Wild Running a Stresa, largo ai professionisti. Giro di lancio nel cuore della perla del lago Maggiore, poi la salita per arrivare fino alla frazione di Magognino dalla quale si scendeva lungo sterrati da trail. Dieci km tra andata e ritorno, faticosi ma appaganti. Ci sarebbe anche un gran panorama da ammirare, ma chi si distrae è perduto. Al via dal piazzale del Palazzo dei Congressi si schierano in 150 e subito Vasyl Matviychuk, ucraino residente a Domodossola, lancia la sua sfida personale al resto del mondo. Alle sue spalle il meglio del meglio con Salah Ouyat, Rocco Macellaro, Ruben Mellerio e Michele Fantoli piazzati nell'ordine. In campo femminile non fa sconti Manuela Brizio, altra reduce dalla Valle Intrasca, tenendosi a debita distanza Arianna Matli, Alice Di Simone, la stresiana Monica Brunati (ex azzurra di mountain bike) e Fabiana Rondoni. Temperatura ideale, come per la serale di Someraro, aspettando la Armeno-Mottarone di sabato 9 luglio (km 12, il via anticipato alle 19,15), seguita martedì 12 luglio da una corsa in vetta allo stesso Mottarone (km 6, ore 20,30). Stresa e il Mottarone, una accoppiata vincente.
E vincente si riconferma anche la Marcia Nazionale Tricolore che Armando Monastra, ex portalettere di Suno, ideò tanti anni fa e che ha rivisto in azione 686 concorrenti tra prati e leggeri pendii dell'operoso centro novarese. Dieci km per gambe lunghe e veloci con eccellente top five che ha nell'ordine piazzato Andrea Medina, Andrea Perinato, Christian Mattachini, Antonio Loddo e Davide Amenta. Novarese la prima donna, la tenace Monica Moia, che si è presa il lusso di precedere Gabriella Gallo e Mara della Vecchia, mentre quarta si è piazzata Loredana Ferrara (in arrivo da Casale Monferrato) e quinta è risultata Raffaella Miglio di Mezzomerico.
Le due mattutine di Stresa e Vaprio d'Agogna erano state precedute dalla serale di Santa Croce, periferia di Borgomanero, andata in scena per l'edizione numero 37. Una vera e propria "tapasciada" affrontata a passo libero (e qualche minuto di anticipo) da 650 concorrenti. Il più veloce è stato ancora il marocchino di Borgomanero, ovvero Salah Ouyat, che a dispetto dei suoi 40 anni impone sempre ritmi insostenibili ai suoi più diretti concorrenti. E' vero che l'altra sera a seguire la sua ennesima galoppata era presente anche Sergio Poletti (leggi Palzola) che di Salah è pure il datore di lavoro al caseificio di Cavallirio. Salah ha preceduto il podista-canterino Andrea Medina che per la corsa di Santa Croce aveva rinunciato ad un concerto in programma nella stessa serata; mentre il terzo e quarto posto sono stati appannaggio di Claudio e Francesco Guglielmetti, i due fratelli di Prato Sesia, e poi al quinto posto il veterano Christian Mattachini di Mezzomerico. Tra le donne terza vittoria in questo scorcio di giugno per Barbara Benatti, varesina di Vergiate, che ha bruciato le irriducibili Gabriella Gallo, Simonetta Montis, Laura Tondini e Doris Berardino, quest'ultima rientrata alla grande dopo lunga assenza per guai fisici. Auguri.