia, il bacino più ricco di maratoneti. Il presidente Maurizio Ceraolo ha colto i dettagli ed ha già anticipato che "l'anno prossimo la Avis Half Marathon si disputerà non più a giugno ma in aprile, quindi in piena primavera". Una correzione in corsa che i presenti hanno subito gradito e gli assenti sicuramente approveranno. Corsa calda e faticosa, abbiamo detto. Soprattutto nella seconda parte. Il giro iniziale tra le bellezze del centro storico ossolano è molto piaciuto, come anche l'uscita dalla città in direzione di Gabi Valle dopo aver lasciato il Calvario, visto solo dal basso verso l'alto. Il vero "calvario" si è presentato dopo l'attraversamento di Villadossola, quando sono state raggiunte nell'ordine Beura Cardezza, Cosasca e Croppo di Trontano. Nei chilometri finali è stata veramente dura, e poteva andare peggio con una organizzazione meno scrupolosa: ma ad ogni crocicchio c'era un vigilante, mentre non si contavano i punti ristoro tutti ben forniti e collocati nei posti giusti.
Il vincitore è stato il biellese Alberto Mosca (Atletica Palzola) che ha impiegato sui 21 km e 97 metri il tempo di un'ora e 10 minuti; al secondo posto Graziano Zugnoni (Melavi Ponte) a 3'10"; terzo Corrado Mortillaro (Atletica Palzola) a 5'27". Tra le donne, corsa in solitaria per la favorita Melissa Ragonesi (Vco Gravellona), prima col tempo di un'ora 29' 56"; seconda Michela Uhr (Casorate) a 6'52"; terza Romina Caretti (Avis Marathon) a 9'15".