
Ho fatto di tutto perché Tuturano merita, perché la Stratuturano è ancora una festa, i pochi abitanti accolgono tutti come campioni. E poi è la gara dei pomeriggi estivi con le partite dei mondiali di calcio, a malincuore si perdeva la partita del pomeriggio quando la Rai le trasmetteva tutte, salvo poi benedire la scelta di essere stati a Tuturano.
Tuturano è la gara della corda in partenza, della sangria al ristoro finale, di Francesco Stefanelli e Antonio Cagnazzo che ci mettono fatica, sudore e faccia, rinnovando l’appuntamento di anno in anno.
Tuturano è alle porte di Brindisi, è totalmente piatta, c’è solo da affrontare tanto sole e tanto caldo, come in questo pomeriggio afoso.
Ho già partecipato in mattinata ad Altamura e ne approfitto per godermela, a cominciare dalla consegna dei pettorali e dei chip che avviene nella solita struttura su Via Vittorio Emanuele. Cinque euro il costo dell’iscrizione, con ritiro di un duo di bottiglier di vino come pacco gara. Niente bagni in giro, nè struttura fissa, né quelli chimici, con conseguenti lunghe file nei bar o… nelle campagne.
Finalmente ritrovo la mia società, l’ApuliaAthletica, qui ottimamente e numericamente rappresentata, faccio gli auguri a Daniele Miccoli e compagna per la nascita della splendida Sofia di soli quindici giorni.
Non tantissimi i partecipanti, circa quattrocento, fa caldo e si soffre, utilissimo il getto d’acqua predisposto nella zona partenza che permette di bagnarsi e trovar rimedio al forte caldo. Frattanto, gli atleti hanno cominciato a riscaldarsi, il viale principale di Tuturano è tutto un pullulare di colori podistici.
Il richiamo del Giudice Capo, il professor Guadalupi, e gli atleti si avvicinano alla linea di partenza. Spunta allora la famosa corda che blocca i concorrenti in attesa del via. La corsa è ora abbassata, si capisce che la partenza è prossima, tutti rispettano la linea di avvio, quasi ci fosse il rilevatore chip che, anche qui, in partenza, manca…
Lo sparo del giudice e gli atleti scattano, almeno quelli delle prime file, come schegge. Tutti gli spettatori si chiedono chi sia quel fulmine con la parrucca tricolore, li tranquillizzo, la batteria dura poco, è il solito Michele Tatone, che vive dei exploit iniziali in testa…
Il percorso di Tuturano, che ribadisco essere piatto e veloce, caldo e afa permettendo, prevede un giro inziale a ad est del paese e un secondo ad ovest con attraversamento dell’intero paesino e delle campagne circostanti. Numerosi i punti per bagnarsi, tra doccette nebulizzatori predisposte dagli organizzatori, oltre all’offerta spontanea di diversi abitanti. Ristoro a metà percorso, con le solite bottigliette, ma il caldo si sente comunque.
Al passaggio in paese è in testa Daniele Miccoli, poco distanti Claudio Palmisano e Enzo Zammillo: il successo è affar loro. Più difficile far previsioni nel femminile, mi è sembrata in testa Viviana Verri, vedremo come finirà.
Si attende impazienti l’arrivo degli atleti, intanto il tappeto rosso è sistemato, le transenne per gli imbuti anche, i rilevatori chip sono pronti a “suonare”.
Ecco i mezzi apripista, la sagoma di Daniele Miccoli è inconfondibile, questo ragazzo sta vivendo una stagione importantissima della sua vita familiare ed atletica. La corona di alloro per il vincitore, Daniele non la mette al collo, la stringe nella mano destra e grida, grida un nome “piccolo” e dolce di cinque lettere….
34:18 il crono del portacolori della 3^ Regione Aerea che infligge quasi un minuto a Claudio Palmisano (Taranto Sportiva), reduce dai 1500 su pista dei CdS a Bari del giorno prima e con qualche problema di pubalgia; terzo posto per Enzo Zammillo (ApuliAthletica), in 36:05, quella maledetta partita a basket si fa sentire negli adduttori… Bravo davvero Giuseppe Tardio (Team Francavilla), quarto in 37:02 sull’ottimo Valerio Vinci (Polisport Fasano), quinto in 37:26, e sul coriaceo Emanuele De Vincentis (Atl. Salento Aradeo), sesto in 37:28. Non tradisce Vito Scarcella (Atl. Amatori Brindisi), settimo in 37:39, sull’esuberante Marco Calò (Running People Noicattaro), ottavo in 37:43, sul caro Max Bonadies (ApuliAthletica), nono in 38:03, e sul “gioioso” Rocco Gioia (Atl. Ceglie Messapica), decimo in 38:16, stesso tempo di Nicola Giovine (Podistica Groittaglie), undicesimo e meritevole di citazione.
Le impressioni del passaggio intermedio trovano conferma nell’arrivo con il collo cinto della corona d’alloro dei vincitori di Viviana Verri (Amatori Corigliano) che si afferma in 44:55, tallonata da Adriana Dammicco (Cus Bari), seconda a 4”. Bronzo per Cristina Galeone della Podistica Grottaglie che conclude in 45:23. Quarto posto per la “biondissima” Alessandra De Luca (Atletica Latino) in 46:11, un po’ rallentata dalle lunghe distanze, che precede la brava Maria Ciniero (Pod. Grottaglie), quinta in 46:53; sesta e settima, con lo stesso crono in 47:09, le simpaticissime e sportivissime Liliana Gentile (Body Angel Manduria) e Antonella Ciampa (ApuliAthletica). Mimma Stano (Body Angel Manduria), ottava in 47:40, Maria Madaghiele (Atl. Latiano), nona in 47:42, e Alessandra Camassa (Cus Lecce), decima e “sempreverde” in 48:50, completano il lotto delle prime dieci donne.
325 i finisher con plauso speciale per gli ultimi arrivati: Donata Nembo (Atletica Casalini), che non vedevo da tempo, tra le donne in 1:09:08 e Vito Spada e Gianfranco Taurino (Taras Taranto), tra gli uomini in 1:17:54, legati da quel cordoncino e da quella voglia di correre che li porta a concludere qualunque prova.
Citazione speciale per il podio della m55: Marco Cisternino (3^ Regione Aerea – 39:36), Giuseppe Oliva (Atl. Ceglie Messapica – 39:40) e Massimo Solazzo (Top Running Brindisi – 39:43), tre ottimi atleti e tre ottime persone.
Ancora auguri alla cara Annamaria Patronelli (Polisport Fasano) che ha festeggiato il compleanno correndo: altri cento di questi giorni con la tua solita simpatia e amicizia.
Da evidenziare il ricco ristoro finale: acqua, dolci di vario tipo e squisitezza, crostatine, fette di gustosa anguria e sangria, che ha rallegrato… tutti.
Pochi attimi e già le classifiche sono pronte grazie all’alacre lavoro dei Giudici e degli addetti di Cronogare: si parte con i due vincitori assoluti, Daniele Miccoli e Viviana Verri, che ricevono un fantastico trofeo. Si prosegue con le prime cinque delle categorie femminili (coppa per le prime tre e duo di vini per le altre due); per me, che oggi non dispongo del mio mezzo, è il momento di andare via.
Saluto Francesco Stefanelli al volo, una stretta di mano con Michele Cuoco, oggi in veste di presidente provinciale della Fidal Brindisi, e via a casa.
Ho perso le ultime scene, ma ho goduto del “grosso” della manifestazione: la Stratuturano si conferma, alla 18^ edizione, gara da vivere, correre e gustare. Personalmente, cercherò sempre di onorare questi Amici che credono ancora nei valori più genuini dello sport.