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Barletta Vivi Barletta 2014- SERVIZIO FOTOGRAFICO - Il Lungomare Pietro Paolo Mennea ha ospitato la partenza della Vivi Barletta 2014, valevole come 7^ tappa del circuito Corripuglia: un’emozione particolare ricordare in questo modo il più grande sprinter bianco dell’atletica mondiale di ogni tempo. E Barletta è così tornata a esser sede di una gara di Corripuglia, con il testimone passato oramai nella mani della Barletta Sportiva presieduta dall’effervescente Enzo Cascella, che non lesina impegno, entusiasmo, risultati e… manifestazioni.  

Pregevole la scelta della sede logistica portata in zona porto, dove vi sono grandi spazi per parcheggiare, non si blocca a lungo la città e il suo traffico veicolare, risulta comoda da raggiungere. Unico handicap, e lo dico subito, la carenza di bagni: una volta che tutte le strutture in zona hanno chiuso le porte a Cascella e quindi agli atleti, tre bagni chimici sono apparsi da subito insufficienti per i quasi 2000 partecipanti, liberi inclusi. Il buon Enzo si è detto subito pronto a migliorarsi per le prossime edizioni.

Attiva sin dalle 7,30 la consegna di pettorali (6 euro il costo dell’iscrizione) e dei premi di partecipazione, una sacca in tela contenente, oltre a prodotti alimentari, un pregevole scaldacollo sponsorizzato.

Già montato il palco-podio, già sistemata la zona arrivi, posta in un viale sfociante nel suddetto Lungomare, dove è pure già allestita la zona di partenza: gli organizzatori lavorano con grande impegno affinché tutto vada per il meglio. E fa il suo anche il clima, con una giornata calda, con il sole alto e forte in cielo, già idonea per potersi abbronzare, con la temperatura vicina ai 27/28°. E’ impressionante vedere come l’intera zona ritrovo sia oramai riempita, i podisti sopraggiungono da ogni direzione, è una specie di happy hour mattutino, dove i tacchi a spillo sono sostituiti da scarpe da running, le giacche da tute, gli alcolici da integratori, la trasgressione dalla forza di volontà…

Giustificata la mia assenza a Cerignola, posso dedicarmi ad indossare i panni di atleta, mentre mia moglie comincia il servizio fotografico. Solite operazioni di riscaldamento, incredibili file ai tre bagni chimici, saluti, battute, sfottò, minacce di “darsi polvere” in gara e l’orario di partenza si avvicina.

Blindata lateralmente la zona d’avvio, il serpentone di atleti è dietro le transenne poste sulla linea di partenza, con molti partecipanti schierati con un anticipo di oltre venti minuti pur di guadagnare le prime fila. Con l’avvicinarsi delle 9.30, si richiamano gli atleti che proseguono il riscaldamento. Manca il rilevatore chip in partenza e si nota, molti atleti si schierano lateralmente all’arco di partenza, per guadagnare secondi. E, naturalmente, non possono che schierarsi davanti i più “veloci” che hanno estremizzato il riscaldamento sin quasi allo sparo. Morale della favola, i soliti 5 metri abbondanti “rubati”, impossibile far indietreggiare ora il plotone e si parte così. “Spettacolare” la partenza anticipata di un atleta a caccia di foto, ma così non è regolare!

A darci il via oltre allo sparo del giudici, i rulli di tamburo di un gruppo di percussionisti in abiti tipici, e la voce dello speaker Paolo Liuzzi, per il quale, consumati i soliti, dovrò studiare nuovi aggettivi per sottolinearne le grandi capacità.

Ad onorarci della loro presenza, i due campioni barlettani, Veronica Inglese e Mimmo Ricatti, che tante soddisfazioni stanno regalando all’atletica pugliese e nazionale: sono fuori gara, il loro pettorale riporta il cognome è un piacere averli con noi e vederli correre.

Il percorso, un unico giro di circa 9500 metri, è interamente chiuso al traffico, non presenta particolari difficoltà altimetriche, è veloce e neanche troppo noioso. Peccato che i cartelli chilometrici non siano visibili (ma mi dicono ci fossero…) dal 2° al 7° km, per il resto, tutto perfetto, con ristoro che regala bottigliette d’acqua a metà tracciato. Pubblico presente sulle strade, ma non sempre partecipativo; da censurare il comportamento della signora che, bloccata la sua auto dai vigili, ci ha invitato a correre “così vi viene l’infarto!” (la mamma dei cretini è sempre incinta e partorisce dappertutto, purtroppo!).

L’arrivo permette il rituale, piacevole sprint, con imbuti ottimamente predisposti, il rilevatore chip (finalmente!) a marcare gli arrivi, i giudici a segnare i numeri di pettorale e anche questa è andata!

Riconsegnato il chip, si entra nella zona ristoro dove ogni atleta riceve una bustina (mela, acqua, merendina) e un cornetto gelato. Da evidenziare che la distribuzione è proseguita fino ad esaurimento delle scorte, in abbondanza e generosità. In più l’onore di diverse foto scattate da Michele Rizzitelli, sempre brillante nelle sue analisi, mentre la moglie, l’inesauribile Angela Gargano, non ha rinunciato a correre.

Non hanno fatto gara, ma promozione atletica Mimmo Ricatti e Veronica Inglese, giunti insieme sul tappeto verde di arrivo, in uno splendido sport per il podismo. Arrivo appaiato anche per i primi due della manifestazione, Francesco Minerva (Dynamik Fitness Palo del Colle) e Matteo Notarangelo (Bruni Vomano), giunti senza esasperare lo sprint, con il campione italiano master di mezza maratona M35 a precedere Matteo, in una sorta di gentlemen's agreement. Terzo, davvero bravo, Michele Uva (Free Ruuners Molfetta), esaltato dagli applausi della piccola Carlotta. In netta ripresa è quarto Sabino Gadaleta (Pedone Riccardi Bisceglie) a precedere l’ottimo Enzo Trentadue (Dynamyk Palo del Colle), quinto, al quale il correre per i colori del proprio paese sembra aver dato nuovi, ritrovati, stimoli. Sempre più a suo agio tra i primissimi, è sesto Allul Sakine (Pod. Faggiano) a precedere la gioventù di Rosario Livatino (Bitonto Runners), settimo, e la concretezza di Luca Cannone (Maratoneti Andriesi), ottavo. Splendida nona posizione per Nicola Mastrodonato (Assi Trani) che precede l’esperto e “miracolato” Pino Miglietti (Pedone Riccardi Bisceglie), decimo.

Silenziosa e decisa, tanto da non essere segnalata da radio corsa, vince la gara “rosa” Marisa Russo (Marathon Massafra); in uno sprint deciso e con qualche polemica, si decidono le altre due posizioni del podio: è seconda Mara Lavarra (Amatori Putignano) su Emma Delfine (Nadir in the road Putignano), terza. Occhio a Silvana Iania (Free Runners Molfetta) in rapido ritorno ai “vecchi” ritmi: è quarta davanti alla capacissima Erica Delfine (Amatori Putignano), quinta, e alla festante Caterina Pugliese (Alberobello Running), sesta. Prima della società organizzatrice, la Barletta Sportiva, è settima la bravissima Teresa Lelario sulla caparbia Maria Iusco (Sport Center Bari), ottava, sulla compagna di squadra e altrettanto brava, Marianna Lasala, nona, e sulla mai doma Nicoletta Ramunno (Montedoro Noci), decima.  

1714 i finisher Fidal, a parte l’arrivo dei tanti liberi che spero decidano presto di tesserarsi per la nostra Federazione. Lasciatemi citare l’ultimo arrivato, il caro Giacomino Basso (Assi Trani), sempre giovane nel suo spirito di combattente.

Alla presenza gradita del presidente della Fidal Puglia, Angelo Giliberto, cominciano le premiazioni, baciate dai raggi del troppo caldo sole. Gestisce con maestria le operazioni l’attento Paolo Liuzzi, non è facile tenere a bada i podisti che, terminata la gara, hanno tutti incredibilmente fretta, soprattutto in questo periodo di Comunioni e cerimonie varie…

Si parte, doverosamente, da un premio per Mimmo Ricatti e Veronica Inglese: col microfono è più bravo Mimmo, Veronica è più timida, ma non è il loro mestiere. Mimmo prende in braccio Veronica, alla discesa dal palco lo costringerò a fare lo stesso con la “sua” Francesca…

E’ il turno dei primi tre uomini (Minerva, Notarangelo, Uva) e delle prime tre donne (Russo, Lavarra, Delfine) con trofeo, materiale tecnico e prodotti alimentari per tutti. Si passa così alle varie categorie, con riconoscimento per i primi cinque di tutte le fasce d’età. Ultimo atto, la classifica per società: sia nella graduatoria maschile che in quella femminile stravince la Barletta Sportiva, ma, sportivamente (e non poteva essere altrimenti data le denominazione sociale!) lascia il premio alle società che seguono. E così in campo femminile vince la Podistica Faggiano su Andria Runs e Trani Marathon; in campo femminile si affermano i Maratoneti Andriesi su Assi Trani, Free Runners Molfetta, Montedoro Noci e Dynamyk Palo del Colle.

Foto di società per gli organizzatori e via, la seduta è sciolta, la prossima tappa di Corripuglia è il 1° giugno a Bisceglie (Bitonto è, causa elezioni, rimandata a data da destinarsi).

Positiva davvero l’organizzazione della Barletta Sportiva, un gruppo numeroso ma coeso, unito nel realizzare grandi manifestazioni e anche pregevoli risultati. Il sorriso e la gentilezza delle atlete che hanno abbellito il palco e ingraziato le premiazioni sono il migliore biglietto da visita per la Barletta che corre e ricorsa la mitica “Freccia del Sud”.