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Canosa di Puglia Diomediade 2013- SERVIZIO FOTOGRAFICO -
1224 arrivati: riparte da questo dato numerico il Corripuglia, il campionato pugliese di corsa su strada basato su 22 prove da disputarsi nelle sei province della regione. 1224 arrivati nella prima prova, quella di Canosa di Puglia, in occasione della 17^ edizione della Diomediade, organizzata dalla volenterosa Pro Canosa, numeri di per sé altisonanti, ma che inducono da subito a qualche riflessione. Assenti totalmente le società della provincia di Lecce (impegnate peraltro nella gara in zona di Seclì), ridotta quella delle brindisine, minima quella delle foggiane (nonostante la vicinanza), il Corripuglia sembra ridursi sempre più ad campionato di Bari-Taranto-Bat, e francamente fa male considerando anche il tentativo di coinvolgimento dell’intero territorio regionale da parte del Comitato: speriamo sia stato solo un dato occasionale, derivante dalla posizione geografica di Canosa o dalla vicinanza di importanti gare nazionali appena corse o da correre (RomaOstia, Maratona di Roma…); staremo a vedere dalle prossime manifestazioni, a cominciare da domenica prossima a Noci.


Positivo lo svolgimento della Diomediade, come già detto giunta alla 17^ edizione, in continua evoluzione grazie al costante e fattivo impegno dei tutti i soci dell’Atletica Pro Canosa, pronti a migliorare la loro creatura di edizione in edizione. Predisposta un’adeguata zona parcheggio non lontana da Piazza Vittorio Veneto, sede di raduno, partenza ed arrivo, si definiscono gli ultimi particolari affinché tutto si svolga nel migliore dei modi possibile. Presso la sede sociale, in due distinti locali, avviene la veloce ed ordinata distribuzione di pettorali e pacchi gara (unicamente alimentari), al costo di 6 euro. A disposizione degli atleti, oltre alla vetusta struttura fissa nella villa comunale, la presenza di quattro bagni chimici, autentica salvezza in una manifestazione che ha il suo epicentro in pieno centro cittadino.

Prima manifestazione rilevante su strada del 2013 ed è piacevole ritrovarsi con tanti amici che non si vedevano da mesi e scoprire altresì i vari cambi di maglia avvenuti. Frattanto, indossati i completi sociali, favoriti anche dalla bella giornata climatica, si comincia a riscaldarsi. Spicca la presenza in maniera massiccia dei componenti dei Maratoneti Andriesi, società che sembra abbia intenzione di partecipare in maniera corposa a tutte le prove del Corripuglia. Ci si scalda e si prova a teorizzare i favoriti della manifestazione riducendo i pronostici a Gadaleta, Baldini, Pazienza e Dedonato in campo maschile, a Delfine, Russo e Lavarra in campo femminile.

E’ interamente transennata la zona partenza con primo start riservato alle donne racchiuse nella speciale pole position, criterio che si cercherà di adottare in tutte le prove del Corripuglia. E alle 9.30, come previsto, il colpo di pistola del Giudice libera le donne che si avviano sul percorso; frattanto i più veloci e i più furbi prendono posto sulla linea di partenza, lasciando indietro chi era da tempo in attesa, comprensibile per chi va forte e meno per gli altri, scene già viste e che rivedremo sempre. Dovrebbero passare tre minuti, forse ne passa uno in più, ma finalmente lo sparo ci proietta sul tracciato di gara, con avvio sostanzialmente corretto ed ordinato.

Il viale del via, la svolta a sinistra e si scende, pia illusione perché ben presto cominciano le salite, in uno dei tracciati più duri e più tecnici dell’intero Corripuglia. Si sale, infatti, e con svolta a sinistra, ripassiamo sul punto di partenza, per poi avviarci verso l’Ospedale, salire, prendere il Corso principale e costeggiare il punto di partenza, lasciandolo alla nostra destra, imboccando invece la strada a sinistra che ci porta a scendere per poi risalire, scendere ancora per ritrovarsi alla crudele salita del nono chilometro dove è quasi impossibile non camminare ed imprecare, ma dove sostanzialmente si decide la gara, lasciando le ultime forze per gli ultimi metri che conducono al traguardo anche con spettacolari sprint tra la gente accorsa per assistere ed applaudire. Gara tosta ma piacevole, del tipo che bestemmi mentre corri, ma che ti regala poi la soddisfazione di aver partecipato, oltre alla pesantezza di gambe del giorno dopo. Ma noi podisti amiamo queste sensazioni, fanno parte del nostro modo di vivere e soffrire, per essere pronti a ripartire, a lottare, a sudare, ad imprecare e….

Conclusa la gara, un sacchetto ristoro consegnato a ciascun partecipante permette di riprendere le forze e di cambiarsi.

Reduce dal quarto posto sui 3000 indoor di Ancona del venerdì, non ha incertezze Sabino Gadaleta (Pedone Riccardi Bisceglie) e si impone meritatamente: ennesimo successo di questo atleta stakanovista che non si ferma mai. Secondo posto per un’altra grande firma del podismo pugliese, Angelo Pazienza (Bitonto Runners) che precede Angelo Baldini, terzo, vestito di nuovo con la sua fiammante canotta dell’Alberobello Running. Silenzioso ma velocissimo, è quarto Giuseppe Moliterni (Gravina festina lente!) davanti al mai domo Giuseppe Dedonato, quinto, e all’ottimo Donato Masciale (Bitonto Runners), sesto. Gli dona il verde della Pedone Riccardi e Teo Tota coglie un prestigioso settimo posto davanti al forte Francesco Paolo Brandi (Atletica Trinitapoli), ottavo, e al compagno di squadra Giuseppe Miglietti, forse un po’ stanco, nono. Michele Uva (Free Runners Molfetta), energico e simpatico, chiude il lotto dei primi dieci uomini.

Emma Delfine (Nadir Putignano) riprende come aveva lasciato e vince la gara delle donne precedendo la coriacea Marisa Russo, vestita di arancione del Marathon Massafra, e Mara Lavarra (Amatori Putignano), la mamma volante. Tenace come sempre, Agnese Falco (Olimpia Club Molfetta) è quarta davanti a Marianna Lasala (Barletta Sportiva), una delle migliori rivelazioni del 2012, e ad Erica Delfine (Amatori Putignano), in costante miglioramento. Settimo posto per la chioma bionda e simpatica di Alessandra De Luca (Atletica Latiano) a precedere nell’ordine Benedicta Lomonte (Maratoneti Andriesi), Vittoria Lasala e Maria Di Benedetto (entrambe Barletta Sportiva), che completano il lotto delle prime dieci signore.

Qualche piccolo problema sul percorso mi è stato segnalato dai “primi” uomini che quasi al termine del giretto iniziale hanno trovato sulla strada qualche auto e un mezzo pubblico che gli ha leggermente attardati e per gli “ultimi” che hanno trovato nel finale sul percorso qualche mezzo agricolo: riferito il tutto agli Organizzatori, gli stessi mi hanno spiegato di aver fatto tutto il possibile per blindare il tracciato anche alla luce della mancata sinergia con le Forze dell’Ordine pur preventivamente invitate a presiedere.

Sollecitamente cominciano le premiazioni: si parte con i due vincitori assoluti, Gadaleta e Delfine per passare man mano a tutti i meritevoli di ciascuna categoria. Qualche leggero intoppo ogni tanto, piccole inesattezze nelle classifiche con scambi ed omissioni derivanti dalla compilazione delle graduatorie prontamente corrette in corso, e la cerimonia di premiazione scorre via comunque…. La premiazione delle prime sei società per numero complessivo di arrivati (vittoria della Barletta Sportiva davanti a - nell’ordine: Maratoneti Andriesi, Assi Trani, Happy Runners Altamura, Montedoro Noci, Atletica Pro Canosa) chiude ufficialmente la manifestazione.

Giudizio finale: supera l’esame la Pro Canosa e passa la palla alla Montedoro Noci per la seconda tappa del Corripuglia, tante altre puntate appassionanti ci aspettano, a colorare di colori e passioni le domeniche podistiche pugliesi.

P.s.: Un grosso “in bocca al lupo” al gruppo della Nadir che mi ha superato al 7° km e che domenica è a Roma per la Maratona!