L’hanno fortemente voluta questa nuova realtà podistica barese gli organizzatori dell’Asd La Fabrica di corsa., in una città in cui organizzare una kermesse podistica sembra essere diventata una chimera.
Sicuramente ci avranno messo il loro tempo libero, la passione, la voglia di far rinascere il podismo a Bari, dove la Domenica si è distratti da “l’pulp arrezzat” e dove il passaggio degli atleti suscita emozioni pari a quelle di un elettroencefalogramma piatto…, oltre alla latitanza dell’ente locale, per cui le annotazioni non positive registrate domenica dovranno necessariamente attendere la prossima edizione per essere, ne sono più che certo, smentite da un’organizzazione più attenta.
In termini legali si direbbe che le attenuanti generiche prevalgono sulle aggravanti contestate…
Nulla da eccepire sul nuovo percorso, ben chiuso al traffico, anche se qualche invasione da parte del cafone di turno, ahimè, non è mancata neanche questa volta. I problema sono stati i ristori: mancanza di acqua al 5°, 15° e 20° Km. (al 15° e 18° Km sono apparsi due addetti con alcune bottigliette a riparare un qualcosa che, sicuramente, non ha funzionato a dovere).
Ad aumentare i “bollori” di diversi atleti delle retrovie, l’insolita giornata che ha visto tranquille signore in due pezzi sulla spiaggia di “Pane e pomodoro” a godersi questo insolito clima di inizio estate ….natalizio…
Mancavano anche gli spugnaggi, che dovevano esserci come da regolamento e quanto mai necessari data l’insolita calura.
Finito anzitempo anche il ristoro finale e, anche se meno importante (ma se la si dichiara nel dispositivo di gara, bisogna darla a tutti…), la medaglia al valor tapascionico.
Anche la consistenza del pacco gara ha generato molte smorfie di delusione.
A tale proposito ancora una volta ribadisco di preferire una quota d’iscrizione ridotta e senza pacco gara.
L’anno prossimo io ci tornerò per, non ho dubbi, ribaltare volentieri quanto sopra dichiarato. Per questa volta mi fermo qui perché, comunque, organizzare una gara del genere non è facile per chiunque.
P.S. Semplice annotazione per il mio caro amico-collega Roberto: la maglia nera spetta alla mia cara consorte, giunta sul traguardo mano nella mano con due "gabbiani". Il mancato inserimento di mia moglie e di uno di questi due amici è dovuta ad un errore di percorso al bivio delle due gare, laddove mia moglie ed il nostro amico hanno imboccato erroneamente il tratto di arrivo della 10 Km passando ul rilevamento del chip che, evidentemente, ha annulllato i successivi rilevamenti nel loro tornare indietro per proseguire per la mezza maratona
Sicuramente ci avranno messo il loro tempo libero, la passione, la voglia di far rinascere il podismo a Bari, dove la Domenica si è distratti da “l’pulp arrezzat” e dove il passaggio degli atleti suscita emozioni pari a quelle di un elettroencefalogramma piatto…, oltre alla latitanza dell’ente locale, per cui le annotazioni non positive registrate domenica dovranno necessariamente attendere la prossima edizione per essere, ne sono più che certo, smentite da un’organizzazione più attenta.
In termini legali si direbbe che le attenuanti generiche prevalgono sulle aggravanti contestate…
Nulla da eccepire sul nuovo percorso, ben chiuso al traffico, anche se qualche invasione da parte del cafone di turno, ahimè, non è mancata neanche questa volta. I problema sono stati i ristori: mancanza di acqua al 5°, 15° e 20° Km. (al 15° e 18° Km sono apparsi due addetti con alcune bottigliette a riparare un qualcosa che, sicuramente, non ha funzionato a dovere).
Ad aumentare i “bollori” di diversi atleti delle retrovie, l’insolita giornata che ha visto tranquille signore in due pezzi sulla spiaggia di “Pane e pomodoro” a godersi questo insolito clima di inizio estate ….natalizio…
Mancavano anche gli spugnaggi, che dovevano esserci come da regolamento e quanto mai necessari data l’insolita calura.
Finito anzitempo anche il ristoro finale e, anche se meno importante (ma se la si dichiara nel dispositivo di gara, bisogna darla a tutti…), la medaglia al valor tapascionico.
Anche la consistenza del pacco gara ha generato molte smorfie di delusione.
A tale proposito ancora una volta ribadisco di preferire una quota d’iscrizione ridotta e senza pacco gara.
L’anno prossimo io ci tornerò per, non ho dubbi, ribaltare volentieri quanto sopra dichiarato. Per questa volta mi fermo qui perché, comunque, organizzare una gara del genere non è facile per chiunque.
P.S. Semplice annotazione per il mio caro amico-collega Roberto: la maglia nera spetta alla mia cara consorte, giunta sul traguardo mano nella mano con due "gabbiani". Il mancato inserimento di mia moglie e di uno di questi due amici è dovuta ad un errore di percorso al bivio delle due gare, laddove mia moglie ed il nostro amico hanno imboccato erroneamente il tratto di arrivo della 10 Km passando ul rilevamento del chip che, evidentemente, ha annulllato i successivi rilevamenti nel loro tornare indietro per proseguire per la mezza maratona