
In una domenica sacrificata alle elezioni politiche (chissà perché i soldi per tutto ciò ci sono sempre, mancano per salute e sport…), il rimedio era organizzare gare dove non fossero necessari permessi e forze dell’ordine: quanto mai propizio questo cross, peccato che molti atleti pugliesi snobbino, abbiano paura e non conoscano ancora questa splendida specialità.
Avvicinandosi a destinazione cominciano ad apparire le indicazioni stradali per raggiungere il santuario; arrivati, addetti dell’organizzazione indirizzano ad un pronto parcheggio. Immediata la consegna di buste pettorali e relativi chip, il costo dell’iscrizione è di 4 euro, senza pacco gara.
Fa le bizze il clima: pioggia, vento di scirocco, polvere nera che sporca le auto, ancora pioggia, speriamo possa migliorare. Intanto pioviggina, e così cominciano a correre i giovanissimi atleti, dagli esordienti ai cadetti, divisi in apposite serie e distanze. Appassionanti come sempre queste gare, la speranza è che questi piccolini continuino sempre a correre, non importa il risultato, ma che siano per tutta la vita… in corsa.
Piove ancora e si preparano le signore, saranno loro, tutte insieme, ad aprire le ostilità, in compagnia degli allievi maschili e femminili, sulla distanza di 4 km circa, due giri insomma. Il percorso è sostanzialmente pianeggiante, il terreno tiene bene (nonostante le piogge dei giorni scorsi) con le tipiche difficoltà di un cross, la particolarità del tracciato è che all’improvviso si scende spettacolarmente in una cava, con tanto di passaggio in un breve tunnel e ripida breve salita, e tratto che riporta verso l’arrivo, con tanto di applausi di chi assiste. Detto così tutto facile, ma nelle gambe la fatica si sentirà… man mano che si corre.
Lo sparo e subito al comando si pone l'assoluta Faima Ez Zahara Et Tabaa (Tre Casali San Cesario), affiancata dalla compagna di squadra Addolorata Leone. Poco distante segue Antonella Ciampa (Atalas San Vito dei Normanni), che precede Brigitte Marra (Club Correre Galatina) e, più distanziata, Alessandra De Luca (Atletica Latiano). Nel secondo e decisivo giro è la giovane Et Tabaa a prendere vantaggio e a vincere in 18:15 davanti alla Ciampa, seconda in 18:37, che supera e relega in terza posizione Leone in 18:53. Quarta la Marra in 19:21 sulla De Luca, quinta in 19:49. Anna Sabrina Centonze (Amatori Lecce) è sesta in 19:54 su Silvana Serio (Atl. Capo di Leuca), settima in 20:03. Ottavo, primo degli allievi, è Andrea D’Urbano in 20:18, qualche centesimo prima del compagno di squadra della Tre Casali, Lorenzo Putignano, nono, secondo allievo. La sempre allegra Maria Gargiulo (Cus Lecce) è decima in 20:29, sul terzo allievo, sempre della Tre Casali, Martino Rollo, in 20:33. La top ten femminile è completata, nell’ordine, da Anna Rosa Taurino (Gymnasium/20:42), Filomena D’Adamo (Bitonto Runners/20:49) e Rachele Corallo (Cus Lecce/21:03). Gabriella Brandi è la prima ed unica allieva (Pod. Carovigno) in 25:59. 62 i finisher.
E’ già pronta alla partenza la seconda serie, quella riservata ad assoluti, amatori e master 35/40, forse la più avvincente. La gara vive sul duello in testa tra Francesco Caliandro e Sabino Gadaleta, che ben presto sono al comando da soli, staccando tutti gli altri. Questa volta i giri sono tre, siamo oltre 6 km, ma dal cielo oramai non scende più pioggia, anzi si è affacciato un timido sole, mentre rompe le scatole un fortissimo vento di scirocco. Solo al terzo giro Caliandro (Podistica Carovigno) stacca il rivale e si presenta solo sul viale di arrivo chiudendo in 22:29; seconda posizione per Gadaleta (Pedone Riccardi Bisceglie) in 22:55 che precede l’ottimo Iran Ponzetta (Atl. Capo Di Leuca), terzo in 23:27. Non molla la quarta piazza Giuseppe Grassi (Oriabike), al traguardo in 23:39, davanti al primo atleta della società organizzatrice, Andrea Petarra, quinto in 23:43. Febbricitante, è ottimo sesto Cristian Bergamo (Cus Lecce) in 23:49, seguito da Mimmo Greco (3^ Regione Aerea), settimo in 23:49, da Angelo Melileo (Alba A13 Taurisano), ottavo in 23:58, da Vincenzo Zammillo (Atalas S. Vito), nono in 24:09, e da Giovanni Marchitello (Pedone Riccardi Bisceglie), decimo in 24:12. Serie di gran valore, tanti altri meriterebbero la citazione, 115 i finisher.
E’ ora il turno della serie dei più grandi, dai 45 in su, in corsa anche il sottoscritto… Lo sparo e via veloci, i primi sono già un puntino lontano, intanto occhio a tre grandi pozzanghere da evitare lateralmente. Siamo ai margini del bosco, il terreno è pulito, ma il forte scirocco sembra bloccarci, per fortuna entriamo nel bosco. Tutti i pericoli sono evidenziati con vernice rossa, frecce e nastri indicano facilmente la direzione, tanti gli addetti a vigilare sulla nostra sicurezza, addirittura un tappeto verde nel tratto che apre alla discesa e ci porta nella cava. Vorrei fermarmi e guardare meglio, mi sembra di essere in un paesaggio lunare, ma sento i pochi che mi son dietro che cercano di prendermi e proseguo, incitato dai cari Vito Napoletano, lì a scattar foto, e Gianni Gratton, che non so quanti km ha corso tra allenamenti e gara. Salita ripida ma breve, che però spezza il ritmo, rettilineo veloce e finisce il giro, incitato dai tanti amici. Purtroppo e per fortuna, il tutto è da ripetere per tre volte…. Ben altri ritmi in testa e a vincere è il caro Giuseppe Miglietti (Pedone Riccardi Bisceglie) in 23:18 davanti all’eterno Salvatore Sarcinella (Podistica Tuglie), secondo in 23:20, e al rimontante Gianni Gelsomino (Running People Noicattaro), terzo in 24:22. Quarto l’incredibile Michele Gallo (Pod. Valtenna) in 24:32 seguito da Redouane Marsali (Atl. Capo di Leuca), quinto in 24:50. Giuseppe Lagrasta (Pedone Riccardi Bisceglie) è sesto in 24:52 su Elio Settembrini (Atl. Capo di Leuca), settimo in 24:54, Piero Argentiero (Team Francavilla), ottavo in 25:10, Vito Scarcella (Atalas San Vito), nono in 25:23, e Romeo Ciurlia (Alba 13 Taurisano), decimo in 25:29. Tutti grandi nomi, grandi uomini e grandi atleti, in una serie conclusa da 164 atleti.
Alla restituzione del chip (ottimo come sempre il lavoro della Cronogare), pronta consegna di ricca bustina ristoro, oltre ad acqua e the caldo a volontà.
In gran velocità, si procede alle premiazioni (i vincitori della gare giovanili sono già stati premiati mentre correvano i più grandi). Si comincia con le donne, con la premiazione della prima classificata, Et Tabaa, e a seguire tutte le meritevoli delle varie categorie. Si passa agli uomini, si premia Francesco Caliandro, il più veloce in toto, e a seguire tutti i meritevoli delle varie categorie. Trofei per tutti oltre a bottiglie di vino, calzini tecnici ed altro…. Tocca alle società per numero di arrivati (Tre Casali San Cesario, Atletica Capo di Leuca e… mi sfugge la terza), prima di passare al momento conclusivo del Caretta Cross e del Trofeo Grande Salento.
In rimonta il Trofeo Grande Salento se lo aggiudica l'Atletica Capo di Leuca con 131 punti superando di soli due punti la Pedone Riccardi Bisceglie, in testa per le prime due prove. Terza si piazza l’Atalas San Vito dei Normanni con 97 punti, sulla Podistica Tuglie, quarta con 91 punti, e sulla Tre Casali San Cesario, quinta con 87 punti. Trofeo e “busta” per queste cinque società, con lode speciale per la Riccardi Bisceglie, la più lontana, l’unica non salentina, con il presidente Gianni Graziani a premiare a sua volta i tre organizzatori (Torre San Giovanni, Calimera e San Pancrazio) e Gadaleta e Miglietti a ringraziare per l’ospitalità.
Intanto tutti i soci della Gymnasium sono tornati al lavoro per smontare e riportare la zona antistante il Santuario alla normalità, godendo dell’ottima riuscita della manifestazione; per me rientro anticipato data la tragica notizia proveniente da Cassano dove era andato anche mio figlio per partecipare al locale cross. Domenica prossima gran spedizione a Monza per i campionati italiani di cross, nella speranza di portar in Regione qualche buon risultato.