You are now being logged in using your Facebook credentials
Ostuni Maratonina degli Ulivi Secolari 2014- SERVIzIO FOTOGRAFICO - Il tempo è sembrato essersi fermato ad Ostuni: a distanza di un anno, pur non trattandosi più di campionato italiano, un’organizzazione pressoché perfetta ha soddisfatto tutti i partecipanti, regalando quasi l’idea di essere ancora alla rassegna nazionale.

La differenza più lampante è stata nei numeri, notevolmente ridotti, anche se quota 718 iscritti per 673 finisher non è cifra da poco, ai quali andrebbero aggiunti un numero cospicuo di “portoghesi”, gente che ha partecipato, corso e usufruito dei ristori senza pettorale, fenomeno che sembra essere tornato in voga, forse per colpa della crisi…

Eppure i costi d’iscrizione erano nella norma, 10 euro senza premio di partecipazione, 15 portandosi a casa una maglia tecnica a mezza manica, una lattina di bibita energizzante e una bottiglietta d’acqua. Spesso, viceversa, andando in trasferta a gare ultra partecipate, si accetta di pagare quote altissime d’iscrizione e non si batte ciglio!

E allora mi piace pensare che chi non si è iscritto l’abbia fatto conscio della durezza del percorso della mezza di Ostuni, soprattutto nella seconda parte, dove ci sono da affrontare lunghi tratti in salita, per paura di non portare il “personale” a casa.

Chi non ha, come me, di questi problemi ha potuto godere di un’organizzazione pienamente all’altezza, di splendidi panorami, di aria sana e di ventunomilacentonovantasette metri in compagnia di tanti amici. Alla fine, anche a causa della penuria di allenamenti lunghi, tanta stanchezza, ma anche tanta soddisfazione.

Ampi gli spazi di parcheggio nei pressi di Via Pola, punto di ritrovo, partenza ed arrivo. Tantissimi i bagni chimici, posti dappertutto per evitare problemi ai partecipanti. Consegna pettorali, chip e pacchi gara si svolgono all’interno della scuola Orlandini Barnaba, dove è già pronto un gruppo folkloristico a darci il benvenuto a suon di musica locale.

Un attimo e le formalità burocratiche sono già risolte, consegno il pettorale al compagno di squadra Girolamo Epifani e via a cambiarmi. Risalendo non posso non notare come l’intero viale di partenza sia transennato, già pronto il palco, già innalzati i due gonfiabili, ancora al lavoro i soci dell’Atletica Città Bianca a definire gli ultimi particolari, già in azione lo speaker, Michele Cuoco, apparso oggi davvero in gran forma.

Alle nove, come da programma siamo già pronti per la partenza, il viale è ampio, stiamo larghissimi e si parte facilmente. Il chip è al piede, ma manca il tappeto rilevatore alla partenza, gli amanti del real time soffriranno anche oggi.

Il percorso è identico all’anno scorso, i primi tre chilometri ci regalano una visita nell’Ostuni più nuova, e al terzo ci ripresentiamo sul punto di avvio, ma in senso contrario. Intervista al volo del buon Cuoco, “mancano 18 chilometri, ma ce la faremo”, grido convinto, e spero scaramanticamente di non pagare questa dichiarazione.

Viaggiamo tranquilli in questi primi chilometri, si alternano piccole salitelle a piccole discese, si riesce a mantenere il ritmo in maniera costante. Mi affianca il caro Enzo De Girardis, con la sua canotta verde di Polignano, scambiamo una battuta con tutti i podisti che ci superano o che superiamo. Enzo ha il compito di bloccare i miei improvvisi cambi di ritmo, la mia mente non riesce ancora a metabolizzare che oramai si va piano (e speriamo lontano!). Belli i panorami della campagna ostunese, si viaggia verso san Michele Salentino, la gente locale ci accoglie con applausi e simpatia. A me ed Enzo si è aggiunto ora Giuseppe Tocci della Marathon Massafra, indossa orgoglioso la maglia della Maratona di Roma, nel giro di poco tempo e solo con la corsa, ha perso oltre trenta chili, sta bene, è soddisfatto e va per mezze e maratone.

Dall’undicesimo potremmo dire che il percorso si incattivisce, cominciano salite di maggior consistenza, ma viaggiamo sempre insieme tranquilli. I ristori sono posti come da regolamento ogni 5 km, il primo spugnaggio lo troviamo al 13° km. Al 14° km Enzo ci annuncia che preferisce rallentare, mi dispiace di lasciarlo, ma ho paura che, riducendo l’andatura, mi fermerei del tutto e proseguo con Giuseppe. Ben presto, però, Giuseppe “raccoglie” un suo amico che si era fermato, lo affianca ed aumenta. Mentalmente lo saluto, preferisco continuare al mio passo, anche perché dal 15° le salite sono ancor più tecniche.

Abituato ad allenamenti di 11 km, la benzina è finita da tempo, succhio un gel, ma è soprattutto la forza mentale a spingermi avanti. Il percorso è sempre pittoresco, di campagne e ulivi secolari ne abbiamo visti a iosa e il ristoro in Ostuni si avvicina. Neanche un automobile, nessuna che ci bestemmia, semmai siamo noi a bestemmiare sulla salita del 19° km, anche se il sorriso e l’incitamento di Pasquale Pignatelli riportano il buon umore. Ecco Ostuni, gli applausi della gente, ricordo l’anno scorso, gli ultimi metri, provo anche oggi a regalarmi uno sprint, qualcuno reagisce, altri no, ma è fatta, mi loda Michele Cuoco, ricordando testualmente che “nonostante i tanti acciacchi fisici è sempre presente a tutte le gare”, e questa frase, perdonatemi la presunzione, mi fa sentire vincitore.

Si scusa il “direttore” di Alberobello, Giuseppe Grassi, per essermi arrivato davanti: lo sport è competizione, l’importante è il rispetto e il volerci bene!

Consegno il chip agli addetti, ci aspetta il ristoro con banane, mele, merenda, succo di frutta, acqua ed integratore, ritiro tutto, bevo il prezioso liquido, e noto come alcuni atleti, già arrivati da tempo e già in tuta, facciano razzia di merendine, con il risultato – ovvio – che gli ultimi non le troveranno…

Recupero la chiave dell’auto (grazie Giuseppe Bisceglia!), finalmente posso cambiarmi, il completino è piuttosto bagnato, perché – non l’avevo detto – anche oggi siamo stati graziati, dopo la copiosa pioggia di ieri, abbiamo corso in una fantastica giornata primaverile. La roba asciutta dona un piacere unico, la gioia di aver corso e finito la distanza dona una carica immensa e via per aiutare mia moglie nello scattar foto.

Proseguono gli arrivi, ecco il “tostissimo” Vito Porcelli, via via tutti glia altri, anzi le classifiche sono già pronte e si può partire con le premiazioni. Alla presenza del Sindaco di Ostuni, di alcune assessori e degli sponsor, si procede a premiare i meritevoli.

Si parte dal podio maschile, vincitore, quasi in casa, è l’ottimo Francesco Caliandro (Podistica Carovigno) in 1:13:33, dominatore solitario. Con grande soddisfazione annuncio l’argento di Cosimo Montemurro (Marathon Massafra), che conclude in 1:16:51, precedendo il ghanese di Faggiano, Allul Sakine, terzo in 1:18:38, rallentato da “dolori di pancia”. Trofeo, articolo tecnico, olio e vino premiano questi tre validi atleti, stesso premio, con l’aggiunta di un mazzo di fiori, riservato alle protagoniste del podio femminile. A vincere è l’aitante Paola Bernardo (Tre Casali San Cesario) in 1:27:20, con un netto distacco sulle compagne di podio, l’’indistruttibile Emma Delfine (Nadir on the road Putignano), seconda in 1:31:01, e la costante Daniela Tropiano (Atletica Monopoli), terza in 1:35:25.

Le premiazioni continuano con i primi tre di ciascuna categoria, premiati con bottiglie e latte di ottimo olio e vino di aziende sponsor locali; noi continuiamo con la top ten maschile e femminile, ricordando che quarto è il potente Giovanni Demerinzio (Atletica Casalini) in 1:18:57 sul caro Piero Argentiero (Team Francavilla), quinto in 1:19:22, e sul capacissimo Sergio Raffaele Petruzzelli (Manzari Casamassima), sesto in 1:20:47. Ottimo settimo il veneto Carlo Gaspon (Essetre Running), gradito ospite, che chiude in 1:20:52 sul redivivo Michele Carbonara (Bersaglieri Bari), ottavo in 1:21:43, sul valente Nono Zagaria (Maratoneti Andriesi), nono in 1:22:24, e sul tenace Domenico Baccaro (Atl. Polignano), decimo in 1:22:30. Al femminile, prestigioso quarto posto per Teresa Lelario (Barletta Sportiva) in 1:37:37, sulla forte Viviasna Verri (Amatori Corigliano), quinta in 1:38:11, sulla decisa Mariangela Bozzano (Polisport Fasano), sesta in 1:38:31, e sull’intramontabile Alessandra Camassa (Cus Lecce), settima in 1:44:34. Maria Rosaria Ancona (Marathon Martina) coglie un ottimo ottavo in 1:44:44 davanti all’instancabile Laura Ingrosso (Amatori Lecce), nona in 1:45:17 e sulla regolarissima Antonella Urbinello (Marathon Massafra), decima in 1:45:48.

A chiudere la premiazione il trionfo per numero di arrivati della Barletta Sportiva che si afferma sulla Podistica Carovigno, Runners San Michele Salentino, Podistica Faggiano e Atl. Polignano a Mare. Trofeo per queste società e la chiusura di una manifestazione davvero apprezzabile.

Francamente è mancato davvero poco (dimenticavo, c’erano anche i pacer!), il presidente Piero Zizza, insieme a tutti i soci della Città Bianca, ha lavorato ottimamente, intuendo che nulla andava modificato, e ha regalato ai partecipanti una gara da ricordare. L’invito è per le prossime edizioni, da vivere e correre senza manie di personale, potenziandosi e divertendosi in gara.