
Scherzo naturalmente, e partiamo dal principio, con l’ampia zona del mercato a disposizione degli atleti per parcheggiare le auto. Immediata la consegna delle buste contenenti pettorali e chip; poco distante si ritira il pacco gara (maglia tecnica di marca – con possibilità di cambiare la taglia nel post gara –, due utilissimi integratori e bustina monoporzione di tarallini), il tutto al costo di 6 euro. A disposizione degli atleti i bagni dell’antica struttura centrale: pulitissimi, ma insufficienti per il numero dei presenti, proprio questa l’unica pecca odierna, la presenza di wc chimici avrebbe facilitato la risoluzione dei “problemi” del pre-gara degli atleti.
Partenza fissata per le ore 9.00 e quindi operazioni da velocizzare un attimino per presentarsi puntuali al colpo di pistola. Parimenti, da accelerare la definizione degli ultimi particolari organizzativi, con la creazione della gabbia dei partenti, il transennamento della zona di avvio, l’ultimo controllo del percorso… In testa il presidente Pippo Florenzio, Ignazio Antonacci, Lorenzo Mastrangelo, la vice-presidente Rita Simone a rappresentare la metà.. rosa della Nadir on the road.
Speaker della manifestazione è Michele Cuoco, nell’occasione quanto mai compito, ma sempre ben prodigo di particolari tecnici e attento a ogni dettaglio.
Con lo scorrere dei minuti gli atleti affollano sempre più la zona di avvio; all’ultimo l’arrivo dei più veloci, collocati giustamente in testa al plotone, subito dietro il cordone umano formato dai soci della società organizzatrice. Con piacere riscontro maggiore onestà nei podisti “più lenti” che lasciano le prime fila a chi è più rapido.
Il ricordo dello speaker dedicato a Gregorio Ercolano (al quale è intitolato l’odierno memorial), Vito Ranieri e Giuseppe Gangai, tutti atleti che ci hanno fisicamente, ma che corrono ancora con noi.
Nove e un minuto, lo sparo del giudice, partenza corretta e ordinata, si comincia con il giro iniziale e centrale di 3 km, siamo subito in salita. Echeggia il tema del film “Rocky”, diffuso dagli altoparlanti, qualcuno grida: “Adriana!”. Si sale e si scende, si risale e si riscende, non c’è nulla da fare, Putignano è fatta così…
Terzo chilometro e siamo di nuovo sul punto di partenza, è una festa cittadina, numeroso il pubblico che ci applaude, Michele Cuoco cerca di nominare tutti e, in questi momenti, è inutile nasconderlo, si sente sempre una certa emozione. Comincia la seconda parte della gara, il giro di sette chilometri, il giro che effettueranno anche gli atleti liberi che attendono solo il nostro passaggio per cominciare.
Al 3,5 chilometro il primo ristoro, il percorso è altamente tecnico, ci salva il clima della giornata, soleggiata e calda ma non afosa, anche se si suda terribilmente. Il tratto lungo la ciclabile, forse il più pianeggiante dell’intero tracciato, e di nuovo con l’alternanza di saliscendi, qualcuno mola un attimo, altri non si danno per vinti e non mollano. Il secondo ristoro al 7,5 km è l’annuncio della salita più lunga, quella che costeggia lateralmente il mercato e mi fa pronunciare un sofferto, ma ironico: “Criminali!” all’indirizzo di un socio della Nadir, addetto a presidiare un incrocio.
Il tratto nella Putignano “vecchia”, mi ritornano in mente i fantasmi notturni della gara di Castellana Grotte, ma per mia fortuna qui si corre al mattino e riesco meglio a gestire lo sforzo. Già Castellana e Putignano on the road, due percorsi simili, difficili e tecnici, ma spettacolari e da affrontare con intelligenza, quanto vorrei avere le forze di un tempo!
Siamo ormai nel tratto finale, il Corso Umberto, appare lunghissimo, sprint e controsprint animano questi ultimi metri, le strette di mano e i complimenti con gli altri atleti, per un attimo avversari, sono la cosa più belle, più genuina e più sportiva che possa esserci. Mi preoccupa solo il giramento di testa quando mi piego per togliere il chip dalla scarpa, stessa sensazione avvertita in partenza, forme qualche controllo medico è oramai necessario.
In Piazza Roma ci attende il ristoro finale, acqua, mela e gelatino permettono di ritrovare le forze, mentre proseguono gli arrivi. Alla fine conteremo 1221 finisher, un centinaio in meno rispetto agli iscritti, non conosco viceversa i “numeri” dei liberi.
La pronta intervista di Michele Cuoco e, da subito, testimonio il mio apprezzamento per questa manifestazione ben curata e ben gestita, con il tracciato blindato al traffico e ben presidiato, a testimonianza dell’impegno di un Gruppo fatto di veri sportivi, in continua evoluzione nella corsa e nel triathlon.
Indovinate chi ha vinto? Chiaramente Francesco Minerva, che s’impone in 32:20, al decimo successo su tredici prove di Corripuglia: il capitano della Dynamik Palo del Colle domina questa stagione, nonostante le difficoltà della vita quotidiana, essendo in cerca di un posto di lavoro (chiunque potesse aiutarlo farebbe senz’altro cosa gradita!). Alle sue spalle, coglie un fantastico secondo posto Michele Uva (Free Runners Molfetta) in 33:25: il “papà” è bravo anche nel gestire le forze su questo difficile percorso e a guadagnare l’argento. Splendido anche Allul Sakine (Podistica Faggiano), terzo in 33:30, “cavallo di razza”, che secondo me può ancora migliorarsi. Immancabile, è quarto in 33:37 Sabino Gadaleta (Pedone Riccardi Bisceglie), a precedere Nicola Mastrodonato (Tommaso Assi Trani), quinto in 33:48, che “cresce” in gara in gara. Sesto posto per l’elegante corsa di Vincenzo Trentadue (Dynamik Palo del Colle) in 33:51, davanti al sempre più forte Pasquale De Chirico (Free Runners Molfetta), settimo in 34:00, e all’indisciplinato Rosario Livatino (Bitonto Runners), secondo nei primi chilometri troppo tirati, fino a pagare lo sforzo e concludere, affaticato, ottavo in 34:02. Molto bravo Donato Masciale (Bitonto Runners) che giunge nono in 34:09, precedendo di 35” il buon Gianfranco Dellaccio (Montedoro Noci), decimo, al quale auguro che la sua serie di “guai” sia finalmente terminata.
Profeta in patria, vince la gara femminile Emma Delfine: tesserata per la società organizzatrice, Emma – sempre forte e costante – si afferma in 40:07, 155^ assoluta. Oramai definitivamente recuperata, è prestigiosamente seconda la “mammina” Silvana Iania (Free Runners Molfetta) in 40:49, davanti a Marisa Russo (Marathon Massafra), che “gestisce” gara e sforzo e conclude terza in 40:57. Sempre reattiva, Mara Lavarra (Amatori Putignano) è quarta in 41:35, davanti alla compagna di squadra, altra certezza, Erica Delfine, quinta in 42:45. Mai doma, Caterina Pugliese (Alberobello Running) chiude sesta in 42:54 sulla capace Melinda Pugliese (Nadir on the road), settima in 43:09, e sulla costante Marina Rotolo (Athletic Team Palagiano), ottava in 43:10. La coriacea Cristina Mastrorosa (Fiamma Olimpia Palo) è nona in 43:42 davanti all’ottima Maria Di Benedetto (Barletta Sportiva), che completa la lista delle prime dieci signore in 43:54.
A chiudere gli arrivi la ritrovata coppia Vito Spada/Gainfrnaco Taurino, entrambi della Taras Taranto, uniti dal laccettino in 1:15:54; ultima signora, Filomena Nacci (Ostuni Runners) in 1:14:54.
Un augurio sincero di pronta ripresa ad Angelica Mongelli (Dynamik Palo) e Nicola Traversa (Pedone Riccardi Bisceglie); un elogio particolare al podio sm70, uomini dalla dura tempra, Giovanni Ronco (Gioia Running), Tommaso Valente (Club Runners 87 Castellaneta) e Giuseppe Netti (Nadir Putignano).
Come da programma, alle 11 e qualche minuto, iniziano le premiazioni: sul palco il locale Sindaco, Domenico Giannandrea, e alcuni assessori, che, dopo il discorso di prammatica, premiano i meritevoli. Si parte dai due vincitori assoluti: Minerva e Emma Delfine, premiati con trofeo e confezione di ottimi prodotti caseari di bufala (provenienti dal genuino allevamento del presidente Pippo Florenzio…).
Momento di commozione per la consegna dei due trofei del memorial Ercolano, riservato ai primi due atleti putignanesi giunti sul traguardo: a consegnarli è la moglie di Gregorio, visibilmente commossa, che premia Claudio Chiarella ed Emma Delfine. La brava Emma, campionessa anche di cuore, “restituisce” il Trofeo alla Signora, tra l’applauso generale.
Si passa alle categorie: sul palco sono chiamati i più veloci di ciascuna fascia d’età, tutti premiati con la suddetta ricchissima confezione di prodotti caseari. E’ il momento delle società: vince l’Amatori Putignano per numero complessivo di arrivati su, nell’ordine, Montedoro Noci, Podistica Faggiano, Tommaso Assi Trani e Gioia Running.
Ultimo atto, l’estrazione di premi della lotteria: purtroppo, non ho comprato biglietti, e così ringrazio, saluto e vado via….
Il processo di miglioramento delle prove di Corripuglia continua costante: è francamente un sollievo, già nel dopo gara, non udire lamentele, ma apprezzamenti. Il lavoro paga, come ha pagato per la Nadir on the road, protagonista di un’ottima organizzazione degna di una grande società.