
Peccato solo per gli assenti, hanno perso l’occasione di comprendere e verificare come si organizza una gara, l’Apulia Run è a livello superiore, pur essendo solo a carattere provinciale e costituendo la 6^ tappa del Trofeo Due Mari, circuito alternativo al più famoso Corripuglia, con tappe nelle province di Brindisi, Lecce e Taranto.
Pronta e immediata la consegna di pettorali e chip nella sala consiliare del locale Comune; cinque euro l’iscrizione basic, sette quella full, con ritiro di una bottiglia di buon vino e di una maglia tecnica, con la possibilità di scegliere colore e taglia. Inutile aggiungere che tutti (tranne uno…) hanno optato per quella full.
Tanti i bagni chimici a disposizione degli atleti, ampio il palco con tanto di podio per il post gara, già innalzato l’arco di partenza/arrivo, già al lavoro lo speaker Paolo Liuzzi, “la voce delle gare di Puglia”.
Niente si può fare per il gran caldo, neanche la partenza prevista per le 19.30 offrirà un rimedio…
Particolare di costume, il locale cabarettista vestito da sposa che fa “strage di cuori” tra i podisti, provocando risa e ilarità.
Interamente delimitata la zona di partenza, 400 transenne arancioni – una per atleta - garantiscono che tutto si svolga in maniera corretta. Gli addetti si preoccupano di mantenere gli atleti dietro la linea di avvio, si può così procedere alla presentazione all’americana dei top runner.
Tutto è pronto, tutti perfettamente dietro la linea, lo sparo del giudice e via, gli atleti partono a razzo per il primo dei due identici giri di 5 km, per un totale di 10 misurati con la rotella metrica.
Percorso blindato al traffico, si avanza tranquillamente e al 1° km già il primo ristoro, quasi nessuno ci crede. Neanche un altro chilometro ed ecco la doccetta nebulizzatore quanto mai gradita. Dal 3° al 4° km il percorso è in leggera e costante salita, e ci porta al secondo ristoro del primo giro e all’arrivo in paese dove ci accoglie una folla indiavolata. Campanacci, posate, piatti, tamburi, fischietti, grida, tutto fa festa, ed è la nostra festa, la festa di chi corre, osannato ed amato dalla popolazione locale. L’ultimo chilometro ci riporta sul punto di arrivo, non prima di aver trovato il secondo nebulizzatore e la suddetta “sposa” che ci accoglie a modo suo….
Costante la presenza di addetti a chiudere gli incroci ed ad indicarci l’esatta direzione; sull’asfalto spiccano le segnalazioni dei chilometri, sempre precise.
Il bip del chip e la voce di Paolo Liuzzi a citarci, complimentarsi, incitarci e ad avviarci al secondo giro, notando ora come anche il primo/sesto chilometro sia in leggera salita. Il terzo ristoro, il secondo nebulizzatore, la festa della gente, il quarto ristoro, l’arrivo sul viale finale, il nebulizzatore, la voce della “sposa”, quella di Paolo, lo sprint finale, la zona d’arrivo completamente libera, è fatta anche questa.
Alla riconsegna del chip, immediato ritiro di un sacchetto ristoro (acqua, banana, merenda, bustina di integratore da sciogliere) e di un gelato. Siamo tutti letteralmente bagnati, abbiamo corso con un caldo umido che ha tolto a tutti qualcosa, appesantendo i tempi finali. Fa nulla, va bene così, l’importante è aver corso in sicurezza, con tanta acqua a disposizione e con tanti festeggiamenti ed incoraggiamenti.
Solo all’ottavo chilometro si decide la gara: Alessandro Belotti, leggermente in testa al gruppetto composto con lui da Marangi e Miggiano, emette un gemito di sofferenza, lasciando via libera ai due “rivali”. Ha la meglio Antonio Miggiano (Atletica Colleferro) che si presenta sul rettilineo finale in scioltezza, sciogliendo i lunghi capelli e andando ad imporsi in 32:02, seguito a soli 6 secondi dall’ottimo Alessandro Marangi (Aden Exprivia Molfetta). Terzo, in 32:16, Alessandro Belotti (Purosangue Athletics Club), sempre più vicino ai ritmi che gli competono. Prestigioso quarto posto per Lorenzo Villa (Pod. Madonna di Sotto) in 32:59; un minuto dopo giunge l’aitante Daniele Miccoli (3^ Regione Aerea Bari), quinto. Profeta in patria, è sesto Santino Zaminga (Gymnasium San Pancrazio) in 34:05, a precedere il buon Cristian Bergamo (Cus Lecce), giunto con l’indice proiettato in alto a salutare il Papà, settimo in 34:15, e l’Imperatore lucano, di nome Antonio e tesserato per la Podistica Ferrandina, ottavo in 34:18. Giuseppe Grassi (Oriabikerun), nono in 34:26, e Marco Piccolo (International Security Nola), decimo in 35:19, completano la top-ten maschile.
Al femminile, altra prestigiosa affermazione per la gazzella Luana Boellis (Atletica Gallipoli) in 38:18, 41^ assoluta, sulla fortissima Paola Bernardo (Tre Casali San Cesario), seconda in 39:10. Terzo posto per la valente Francesca Mele (Club Correre Galatina), più staccata, in 42:24. Ottima Cristina Galeone (Podistica Grottaglie), quarta in 42:52, seguita dalla prima atleta della società organizzatrice, Antonella Ciampa, quinta in 43:13. Prima fuori regione è Laura Costa (GS Lital Pomezia), sesta in 43:51, a precedere l’effervescente Fabiana Sonnante (Taranto Sportiva), settima in 45:22, la tenace Maria Madaghiele (Atletica Latiano), ottava in 45:32, e la valida Grazia Petruzzelli (AMA Trani), nona in 45:36. Chiude la lista delle prime dieci donne, la simpaticissima Liliana Gentile ((Body Angel), al traguardo in 45:39.
377 i finisher: pochi per il valore della gara, peccato per gli assenti!
Il tempo di cambiarsi e parte il bruschetta-party, per tutti ottime friselle condite con olio, pomodoro, basilico e rucola, da bere acqua e vino….
Sfruttando i chip e il lavoro degli attenti giudici del GGG di Brindisi, le classifiche sono presto pronte e comincia la cerimonia di premiazione. Sul palco, alla presenza del locale sindaco dottor Salvatore Ripa, del consigliere regionale Fidal Puglia, Roberto Annoscia, e del presidente provinciale Fidal Brindisi, Michele Cuoco, il buon Paolo Liuzzi chiama i due vincitori della manifestazione, entrambi salentini, Antonio Miggiano e Luana Boellis: si spengono le luci, stelle filanti e fochi d’artificio festeggiano i trionfatori, coloro che iscrivono per primi il loro nome sull’albo d’oro dell’Apulia Run. Davvero particolare e suggestivo il modo di accogliere questi ottimi atleti, ben presto raggiunti dal resto di quintetto di testa delle graduatorie sia maschile che femminile, tutti ricompensati con coppa, magnum di vino e premi in danaro di diversa entità a seconda della posizione, ma con identico montepremi per uomini e donne.
Licenziati i più forti, è il turno delle varie categorie, per fascia di età, con trofeo, medaglie e vino per tutti i meritevoli, con premiazione a parte per i fuori regione. Ultimo atto ufficiale, il trofeo per le prime tre società per numero complessivo di arrivati: trionfa la Podistica Grottaglie sull’Atletica Latiano, seconda, e sull’Apuliathletica, terza, che, per dovere di ospitalità lascia il premio alla quarta, l’Abacus di Villa Baldassarri.
E’ tempo di saluti, della consegna di targhe alle autorità e collaboratori, della foto di gruppo dei soci della società organizzatrice che chiude la manifestazione, lasciando il palco alla band musicale che suona la “pizzica”, con tanto di ballerini.
Difficile esprimere con parole il perfetto svolgersi di questa manifestazione, impeccabile in tutti gli aspetti. E’ una gara da vivere, da provare, per vedere come si possono rispettare e accontentare gli atleti. Quando recepito all’arrivo, quanto letto sui social network sono l’ulteriore riprova di quanto da me asserito: allora vi lascio invitandovi sin da ora per l’anno prossimo e tranquilli non ve ne pentirete!