San Maurizio d'Opaglio
Colossale "flop" della Gamba d'oro l'altra sera a San Maurizio d'Opaglio. Il commento più tenero dei circa 400 concorrenti: "Un'altra corsa del genere e possono chiudere". Sintetica ma molto critica Adriana Capelli di Invorio, veterana del podismo amatoriale: "Si è visto tutto il contrario di quanto una corsa può e deve offrire, disorganizzazione totale". Solo 395 al via (minimo stagionale) e dunque hanno vinto quelli che sono rimasti a casa. Organizzatori spiazzati e pure loro molto delusi. Per tutti le scuse di Giuseppe Lorenzetti, presidente del locale gruppo sportivo, che ha detto e ripetuto testualmente: "Chiedo scusa a tutti, siamo molto dispiaciuti. Ci siamo fidati di alcuni volontari locali che credevamo conoscessero la zona dal primo all'ultimo chilometro, invece non era così". Una corsa iniziata male e finita peggio. Ginkana automobilistica per le vie del paese tra le 19 e le 20 alla ricerca della sede di partenza: era Alpiolo, una tanto pittoresca quanto "introvabile" frazione tra capannoni, giardini e boscaglia. Nessun cartello, nessuna indicazione per arrivarci. Nel primo chilometro la sorpresa dell'incontro con altri podisti in arrivo dal senso opposto: pare fosse l'avanguardia del mini giro che aveva subito sbagliato strada. Quando ormai calavano le ombre della notte, tutti in picchiata verso le rive del lago d'Orta lungo sentieri impraticabili e scivolosi. E una volta in fondo devi tornare sù, attraversando boschi e parchi senz'altro affascinanti in una mattinata di sole ma insidiosi in una serale che tende al notturno. Un problema anche evitare radici affioranti e senza il conforto di un punto luminoso o la presenza di un individuo che ti indicasse la strada da percorrere. Maledizioni continue. E anche qualche senso di colpa: "Ma perchè non sono rimasto a casa questa sera?". All'arrivo, ovviamente, tutti avevano qualcosa da dire a tutti, mentre Sergio Cantarella e Antonio Folliero, quasi increduli, registravano gli arrivi alla spiocciolata sperando che nessuno, a quell'ora, si fosse perso nel labirintico tracciato. Per fortuna sono arrivati tutti, alcuni con distacchi abissali. Anche perchè, altra "gaffe", mentre il dépliant parlava di 6 km, il percorso si è in realtà rivelato di 9 km e 700 metri. Primo al traguardo Gabriele Zeffiretti, abitante a San Maurizio d'Opaglio, il quale ha raccontato: "L'avevo provata in allenamento e dal tempo impiegato avevo subito capito che si trattava di una decina di chilometri". Ma era il solo a saperlo. Alle sue spalle Cesare Moretti e Claudio Bellosta, mentre il podio femminile è stato occupato da Letizia Gabella, Barbara Zoppis e Franca De Fabiani. Nel minigiro (ancora con luce solare) primi Luca Allegra e Martina Boca, Fabio Carta e Valentina Mora, Lorenzo Ponti e Annalisa Mattioli. Errori e amnesie a parte, la corsa non sarebbe stata da buttare. A condizione, però, di mandarla in onda al mattino. Come serale, meglio cancellarla e dimenticarla per sempre.
Medina e la Platini primi a Santa Cristina
Medina e la Platini primi a Santa Cristina
Scampato il pericolo Alpiolo, i podisti si sono rifatti con la classica Marcia delle rose svoltasi ieri mattina alla frazione Santa Cristina di Borgomanero. Si sono presentati in 773 al Capannone di via Quagliotti dove la Cecca fissa abitualmente il suo quartiere generale. Splendida giornata di sole, sentieri sterrati tra prati e boschi, un "mangia e bevi" che tutti hanno molto gradito. Ha vinto Andrea Medina di Cureggio, al suo terzo successo in Gamba d'oro dopo Agrate Conturbia e Gattico, precedendo nell'ordine Fabio Cominato (già vincitore della prima tappa a Suno) e l'alpino gargallese Paolo Giromini. In campo femminile si è invece imposta Elèna Platini di Fontaneto d'Agogna (insegnante a Borgomanero) centrando così un invidiabile record di 5 successi: a Suno, Fontaneto, Cavallirio e Cressa le sue vittorie precedenti. Ai posti d'onore "nonna jet" Gabriella Gallo, borgomanerese, reduce da una straordinaria maratona a Madrid, e Cristina Pieri. Tutto ok anche per il mini giro che ha visto primi nelle tre categorie Mattia Rabozzi e Alice Gattoni, Fabio Carta e Silvia Poletti, Alessandro Vesco e Silvia Signini. Mercoledì 13 la Camminata degli orconi a Veruno (km 6,7-1,8, il via alle 20).