
-SERVIZIO FOTOGRAFICO
Peccato solo per la scarsa partecipazione, ma il Cross del Cillarese, giunto alla sesta edizione, conferma le buone impressioni destate negli scorsi anni. Ancora una volta il percorso è variato, ma di anno in anno, diventa sempre più tecnico, vale a dire sempre più difficoltoso, ma al contempo l’ideale per chi ama questo genere di corse. E’ una manifestazione semplice ma ben curata, a cominciare dalle precise indicazioni stradali presenti nel regolamento, confermate dalle opportune segnalazioni sulla strada. E così, in un attimo, siamo al parco del Cillarese, un parco che forse proprio questa manifestazione ha riportato in auge, dando il giusto risalto a questo splendida oasi naturale alle porte della città, situato nei pressi dell’omonima diga.
Peccato solo per la scarsa partecipazione, ma il Cross del Cillarese, giunto alla sesta edizione, conferma le buone impressioni destate negli scorsi anni. Ancora una volta il percorso è variato, ma di anno in anno, diventa sempre più tecnico, vale a dire sempre più difficoltoso, ma al contempo l’ideale per chi ama questo genere di corse. E’ una manifestazione semplice ma ben curata, a cominciare dalle precise indicazioni stradali presenti nel regolamento, confermate dalle opportune segnalazioni sulla strada. E così, in un attimo, siamo al parco del Cillarese, un parco che forse proprio questa manifestazione ha riportato in auge, dando il giusto risalto a questo splendida oasi naturale alle porte della città, situato nei pressi dell’omonima diga.
L’anima di questa manifestazione è da sempre Ciro Coppola che, in collaborazione con gli altri soci della Top Running Brindisi, organizza questo bel cross. Rapida la consegna dei pettorali e poco distante del premio di partecipazione (5€ il costo dell’iscrizione) consistente in un mazzo di carciofi freschi.
Qualche metro in avanti ed ecco la location della gara: l’arco di partenza/arrivo, il gazebo del ristoro finale, persino il tradizionale punto vendita di un locale negozio di scarpe da running. A disposizione degli atleti anche due bagni chimici, anche se molto preferiranno la… natura.
Come da regolamento i partecipanti sono divisi in due serie: nella prima partiranno tutte le donne e gli uomini più grandicelli, dalla categoria m60 in poi, che percorreranno il giro di due chilometri per due volte. A seguire la seconda con tutti gli altri uomini, che invece effettueranno il giro tre volte per complessivi 6 km.
La descrizione del giro che mi prospetta Ciro mi fa subito presagire le difficoltà dello stesso, anche a causa della terribile settimana, meteorologicamente parlando, che si è avuta in settimana da queste parti e che ha appesantito fortemente il terreno.
Intanto, sono già le 9.30 e la prima serie parte. Subito in testa, e il distacco aumenterà metro su metro, un ragazzino: no, ho sbagliato, è Michele Gallo, incredibilmente m60, ma un giovanissimo nel gesto atletico. Il rappresentante dell’Atletica Valtenna non avrà problemi e vincerà facilmente la prima batteria, precedendo Antonio Zanco (Abacus Villa Baldassarri) e Andrea Latrofa (Running People Noicattaro). Quarto posto per Giuseppe Attolico (Montedoro Noci) seguito dalla prima donna, Antonella Ciampa dell’Atalas San Vito dei Normanni. Giuseppe Luigi Romano, il primo atleta della società organizzatrice, è sesto davanti a due “grandi” donne: Alessandra De Luca (Atletica Latiano), settima, e Valentina Marzano (Podistica Carovigno), ottava. Vito Del Vento (Assi Trani) è nono davanti a Gennaro Santoro (Montedoro Noci), decimo, e a Tiziana Sgherza (Free Runners Molfetta), undicesima. Ernesto Diana (Amatori Brindisi), Francesco Capurso (Gioia Running) e Francesco Stefanelli (Amatori Tuturano), nell’ordine, completano il lotto dei primi dieci uomini; Alessandra Camassa (Cus Lecce), forte e decisa come sempre, è la quinta donna. 55 il numero complessivo dei finisher di questa serie.
Facce stanche ma soddisfatte all’arrivo descrivono un percorso dal terreno molto pesante in avvio, pericoloso nella discesa, più agevole lungo la diga, duro nella salita, e con troppe curve per giungere al traguardo, con l’aggravio di aver ripetuto due volte il giro (noi lo faremo tre!). Unica consolazione, tutti parlano di lunghezza inferiore ai descritti due chilometri, ma più è breve più diventa veloce…
Ma ormai è tempo di correre, ecco lo sparo del Giudice e siamo già nel primo pantano, poi il terreno diventa morbido e pesante, ripida la discesa, breve tratto nel terreno e sono lungo la diga: in effetti si corre meglio, talmente meglio che… un attimo e sono per terra. Doloretti vari, ma mi rialzo ed affronto la salita, zig-zag sul prato ed ecco il traguardo e via per il secondo giro. Non cadrò più, ma i muscoli si appesantiranno man mano, per pochi metri non riuscirò ad evitare il doppiaggio dei primi tre, godendomi così le convulse fasi finali.
Infatti, dopo un lungo viaggio a tre con Francesco Caliandro (Podistica Carovigno), Luca Scarcia (Atletica Capo di Leuca) e il sedicenne Mohamed Majid (Tre Casali San Cesario) in testa, a metà del terzo giro il buon Luca è costretto a staccarsi dai due compagni di fuga che si presentano “a passo” negli ultimi metri, con il ragazzino avanti. Clamoroso errore di percorso di Majid, seguito però nello sbaglio da Caliandro: i giudici invitano a tornare indietro, Francesco inciampa e il marocchino va ad aggiudicarsi la vittoria precedendo appunto Caliandro e Scarcia. Vincenzo Zammillo (Atalas San Vito) è ottimamene quarto davanti a, nell’ordine, Giuseppe Grassi (Oriabike), Redouane Marsali (Atletica Capo di Leuca), Elio Settembrini (Atletica Capo di Leuca), Massimo Lattanzio (Atletica Latiano), Alessandro Negro (Atletica Capo di Leuca) e Roberto Fina (Abacus Villa Baldassarri), fermandoci alle prime dieci posizioni. 129 i finisher della seconda serie.
Un buon ristoro finale (focaccia, dolcetti, acqua, the caldo) rinfrancano gli affaticati atleti che possono finalmente cambiarsi e rivestirsi.
Non dura molto l’attesa per le premiazioni finali che avvengono alla presenza del Sindaco di Brindisi, Cosimo Consales, e dell’assessore allo sport, Antonio Giunta; presenti anche i dirigenti del Parco del Cillarese. Commovente la consegna delle targhe ai genitori di Luigi Scalera e di Diego Consenti, giovani atleti deceduti, cui è dedicata la gara come memorial. La cerimonia di premiazione si svolge rapidamente con giusto risalto per i due vincitori, Majid e Ciampa, e via via tutti i meritevoli premiati con premi eno-gastronomici. Peccato per qualche problema relativo ad alcune categorie (e conseguenti polemiche) e il mancato arrivo delle classifiche di società (nell’ordine Podistica Carovigno, Abacus Villa Baldassarri e Atletica Capo di Leuca), con consegna dei premi rimandata alle prossime gare.
Giudizio comunque positivo per questa manifestazione e domenica prossima tutti a Torre San Giovanni (Ugento), per il campionato regionale individuale a casa di Luca Scarcia.