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I soliti ignoti a Briga Novarese. Forzano tre auto e fanno man bassa di portafogli e indumenti sportivi. E' accaduto domenica scorsa durante lo svolgimento del Giro del colle, una corsa che prima aveva come base San Marco di Borgomanero, mentre da un paio di anni parte e arriva a Briga Novarese nel parco che fiancheggia il torrente Agogna ad un centinaio di metri dal municipio. Prese di mira le auto dei podisti. La tecnica è sempre la stessa: si forza un vetro e si raggiunge lo scatto della portiera che subito si spalanca e il gioco è fatto. Tra i danneggiati due coniugi di Invorio, Paolo Preti e la moglie Elisa Travaini, molto noti negli ambienti sportivi per la loro assidua presenza nei circuiti delle non competitive ed anche per il loro impegno nella organizzazione di eventi non solo sportivi: sono tra i promotori della corsa di Invorio, tappa dell'Ammazzinverno che soltanto lo scorso 22 novembre ha visto 700 concorrenti nella non lontana Invorio. Paolo Preti, che di professione fa il ragioniere, racconta: "Dall'auto hanno  prelevato la mia borsa e quella di mia moglie, che contenevano documenti personali, carta d'identità e patente comprese, e poi il cellulare, tute sportive per il ricambio ed altro ancora. Il denaro fortunatamente era poca cosa vista la prudenza che usiamo in queste uscite a breve distanza da casa".
 La "banda" è dunque tornata in azione dopo avere messo a segno lo scorso anno ripetuti colpi non solo nel Novarese, ma anche nel Varesotto e in Valsesia. Tutti i furti erano stati denunciati ai carabinieri, i quali avevano anche consigliato ai vari gruppi sportivi di posizionare qualche volontario nel limitato raggio d'azione della corsa. Aggiunge Paolo Preti: "Nella corsa di Invorio avevamo designato per il controllo alcune persone che hanno stazionato nella zona parcheggio per oltre un'ora, il tempo di svolgimento della corsa. E così anche in altre occasioni. Qualcuno aveva già lanciato l'idea di incaricare, corsa dopo corsa, personale che si occupasse di questo problema: basterebbe che il gruppo organizzatore di turno mettesse a disposizione un paio di propri rappresentanti e il problema sarebbe risolto".
C'è chi crede che qualche collaboratore potrebbe essere trovato anche spendendo modeste somme. Ci sono team che organizzano corse a 20-30 euro a cranio incassando diverse migliaia di euro, ma poco o nulla riservano alla sicurezza. Siamo, è vero, in un momento particolarmente fortunato per il podismo amatoriale e non. Si corre dappertutto e quasi ogni giorno. I "soliti ignoti" lo hanno capito e si organizzano: con tanta carne sul fuoco, l'arrosto è sempre a portata di mano. Domenica a Briga Novarese, però, si è parlato più di ladri che di podisti. C'era malumore e grande delusione non solo da parte delle persone colpite ma anche da quanti temono che prima o poi possa arrivare anche il loro momento. Il problema resta quello di scoraggiare fin da subito il ripetersi di queste azioni, identificando, se possibile, con attenti controlli gli autori dei blitz. Ma c'è un'altra domanda: cosa fanno i vari gruppi organizzatori per evitare che ladruncoli da quattro soldi continuino a frugare nei tuoi effetti personali rovinandoti la domenica e  le feste comandate? Aspettando una risposta, aggiungiamo che a Briga la corsa è stata affrontata da circa 500 concorrenti, equamente suddivisi tra il percorso di km 13,5 e il maggiore di km 24. Sul breve hanno vinto Salah Ouyat e Di Simone, sul lungo Michele Fantoli e Monica Pilla. Tutto il resto è stata noia, anzi rabbia.