
Eccellente edizione magistralmente allestita in Largo Pozzi che ha visto la partecipazione di oltre 400 atleti.
Iscrizione di 5 euro che ha dato diritto ad un buon pacco gara contenente anche una confezione di “oro rosso”, ovvero le prelibate ciliegie ferrovia e busta ristoro finale.
Ottima la logistica predisposta, con servizi igienici del giardino pubblico più quelli dei circostanti locali pubblici.
Molto tecnico il percorso di 9,4 Km, con alcuni tratti nel borgo antico resi scivolosi dalla pioggia caduta prima della kermesse e, per fortuna, fermatasi per tutto lo svolgimento della gara che, tuttavia, ha restituito una umidità sud-asiatica.
Percorso che, come dichiarato da Giovanni Gelsomino, non permetteva crono da record per via dei continui cambi di direzione.
Il percorso ha comunque ricevuto il gradimento di tutti.
Molti i volti noti del podismo pugliese: citarli tutti significherebbe leggere la lista dei partecipanti!
Tuttavia ne ricordo alcuni tra quelli a me più noti, a cominciare da Francesca Labianca, splendida atleta tornata competitiva come merita. Michele Uva, oggi vincitore assoluto, Vincenzo Romano, formidabile M50 da 3’30”/Km, Laura Tassielli, ormai sempre più icona femminile dell’Atletica Adelfia del menestrello Torres, gli inossidabili Peppino Attolico e Gaetano Sifanno, Vincenzo Cascella super presidente dell’armata Barletta Sportiva, i sempre presenti coniugi “reflex” Annoscia con il buon Roberto quest’oggi fermo ai box per il risentimento di una caduta, Michele Cuoco che condivide con Paolo Liuzzi la hit parade delle voci più gradite nella regione. Il leggendario Gennaro Chimenti che con le sue 88 primavere regala sempre attimi di commozione al suo arrivo. La barese Anna Sanseverino sempre brava e competitiva nella sua categoria. L’ultramaratoneta Giusy Romanazzi (nella foto), reduce dalla 50 Km del Gargano del giorno prima!
A rendere tutto ancora più piacevole è la presenza, come speaker, di Paolo Liuzzi, un mix di professionalità, simpatia e signorilità che restituisce sempre un valore aggiunto ad ogni gara che lo vede protagonista instancabile della telenovela podistica locale.
Mi rammarica non aver potuto godere del percorso a causa del mio improvviso forfait alla partenza.
Partito in ritardo da casa, ero arrivato molto tardi a Turi. Giusto il tempo di trovare parcheggio e cambiarci e ritirare i pettorali dal buon Stefano Di Palma che ci stava aspettando nella piazza centrale. Quando mancavano pochi minuti allo start, ci disponiamo in coda al plotone di atleti già disposti in partenza allorquando mia moglie mi fa notare che non abbiamo il microchip alla scarpa! Attimi di panico…, mi produco in una ripetuta da record mondiale sui 400 mt per raggiungere l’auto, agguanto la busta del microchip di mia moglie (quella con il mio dispersasi nei meandri del pacco gara…) e via con la ripetuta di ritorno.
Epilogo finale: microchip inserito alla scarpa della consorte e risentimento muscolare alla coscia sinistra per l’improvvisa accellerata keniana cui le mie fibre muscolari da bradipo sono poco avvezze!
Pazienza, oggi servizio foto a beneficio dei partecipanti.
Timbra l’albo d’oro della manifestazione il molfettese Michele Uva (Free Runners) in 31:56, davanti all’idolo di casa Gianpiero Bianco (Dof Turi) in 33:27 e terza posizione per il grande Enzo Romano (Montedoro Noci) in 33:37, grande atleta e grande uomo.
Pronostico da uno fisso per la vittoria femminile con l’affermazione di Francesca Labianca, gazzella bianca in forza ai Giovani Atleti Bari, finisher in 37:47, seconda piazza per la stakanovista Erica Delfine (Amatori Putignano) in 39:08 e Maria Iusco (Sport Center Bari) terza in 39:46.
Quattrocentocinque i finishers tesserati ai quali va aggiunta una imprecisata quantità di liberi.
Quindi, in definitiva, è unanime il “bentornata” a questa manifestazione, rimasta assente tre anni nel calendario regionale.
L’anno prossimo ci tornerò, con buon anticipo…, onde poter gustare in toto i “quattro passi nella storia” di questo percorso.