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Gagliano del Capo Trofeo Ciolo 2014

- SERVIZIO FOTOGRAFICO - La montagna nel Leccese, per giunta proprio o in fondo al tacco d’Italia? Può sembrare un paradosso, eppure a Gagliano del Capo, nel profondo Salento, esiste una località, il Ciolo, dove la roccia finisce a strapiombo sul mare e dove risalire diventa scalare una montagna, una parete rocciosa. Ecco spiegato l’arcano ed ecco spiegato perché qualche salentino, come Luca Scarcia, può permettersi da qualche anno di lottare e vincere il titolo master della sua categoria di corsa in montagna, allenandosi in questa speciale località, su questo sentiero montuoso che porta dal mare in alto.


Dopo due edizioni di gara regionale, l’Atletica Capo di Leuca, la società presieduta da Luca Scarcia, appunto, ha richiesto il campionato regionale di corsa in montagna ed eccoci qui a vagliare le caratteristiche di questo percorso, di questa manifestazione che l’anno prossimo potrebbe anche ospitare il campionato italiano di specialità. E sarebbe un’esperienza unica per i partecipanti, che potrebbero godere di una vacanza nello splendido ed incontaminato mare salentino e, al contempo, gareggiare per il titolo di montagna.

Grazie alla disponibilità di Paolo Liuzzi e di Stefano Bianco, riesco a passare da Bitonto a Gagliano del Capo in poche ore. Chiaramente non gareggerò, secondo la norma che non permette di correre due gare “lunghe” nello stesso giorno, anche se mi mancherà il non aver partecipato a questa avvincente manifestazione. Durissima certamente, ma le emozioni, le sensazioni, oltre ai panorami che deve aver regalato ai partecipanti, superano le difficoltà che avrei certamente incontrato. Son già contento, comunque, di esserci stato, anche perché gli organizzatori, nessuno escluso, ma in particolare Luca Scarcia, Elio Settembrini, Francesco Carofiglio, meritano davvero tanto.

Il ritrovo è fissato nel centro di Gagliano, presso il giardino Comunale, nei pressi del Municipio. Pronta la consegna di pettorali e chip, con tassa di iscrizione fissata a 3 euro. A disposizione degli atleti i bagni dell’attiguo bar e i tanti spazi verdi intorno; temperatura non eccessivamente calda, preoccupa più l’alto tasso di umidità.

La distanza del Ciolo e la particolarità della gara fanno si che, dei circa 250 iscritti, la stragrande maggioranza sia leccese; qualche brindisino, qualche barese, qualche giovane atleta proveniente dalla vicina Basilicata, qualche fuori regione ancora in vacanza da queste parti.

L’organizzazione non lascia nulla al caso: tutto il percorso è segnalato, anche nelle zone più naturali pezzi di nastro indicano la direzione, segni rossi indicano eventuali pericoli. Gli uomini fino alla categoria M55 percorreranno 9100 metri con un dislivello totale di mt 540 tra ascesa e discesa; 5850 per le donne e per le categorie maschili dalla 60 in poi e juniores maschili, con dislivello totale di m320 tra ascesa e discesa. Addetti della Protezione Civile nei punti più pericolosi, due ristori per il percorso più breve, tre per quello più lungo.

La partenza avviene in maniera tranquilla e regolare alle ore 18,00; piccolo giro del paese, ritorno sul punto di partenza e via si comincia a scendere, fino a guardare il mare, percorrere la litoranea, il famoso ponte Ciolo e da lì a salire, a salire come tante anime in pena. Sono in punto strategico, in alto tra la roccia, vedo camminare quasi tutti i partecipanti, è quasi impossibile correre su queste asperità. Qualcuno mi invidia, qualcuno sbuffa, qualcuno ha bisogno di una parola di conforto, qualcuno si mette a correre per la foto, altri mi dicono quanto sia bello questo percorso. Mi verrebbe di lasciar tutto e di provare a sudare con loro, per fortuna non ho l’abbigliamento e scatto e… scatto.

Passa per primo Luca Scarcia, sembra uno stambecco, il suo vantaggio appare già importante, segue Marsali, poi Vitali, Tundo, Negro e via via tutti gli altri. Paola Bernardo è la prima donna anche in cima, si difende bene Erika Toscano, mi sorprende positivamente Barbara Tarantino, sempre sorridente Maria Gargiulo, sprizza energia e vitalità Alessandra Sperti.

Quando qualcuno sta ancora salendo la prima volta, ecco ripassare Luca Scarcia, segue Marsali che ai miei complimenti risponde che i 49 anni si fanno sentire, alcune signore affaticate (ma tutte sorridenti e quasi… rilassate) si alternano ai primi. Il mio accompagnatore mi ricorda che è ora di rientrare, quasi mi dispiace… Mi posiziono prima dell’ultima salitella che conduce al traguardo, dove mia moglie ritrae tutti gli arrivi. Sofferenti ma contenti, gli atleti concludono questa faticaccia, al termine tutti esprimono fatica e gioia, il percorso, nonostante la durezza, è piaciuto a tutti. Mi verrebbe da dire che è la gara delle quattro s: sacrificio, sudore, stanchezza, soddisfazione, ma forse è troppo riduttivo.  

Accolti dalla voce di Antonio Tau, il bravo speaker del Salento, tutti gli atleti terminano la loro fatica: un atleta è caduto in partenza, un atleta è caduto sulle rocce, ma nulla di preoccupante, va tutto benissimo.

159 i finisher della gara lunga, 60 della breve, qualche ritiro, qualche rinuncia prima della partenza, io avrei voluto correre…

Come da pronostico Gianluca Scarcia (Atl. Capo di Leuca) vince la gara lunga in 43:03 davanti a Redouane Marsali (Podistica Tuglie), secondo in 45:47, e ad Antonio Vittali (Atletica Capo di Leuca), terzo in 46:40. Gianluca Tundo (Club Correre Galatina) è quarto in 48:10 seguito da Alessandro Negro, quinto in 48:18, e da Luciano Schirinzi, sesto in 48:33, entrambi dell’Atletica Capo di Leuca. David Cilento (Aequa Trial Running) è settimo in 49:25, Antonio Bello (Atletica Capo di Leuca), ottavo in 49:39, Michele Loizzi (Atletica Polignano), nono in 49:45, e Michele Greguccio (Atl. Capo di Leuca), decimo in 49:49.

Nella gara breve vince il lucano Marco Bruno (CorrerePollino) in 25:32 su Paola Bernardo (Tre Casali San Cesario), seconda assoluta e prima donna in 30:51, e Anselmo De Filippo (Podistica Tuglie), terzo in 33:18. Quarto (terzo uomo) è Emilio Cavalera (Tre Casali San Cesario) in 33:42 su Antonio Montagna (Amici Giallorossi), quinto in 34:21. Ecco la seconda e la terza donna, sesta e settima assolute, Erika Toscano (Atl. Capo di Leuca) in 35:11 e Barbara Tarantino (Salento in corsa Veglie) in 36:06. Ottavo, quinto uomo, Luigi Camassa (Amatori Lecce), in 36:20 su Marino Daniele (Avis in corsa Conversano), nono – sesto uomo - in 36:34 e Viviana Verri (Amatori Corigliano), decima, quarta donna in 36:45. A completare la lista dei primi dieci uomini: Rocco Franco (Salento in corsa Veglie) in 38:06, Salvatore Galati (Cral Trasporti Torinesi) in 38:27, Gabriele De Matteis (Pod.Parabita) in 39:05 e Luigi Giannone (Tre Casali San Cesario) in 40:50. Al femminile, seguono: Maria Gargiulo (Cus Lecce) in 37:28, Rossella Fasiello (Amatori Corigliano) in 38:05, Lucia Milena Santoro (Pod. Tuglie) in 38:38, Alessandra Sperti (Assi Trani) in 38:52, Alessandra Camassa (Cus Lecce) in 39:09, Laura Tassielli (Atl. Adelfia) in 39:29.

Gli affaticati finisher ricevono una bustina ristoro, dolcissima anguria e crostatine e acqua a volontà per riprendere le forze.

Non sono conclusi gli arrivi che le classifiche sono già esposte e, ben presto, nel piccolo (e un po’ buio) anfiteatro della villa comunale cominciano le premiazioni. I discorsi, di ringraziamento per gli ospiti e di compiacimento per la buona riuscita della manifestazione, del Sindaco, Antonio Buccarello, e dell’Assessore allo sport, Santo Ciardo, aprono ufficialmente la cerimonia. A rappresentare la Federazione di Atletica, ben tre consiglieri regionali, Stefano Bianco, Gigi Renis e chi scrive, oltre al presidente provinciale di Lecce, Sergio Perchia. I primi tre uomini (della lunga) e le prime tre donne ricevono trofeo, maglia di campione regionale, medaglie e tanti, tanti premi. Si passa così alle varie categorie per fascia di età: maglia di campione regionale per il primo, medaglia e premi in natura per tutti. Chiude la cerimonia, gestita con disinvoltura dal bravo Antonio Tau, il Trofeo per la prima società maschile e la prima società femminile, entrambe campioni regionali: l’Atletica Capo di Leuca vince il titolo uomini, l’Amatori Corigliano quello femminile.

Gran bella manifestazione, sapientemente organizzata dall’Atletica Capo di Leuca, ben rodata da anni di organizzazione del Cross del Salento. Il percorso è spettacolare, duro come deve essere una corsa in montagna, chi partecipa sa a quali difficoltà (e piaceri…) va incontro. E allora complimenti e un arrivederci all’anno prossimo, magari tricolore.



Campioni regionali pugliesi di Corsa in montagna:

SM: Antonio Vitali (Atletica Capo di Leuca)

SM35: Gianluca Scarcia (Atletica Capo di Leuca)

SM40: Alessandro Negro (Atletica Capo di Leuca)

SM45: Redouane Marsali (Podistica Tuglie)

SM50: Salvatore Toscano (Salento in Corsa Veglie)

SM55: Claudio De Mori (GPDM Lecce)

SM60: Emilio Cavalera (Tre Casali San Cesario)

SM65: Anselmo De Filippo (Podistica Tuglie)

SM75: Luigi Blandolino (Amici Giallorossi Muro Leccese)

SM80: Cesare Vernole (Amatori Lecce)

SF: Paola Bernardo (Tre Casali San Cesario)

SF35: Erika Toscano (Atletica Capo di Leuca)

SF40: Barbara Tarantino (Salento in Corsa Veglie)

SF45: Claudia Corina (Cus Lecce)

SF50: Maria Gargiulo (Cus Lecce)

SF55: Alessandra Camassa (Cus Lecce)

SF60: Anna Idone (Amatori Lecce)

SF70: Palmira Saracino (Grecia Salentina)