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Latiano StraLatiano2013- SERVIZIO FOTOGRAFICO -
E’ mancato lo Stefano (Baldini) nazionale, ma Latiano anche quest’anno non ha tradito le aspettative di chi l’ha scelta per correre la sesta edizione della sua gara podistica, la Stralatiano. Meno pomposità rispetto al 2012, ma non è mancato nulla, dalla pregiata organizzazione alla calorosa accoglienza della cittadinanza. E, ve lo posso garantire, a Latiano si corre che è un piacere.


Organizzazione subito presente sin dalle precise indicazioni per i comodi e spaziosi parcheggi, dove è presente una prima struttura fissa di bagni. Il centro operativo è fissato nella carinissima Piazza Umberto I dove è già allestito l’ampio palco e dove si ritirano velocemente i pettorali. Iscrizione fissata a 4 euro, manca il tradizionale pacco gara e tutto compreso non dispiace. I soci della locale Asd Atletica sono al lavoro per definire tutti i particolari e garantire una piacevole partecipazione a tutti gli intervenuti. Calorosa l’accoglienza riservatami dai padroni di casa, a cominciare dal caro Piero Palma e dal presidentissimo Antonello Colafati. Ritrovo anche lo splendido sorriso di Alessandra De Luca, che mi spiega aver ridotto la partecipazione a tutte le gare per ritrovare gli antichi stimoli. Continuo, quasi opprimente, l’abbraccio di tutti gli amici podisti che mi porgono le loro condoglianze per la perdita del mio caro papà: un grazie sincero a tutti, una lacrima trattenuta a stento perché il dolore è ancora troppo forte.

Giornata calda, ma a pesare è l’alto tasso di umidità: si suda anche a muovere un braccio, figuriamoci a correre. E’ ora di cambiarsi, le divise sociali spuntano immediatamente dagli zaini e vanno, indossate dagli atleti a colorare i viali di Latiano. Poco distante da Piazza Umberto, c’è la pulita struttura dei bagni comunali; tanti, soprattutto le signore, preferiscono quelli dei bar centrali, mentre è presa d’assalto lo stazione che offre angoli nascosti.

Alle 9.20 è preciso l’invito ad andarsi a schierare in via Ercole D’Ippolito (Piazza Mercato), dove è fissata la partenza; progressivamente la zona si affolla, il lungo corteo dei podisti si compatta sempre più. Minuto di raccoglimento dedicato al carabiniere grottagliese, Ciro Vitale, scomparso a Novara in servizio, e tutti pronti per lo start. Mancano quest’anno i fuochi d’artificio, qualcuno resta male, a me francamente non dispiace per la scia di fumo che lasciano e che ci avrebbe affumicato i polmoni. Attimi, il colpo di pistola del giudice e via per le vie del piccolo centro brindisino. Partenza corretta e ben gestita, anche se non mancano i soliti “lenti” schierati davanti, che creano ostacolo e pericolo per gli altri e rischiano anche la propria incolumità: quali vantaggi da questo atteggiamento?

Latiano è sostanzialmente piatta e mancano pertanto le difficoltà altimetriche: i ritmi sono alti sin da subito, anche se qualcuno pagherà nel finale l’aver esagerato inizialmente, anche a causa dell’afa che asciuga e costringe a sudare. Prima parte del tracciato, passaggio in Piazza Umberto I, tra gli applausi e gli incitamenti del numeroso pubblico e via per la seconda parte, su di un traccio piatto, scorrevole, interamente chiuso al traffico e ben partecipato dalla gente locale. Numerosi gli incitamenti di bambini, ragazzi, signori, signorine che per qualche attimo fanno sentire “campioni”. Favoloso poi l’assolo al fischietto di Piero Palma, che dà la carica a tutti. Ultimi metri che permettono un lungo sprint finale in via Roma, la strada che finisce in Piazza Umberto: ottimo lavoro dei giudici, imbuti d’arrivo disposti ad arte e nessun problema di rilevazione e di code pre-traguardo.

Appena superata la linea d’arrivo e fatto rilevare il proprio numero di pettorale ai Giudici, si ritira la bustina ristoro che con lattina di caffè macchiato, tubetto di latte concentrato, bottiglietta di acqua e banana permette di ritrovare subito le forze.

Ancora sudato, affianco mia moglie che scatta le foto, evito che i podisti che hanno concluso la gara le passino davanti impedendo lo scatto di chi arriva (invito, con l’occasione, gli amici podisti ad evitare di tornare indietro sul percorso creando problemi ai giudici, a chi è ancora in gara e ai fotografi), e collaboro per qualche secondo con il bravo Carmine Somma, atleta locale, che per l’occasione si è reinventato speaker, cavandosela bene. Annunciamo insieme l’arrivo di Giuseppe Mirizzi (Amatori Putignano), 80 anni compiuti, dell’intramontabile Antonietta Samboco (Bitonto Runners), della coppia Vito Spada-Gianfranco Taurino (Taras Taranto), legati dal cordoncino, e di Leonardo Palmisano (Alberobello Running), 85 anni e non sentirli. Sono già a cambiarmi quando Romano Roma (Città bianca Ostuni) e Lucia Palmieri (Team Francavilla), virtuali maglie nere, chiudono gli arrivi dei 1053 finisher.

Citati gli ultimi, tributiamo i giusti onori a chi vince la gara, l’ottimo Daniele Miccoli (3^ Regione Aerea Bari) che, dopo un avvio tribolato anche a causa dello spegnimento del gps, va a rimontare Andrea Petarra, leader della manifestazione nei primi chilometri, ed iscrive il suo nome nell’albo d’oro della Stralatiano. Daniele ha tenuto a ringraziare il suo mister, Michele Cuoco, con il quale ha trovato la giusta sinergia anche a livello mentale. Stesso discorso per il secondo classificato, Andrea Petarra (Gymnasium San Pancrazio Salentino), secondo anche l’anno scorso, che dopo mesi di quasi abbandono podistico, ha ritrovato le giuste motivazioni grazie al professor Vincenzo Daggiano. Chiude il podio il triatleta Michele Insalata (Montedoro Noci Bari), agricoltore nella vita, sveglia al mattino presto, tanta fatica lavorativa e poi tanti allenamenti di corsa, bici e nuoto. Meritata quarta posizione per l’efficiente Donato Masciale (Bitonto Runners) a precedere il “papà” Michele Uva (Free Runners Molfetta), quinto, e il potente Michele Palmisano (Don Milani Mottola), sesto. Torna in alto Francesco Carriero (Runners 87 Valente Arredi Castellaneta), settimo, sull’esplosivo Gianpiero Bianco (Dof Amatori Turi), ottavo; due “quaranta” a chiudere la top ten maschile, Santino Zaminga (Gymnasiun S, Pancrazio), nono, e Vincenzo Zammillo (Atalas S. Vito), decimo.

Avvincente la gara femminile, dominata nei primi chilometri da Emma Delfine, che cede poi il passo a Mara Lavarra, a sua volta superata nel finale da Rosalinda Pischetola (Top Runners Laterza), che vince la gara. Piazza d’onore quindi per Mara Lavarra (Amatori Putignano), seguita dalla costante Marisa Russo (Marathon Massafra) che coglie il terzo posto e relega Emma Delfine (Nadir Putignano), in quarta posizione. Ennesima ottima prestazione per Caterina Pugliese (Alberobello Running), quinta, a precedere Simone Poci (Dof Amatori Turi), sesta, che torna, dopo un lungo periodo, agli onori delle cronache. La determinata Nicoletta Ramunno (Amici Strada del Tesoro Bari), è settima a precedere la potenza di Daniela Tropiano (Atletica Monopoli), ottava, l’efficienza di Erika Delfine (amatori Putignao), nona, e la forza di Barbara Caporuisso (Manzari Casamassina), decima.

Brevissima attesa per l’inizio delle premiazioni che partono con i bimbetti che hanno corso la garetta loro dedicata. Daniele Miccoli e Rosalinda Pischetola aprono la cerimonia riservata ai più grandi: giusti premi ed ovazioni per loro, vincitori assoluti della manifestazione. Si passa alle varie categorie: sul podio salgono i migliori delle rispettive categorie, tutti riconosciuti con premi in natura, da cestini di prodotti caseari, a bottiglie di vino ed olio. Infine, la premiazione delle prime cinque società per numero di arrivati (nell’ordine: Podistica Faggiano, Amatori Putignano, Taranto Sportiva, Marathon Massafra e Assi Trani), che ricevono – ciascuna - un trofeo. I saluti finali, l’appuntamento all’anno prossimo e la tradizionale foto di gruppo che manda tutti a casa.

Ulteriore prova di efficienza dell’Atletica Latiano che riesce, con intelligenza ed operosità, ad allestire un’ottima manifestazione e a stare nel ghota dell’atletica pugliese, riuscendo a costituire una tappa del Corripuglia. Fantastico, poi, il coinvolgimento della gente locale per una brillante festa di paese alla quale è davvero difficile rinunciare.