Che battaglia, la sfida tra il veterano che non molla e il giovane rampante che mira alla successione. Stiamo parlando dell'italo marocchino Salah Ouyat, 38 anni, un lavoro alla Palzola di Boca, e il 18enne Marco Gattoni di Maggiate, frazione di Gattico. Il cambio generazionale, però, è ancora lontano. Ouyat e Gattoni, al comando dopo un paio di rampe, procedono in perfetta sintonia per 5 km circa, poi Ouyat strappa e allunga sull'ultimo colle percorrendo in solitudine il velocissimo finale. Altri fuoriclasse alle loro spalle: terzo il triathleta Andrea Secchiero (già primo ad Oleggio Castello), quarto il podista-musicista Andrea Medina di Cureggio e quinto il lombardo Antonio Vasi di Sesto Calende. In campo femminile, assente la comasca Cristina Clerici, si è imposta Eugenia Vasconi, varesina di Monvalle, già vittoriosa a Gravellona e Oleggio Castello. Alle sue spalle altre podiste che vanno per la maggiore, come la rientrante Chiara Schiavon, Adele Montonati, Alice Di Simone e Chiara Cerlini. Nel gingle "Se son rose fioriranno" riservato ai giovani: Alessandro Lopes, Emanuele Colombo, Samuele Negrato, Riccardo Girgenti e Davide Pastore tra i ragazzi, Chiara Negrato, Aurora e Letizia Travaini tra le ragazze. Anche ad Invorio un tiepido sole sul fantastico percorso collinare preparato da Marco Zirotti e Alfonso Curella del Gruppo antincendi boschivi. Sentieri curatissimi, tra impagabili squarci naturali. Non a caso al via si sono presentati in 680, soltanto una ventina in meno rispetto all'altra corsa di Invorio, quella del capoluogo vergantino. Dimenticavamo: in entrambe le corse invoriesi si è imposto l'insaziabile Salah Ouyat. Chi lo volesse ancora ammirare in azione, tra pochi giorni lo può trovare venerdì 26 alla frazione Bedisco di Oleggio dove andrà in scena la seconda tappa del Poker del cross novarese (km 6, il via alle15). Anche per la formidabile Eugenia Vasconi doppia vittoria sulle colline del Vergante: il 22 novembre ad Invorio e ieri, domenica 20 dicembre, alla frazione di Invorio (che è detta Superiore non per il numero di abitanti ma per l'altitudine). Due traguardi assolutamente riservati ai campioni.