
Allora andiamo con ordine ed esaminiamo pro e contro, difetti e virtù, mancanze o difficoltà.
Partiamo dal fatto che Bari, dopo un lungo periodo sostanzialmente felice, con maratona, mezza maratona, Vivicittà, Race for the cure, Corsa di Babbo Natale, Marcialonga Nicolaiana (a Capodanno) e altre sporadiche manifestazioni, è rimasta a lungo solo con la Race e la non competitiva di Capodanno.
Il perché è subito spiegato: Bari, e l’intera Puglia, con l’avvento del governo cittadino e regionale di sinistra, e al contempo con l’inizio di questa maledetta “crisi”, tagliò di netto i ricchi sovvenzionamenti alle manifestazioni podistiche, invitando sostanzialmente gli organizzatori a gestirsi da soli. In breve sparirono la Maratona, la mezza (Barincorsa) e persino il Vivicittà.
Si deve a Pierdavide Losavio, presidente de La Fabbrica di Corsa, se Bari è tornata ad organizzare una gara competitiva, la San Nicola Half Marathon, e persino una splendida manifestazione serale non competitiva, la Night Run.
Si deve a Pierdavide Losavio se il Lungomare di Bari è tornato a popolarsi di podisti in gara e non solo in allenamento, se il podismo è giunto in Piazza Ferrarese, il “salotto buono” della città.
Tanto di cappello a Pierdavide, quindi, ma se registriamo con piacere che il podismo torna nel capoluogo pugliese, l’organizzazione deve essere all’altezza di una città come Bari.
La prima edizione della mezza maratona dedicata al Santo non andò troppo bene: scrissi un articolo di critiche all’apparenza pesanti ma che miravano, come al solito, a consigliare l’organizzatore, ad indurlo a migliorare. Chiunque può recuperarlo su queste pagine e rileggerlo, io proverò a esaminare punto per punto come si è svolta quest’anno l’intera manifestazione.
Piazza Ferrarese, luogo di raduno ed arrivo, sarebbe dovuta essere interamente a disposizione della manifestazione podistica: vi sono più in fondo, invece, degli stand a forma di igloo di una manifestazione dedicata alla sensibilizzazione per la raccolta differenziata e già questo non va bene. Il Comune di Bari, patrocinante la manifestazione, avrebbe dovuto liberare gli spazi, ben altro colpo d’occhio ci sarebbe stato, il palco sarebbe stato più grande e centrale (come quello dell’anno prima) e non sacrificato in un angoletto…
Anche i locali di distribuzione dei pettorali e pacchi gara non recano l’insegna: “San Nicola…”, ma “Urban Center…”, e se c’è un patrocinio del Comune e relativi permessi, la colpa non è di Pierdavide…
La consegna dei pettorali e pacchi gara sarebbe dovuta partire – come annunciato su organi di informazione e social network - dal venerdì pomeriggio: amici di Policoro, dopo un bel viaggetto, sono stati costretti a tornare indietro a mani vuote, perché i pettorali non erano pronti…
La domenica mattina la distribuzione si rileva lenta e un po’ impacciata: si entra “uno alla volta”, la coda al di fuori del locale cresce sensibilmente con lamentele dei partecipanti, il tempo di attesa supera per qualcuno la mezzora.
Forti lamentele per i prezzi d’iscrizione: la mezza costa 12 euro senza premio di partecipazione, 17 con la maglia tecnica (e qualche campioncino di creme, shampoo e integratore); 10 e 15 rispettivamente, con o senza maglia, per la 10 chilometri non competitiva. Tutti i partecipanti, indistintamente, lamentano gli alti costi, ma sperano almeno di trovare conforto nei ristori sul percorso e in quello finale.
Registro critiche anche per iscrizioni avvenute oltre i termini di scadenza e per la marca della maglia tecnica diversa da quella descritta sulla pagina fb della manifestazione.
Numerosi i bagni chimici sul Lungomare e in zona partenza e questo, lasciatemelo dire, è un grosso miglioramento rispetto alla prima edizione.
La zona partenza è ampia, il tappeto chip è attivo, manca però l’energia elettrica e quindi l’amplificazione. L’ottimo Paolo Liuzzi, lo speaker della manifestazione, è occupato-disoccupato, categoria alla quale neanche Renzi era saputo ancora arrivare… Scherzi a parte, è un peccato, la calda voce di Paolo avrebbe riscaldato l’ambiente e guidato i podisti.
Podisti man mano recuperati e indirizzati dietro il tappeto chip (santa invenzione!) con partenza congiunta per 21 e 10 non competitiva. Personalmente avrei fatto partite prima la mezza, i neofiti della non competitiva, con le rituali partenze a razzo e subito mi fermo!, hanno schiacciato gli atleti della lunga costringendoli ad un vero sacrificio.
In prossimità della partenza si nota la presenza del sindaco di Bari, Antonio De Caro, dell’assessore allo sport Pietro Petruzzelli, e del priore della Basilica di san Nicola, quest’ultimo quest’anno non polemico con i podisti. In gara, nella 10 km, il presidente del Coni Puglia, Elio Sannicandro, il presidente della Fidal Puglia, Angelo Giliberto, e tutto lo staff, a cominciare dal mitico Mattia Gomes.
Partenza fissata per le ore 9.30: ribadisco quanto detto l’anno prima, mezzora di anticipo sarebbe utilissima per gli atleti (anche oggi era caldo, come nel 2013) e libererebbe prima la città che ancora una volta si è mostrata piuttosto insofferente alla corsa, soprattutto perché bloccata nello “sport” domenicale preferito, la passeggiata in auto, con acquisto finale di pesce e dolcetto. A parziale scusante per la popolazione, devo confessare che utile sarebbe stata una maggiore informazione alla cittadinanza, comunicando in anticipo i relativi blocchi del traffico.
Partenza comunque ordinata, lo start è affidato al Sindaco, e via via gli atleti corrono in direzione nord, verso la Fiera del Levante. Proprio nei pressi della Fiera molte auto parcheggiate in doppia fila, auto sul percorso, per fortuna gli automobilisti si rivelano gentili attendendo il passaggio degli atleti.
Lamentele per i ristori a cominciare dal primo, quello del 5° km: l’acqua c’è e pure tanta, ma un solo punto di distribuzione a ristoro, con un tavolinetto e tre ragazzi poco esperti, lascia tanti atleti senz’acqua, soprattutto nei passaggi in gruppo. Per le prossime edizioni sarà preferibile distribuire le bottigliette in più punti dello stesso punto di ristoro, non lasciando alcuno a secco.
Lamentele anche per gli spugnaggi: nel pacco gara era presente una spugna, come accade in tante manifestazioni in tutto il mondo, da portare con sé durante la gara ed evitare problemi di inquinamento. Il problema è che nei punti fissati vi sono piccole bacinelle poste sull’asfalto, con acqua poco limpida, che costringerebbero gli atleti a violente genuflessioni. Per le prossime edizioni, oltre a infornare sull’uso della spugna presente nel pacco (molti non hanno capito inizialmente il perché di questo regalo), bacinelle più capienti dovranno essere elevate ad altezza di braccio di podista in corsa.
Le segnalazioni chilometriche sono segnate sull’asfalto con spray bianco: oltre a essere poco visibili, sarebbero anche contro legge… Per le prossime edizioni, vele (preferibili) o cartelli aiuterebbero il ritmo dei podisti.
Percorso nella parte più cittadina blindato al traffico delle automobili, ma apertissimo alla bici, davvero tante, e ai pedoni con tanta fretta, soprattutto in Corso Vittorio Emanuele e Corso Cavour, dove ho dovuto rimproverare arzilli signori frettolosi… di perder tempo!
Ultima parte con vento a sfavore, il maestrale ha un po’ infastidito i podisti negli ultimi chilometri, ma qui Pierdavide non poteva nulla!
Arrivo in piena Piazza Ferrarese, davvero suggestivo, davvero spettacolare, è questo è un merito per Pierdavide che ci ha portato qui!
Altro miglioramento rispetto all’anno scorso: la bella medaglia quest’anno c’è per tutti!
984 i finisher della mezza, non so quantificare gli arrivi della 10 km non competitiva e i tanti “portoghesi”, davvero tanti gli atleti che hanno corso senza pettorale: in totale si saranno superati sicuramente i 2000 partecipanti, è un buon segnale per la nostra città.
Problemi anche al ristoro finale: già i primi hanno lamentato di ricevere solo un frutto, una bottiglietta d’acqua e una birra in lattina, gli ultimi hanno trovato a malapena la birra… E qui, onestamente, devo sottolineare la cattiva educazione dei podisti, ho visto gente andar via con sacche tipo uscita dall’Ipermercato, mentre gli ultimi non hanno trovato nulla. Anche qui, suggerimento per l’anno prossimo consegna di sacchetto già confezionato in cambio del pettorale con aggiunta di qualche cibo solido.
Già descritto il palco, piuttosto ristretto, della cerimonia finale di premiazione: anche qui è mancata l’amplificazione, l’ottimo Paolo si è distinto nel dar voce alla gara con un megafono a batteria stile anni ’80, bravo anche oggi per chi lo sentiva, a pochi metri non si udiva, purtroppo, nulla.
Premi in danaro per i primi cinque atleti arrivati di entrambi i sessi; meno ricca la premiazione già dal 5° al 10° posto con consegna di uno zainetto di marca e di una busta contenente prodotti alimentari. La stessa busta è stata consegnata ai premiati di ciascuna categoria provocando la reazione di alcuni, come il sanguigno Peppino Attolico, che mi ha pregato di riportare che si sentiva frodato, che il premio ricevuto, secondo il suo giudizio, “sarebbe stato buono per costituire il pacco gara”. (la busta conteneva un vasetto di confettura di cotogne, una busta di orecchiette industriali, una busta di taralli, una confezione di dolcetti ala mandorla, una bustina monoporzione di tarallini).
Per ultimo, la lamentela di un partecipante alla 10 km, riportata direttamente a Pierdavide: questo signore ha sostenuto di aver sentito poca considerazione, ha dichiarato di ritenere di aver pagato inutilmente… Per esperienza personale, le manifestazioni di contorno ai grandi eventi, soprattutto non competitive, subiscono sempre questo destino.
Ecco riportate le maggiori critiche e lamentele dei partecipanti, piuttosto delusi per l’andamento dei questa manifestazione e che, in gran parte, hanno promesso di non tornare più. Personalmente, come faccio sempre nella mia vita, applico la regola delle tre prove e, pertanto, concederei a Pierdavide un’ulteriore prova di appello.
Il buon Pierdavide, dovrebbe poter contare sull’apporto di più persone e di più persone esperte: quest’anno ha ottenuto l’aiuto di Rino Piepoli e di alcuni componenti della Bari Road Runners, ma non è bastato. Occorre soprattutto cercare il parere di gente che corre e corre ogni domenica; di gente, attiva e pronta a dar una mano concreta all’organizzatore. Se gli Enti Locali volessero poi sponsorizzare direttamente l’evento, lo stesso senz’altro migliorerebbe, Bari otterrebbe una gran pubblicità in tutta Italia con conseguente attrazione turistica (Regione e Puglia Promozione potrebbero promuovere il capoluogo come fatto per altre recenti manifestazioni…). Con qualche “soldino” esterno, si potrebbero abbassare le quote d’iscrizione; con maggiore cura dei particolari, si potrebbero ovviare quelle disfunzioni che non sono gravissime da migliorare organizzativamente, ma diventano gravissime per chi paga, partecipa, corre e soffre per 21 km. La Bari che corre ha diritto alle sue gare, alle sue manifestazioni, non bisogna mollare, Pierdavide deve continuare, ma deve comprendere chi corre, come chi corre deve essere pronto, a più favorevoli condizioni, a concedergli un ulteriore chanches, prima di poter democraticamente scegliere altre manifestazioni, anche a dispetto del legame affettivo.
La cronaca: giornata soleggiata, al mattino fresca anche per via dell’umidità, permette di correre sul bellissimo Lungomare Barese. Circa mille gli iscritti alla 21097 metri, la mezza maratona, la San Nicola Half Marathon giunta alla seconda edizione. Un favorito sin da subito, il keniano Julius Kipngetich Rono, tesserato per l’Atletica Recanati; possibile avversario, il maratoneta barlettano Mimmo Ricatti, tesserato per l’Aeronautica Militare. E la competizione per il successo finale vive fin quando Ricatti riesce a star dietro al keniano, keniano che andrà a vincere in 1:06:05, lasciando il buon Mimmo a 26”. Terzo posto per il rimontante 23enne Danilo Ruggiero, Atletica Recanati, in 1:11:43, che si lascia alla spalle l’ottimo “vecchietto” Vito Sardella, monopolitano tesserato per la Podistica Valtenna, che chiude quarto in 1:12:33. Quinto posto per il bravissimo Daniele Miccoli (3^ Regione Aerea Bari), accompagnato per lunghi tratti da coach Michele Cuoco in bici, in 1:14:17, seguito dal ghanese di Faggiano, Allul Sakine, sesto in 1:14:33, e da mister Angelo Pazienza (Bitonto Runners), settimo in 1:14:58. Brillante Antonio “Toni” Esposito (Amatori Atl. Acquaviva) è ottavo in 1:15:14, sulla “promessa” Pasquale De Chirico (Free Runners Molfetta), nono in 1:16.23, e sul capacissimo campano Giovanbattista Audia (Montemiletto Runners), decimo in 1:17:43.
Tra le donne, scontata vittoria per l’olimpionica marocchina Soumiya Labani (Alteratletica Locorotondo) che si afferma, tra un po’ di sciatica e mancanza di stimoli, in 1:19:05. Splendido secondo posto per Paola Di Tillo (Virtus Campobasso) in 1:23:49 a precedere l’altra Paola, la salentina “distruttrice” Bernardo (Tre Casali San Cesario), terza in 1:26:08. Ilenia Colucci (Alteratletica Locorotondo) perde due posizioni rispetto al 2013 ed è quarta in 1:26:21, seguita dall’instancabile Rosa Luchena (Due Sassi Matera), quinta in 1:28:27, e da Maria Iusco (Sport Center Bari), altra esponente del team Cuoco, sesta in 1:28:40. E’ strano dirlo, ma Francesca Labianca (Giovani Atleti Bari), senz’altro a corto di lunghi, è settima in 1:29:32; molto brava, Nicoletta Ramunno (Montedoro Noci), chiude in ottava posizione in 1:32:51, davanti alla lucana Maria Rosaria Moretti (GS Matera), nona in 1:34:27, e alla coriacea Cristina Mastrorosa (Fiamma Olimpia Palo), decima in 1:35:00.
Arrivi chiusi da Michele Rutigliano (Caringella Sannicandro Bari) in 2:46:02; ultima donna, Filomena Alicino (Maratoneti Andriesi) in 2:41:37.
Tra le società, per numero di iscritti, vince la Barletta Sportiva; la Runners del Levante Bari vince il Trofeo Giancarlo Demedio, riservato alle sole società baresi.
Valevole come campionato regionale di società, le classifiche saranno comunicate successivamente e la premiazione avverrà a gennaio unitamente a quelle del Corripuglia; valevole come campionato italiano dell’Aeronautica Militare, ha premiato in loco, con coppe, i vincitori per fasce di età.