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Latiano StraLatiano 2014SERVIZIO FOTOGRAFICO - Non solo una corsa, una gara podistica, ma una festa per l’intero paese. Ecco cosa rappresenta la Stralatiano per la città di Latiano, sempre pronta ad onorare tutti gli ospiti accorsi. Siamo nel nord Salento, la provincia è quella di Brindisi, e la locale Associazione Atletica festeggia quest’anno il decimo anno di vita. La gara è invece alla settima edizione e anche quest’anno si fregia di valere come prova del Campionato regionale Corripuglia, la ventesima, oltre a costituire il Campionato provinciale individuale e la 9^ prova del Circuito “sulle Vie di Brento”.

Sin dal nostro arrivo in loco, precise indicazioni conducono all’ampio parcheggio e al punto di ritrovo. Immediata la consegna della busta contenente pettorali e chip; a poca distanza la consegna del pacco-gara alimentare, il tutto al costo di 6 euro.

Calorosa accoglienza da parte del presidente Alessandro Tenore, di Piero Palma, di tutti i cordialissimi componenti di questa Società.

Cielo nuvoloso, ma non fa freddo, spesso il sole riesce a liberarsi tra le nuvole e ad inviare benefici raggi; già montato il palco in Piazza Umberto I, si provvede in Via Roma ad innalzare l’arco di partenza, a sistemare le transenne creando gli imbuti di arrivo, mentre gli addetti Fidal montano l’apparecchiatura necessaria per il rilevamento chip.

A Latiano è tappa di Corripuglia e sono tanti i partecipanti. 1000 e spiccioli quelli di quest’anno, forse in leggero calo rispetto ad un anno fa, segno evidente che i podisti pugliesi sono oramai stanchi e svuotati per l’intensa stagione, aspettano trepidanti la fine del Campionato.

Preciso, con immenso piacere, che Latiano ha ospitato nel pomeriggio del sabato la gara provinciale giovanile: tante giovani speranze hanno corso ed animato la città, sotto gli attenti occhi di Ottavio Andriani, capo settore regionale del mezzofondo.

A disposizione degli atleti due strutture di bagni pubblici: quella presente nel primo parcheggio e l’altra in una traversa di Via Roma: come scrissi anche l’anno scorso, tanti, soprattutto le signore, preferiscono quelli dei bar centrali, mentre gli uomini prendono d’assalto la stazione che offre angoli nascosti. Anche qui non sarebbe dispiaciuta la presenza di alcuni wc chimici, che avrebbero senz’altro facilitato i partecipanti…

E mentre i podisti provvedono a vestire i completi sociali, pronti ad una nuova battaglia, i soci della società organizzatrice definiscono gli ultimi particolari, preoccupandosi che tutto vada per il meglio. Il microfono è intanto nelle mani di Michele Cuoco, l’odierno speaker, un fiume di parole, aneddoti, curiosità e dati tecnici…

Intanto il clou della manifestazione si è spostato in Piazza Mercato, con i Giudici ad invitare i corridori a schierarsi dietro la linea di partenza: manca il tappeto chip è d un problema, perché i più forti giungono all’ultimo istante superando di gran lunga la linea fissata. Complessa operazione di convincimento ad indietreggiare, cordone umano formato dagli atleti della società organizzatrice a spingere e, finalmente, si può partire.

Partenza rapidissima, ne fa le spese Antonella Capodieci, che – parte integrante del cordone umano - è letteralmente spostata violentemente al lato, tanto da infortunarsi.

Percorso piatto, forse solo una salitella al 6° km circa, e per questo veloce, per la maggior parte cittadino, anche se non manca un rapido excursus in una zona più di campagna. Ma è blindato al traffico, con ristoro con più punti di distribuzione a metà percorso, nemmeno un auto a disturbare, addetti ad indicare la direzione, cartelli chilometri e, soprattutto, tutto il paese per strada ad applaudire e ad incitare gli atleti, dal primo all’ultimo, dal più veloce al meno prestante, dall’aggraziato a chi lo stile di corsa non è il suo forte. 9600 metri circa da correre d’un fiato per chi ha ritmo e fa gara, da gustare per chi ha meno birra e “passeggia”.

L’arrivo purtroppo registra diversi problemi al giungere in blocco della massa, vale a dire del gruppone intermedio, quando gli atleti giungono a frotte: nonostante gli imbuti già creati e i chip, si creano quelle antipatiche code, rese ancor più antipatiche da quei furbetti che vogliono superare quando si è già fermi, determinando la giusta reazione di chi è correttamente in fila. Ricordo sempre che dobbiamo essere proprio noi corridori a dar l’esempio e ad essere irreprensibili, atteggiamenti antisportivi di questo tipo non li tollero davvero!

Con somma gioia annuncio la prima affermazione della sua carriera in una gara valevole per il Campionato Corripuglia di Michele Uva (Free Runners Molfetta) che s’impone in 31:48. Gli occhi gioiosi di Michele nel post-gara mi hanno regalato una splendida emozione, sono rimasto colpito nel vedere quanto soddisfazione provasse questo carissimo atleta. E anche gli altri due gradini del podio sono degnamente occupati: Allul Sakine (Pod. Faggiano), è ottimo secondo in 32:02, Andrea Petarra (Apuliathletica San Pancrazio S.) è meritevole terzo in 32:08. Bravissimo Vincenzo Trentadue (Dynamyk Palo del Colle), quarto in 32:12, a precedere l’eccelso Cristian Bergamo (Cus Lecce), quinto in 32:22, l’inesauribile Sabino Gadaleta (Pedone Riccardi Bisceglie), sesto in 32:32. Il “sempreforte” Giuseppe Moliterni (Gravina festina lente!) è settimo in 33:15, a precedere, il “mai domo” Enzo Zammillo (Apuliathletica), ottavo in 33:24, il vigoroso Pietro Perrone (Top Runners Laterza), nono in 33:52, e il tenace Cosimo Pomarico (Oriabikerun), decimo in 33:59.

E’ Luana Boellis (Atletica Gallipoli) a tagliare il traguardo come prima donna, 90^ assoluta, in 37:11; dietro di lei, sul podio, Maria Iusco (Sport Center Bari), seconda in 37:53, e Valentina Marzano (Atletica Carovigno), terza in 38:28. Cos’hanno in comune le prime tre? Nulla, apparentemente, in realtà, colui che le allena, le segue, Michele Cuoco, oggi anche speaker, al culmine dell’estati per la tripletta delle “sue ragazze”. Fantastico quarto posto per Caterina Pugliese (Alberobello Running), che chiude in 40:16; a 7 secondi arriva Nicoletta Ramunno (Montedoro Noci), quinta, decisa come da tradizione. La brava Maria Dibenedetto (Barletta Sportiva) è sesta in 40:46, a precedere la risoluta Filomena D’Adamo (Bitonto Runners), settima in 41:00, l’immancabile Erica Delfine (Amatori Putignano), ottava in 41:09, l’evolvente Grieta Dzergaca (Bitonto Runners), nona in 41:12, e la certezza Marina Rotolo (Athetic Team Palagiano), decima in 41:58.

966 i finisher, mi piace citare il ritorno - nella “sua” città - di Alessandra De Luca, al traguardo in 42:11 e di un mito, il grande Antonio Tafuri (Atalas san Vito dei Normanni), al traguardo “comodamente” in 40:15.

All’arrivo, previa restituzione del chip, il ristoro finale con yogurt, mela, acqua e integratore. Purtroppo, proprio le bottigliette d’acqua hanno scatenato qualche polemica (subito riportata sui social network con tanto di foto), poiché una parte di esse era “scaduta”, secondo la data riportata sulle stesse bottigliette. Sicuramente una distrazione, o il carico dell’anno scorso, anche perché – a parte la perdita del gas dell’effervescenza naturale o del gusto cambiato – non penso che l’acqua “scaduta” possa fare male (si parla di “consumarsi preferibilmente entro il…”).

Le difficoltà registrate agli arrivi in blocco si traducono in ritardi nella elaborazione delle classifiche: con grandi difficoltà e qualche minuto in più per non fare “cavolate” da parte dei certosini addetti Fidal, ecco l’inizio della cerimonia di premiazione.

Presenti alcuni Assessori del locale Comune e il presidente provinciale del Coni, Nicola Cainazzo, si parte logicamente dai due vincitori. Michele Uva e Luana Boellis ricevono il meritato premio: per Michele uno splendido bassorilievo e per Luana una prestigiosa macchina per caffè, oltre ad un cesto di prodotti alimentari. E’ il turno dei meritevoli per ciascuna fascia d’età, che ricevono cesti o confezioni di bottiglie di vino, secondo la posizione. Premi con medaglie e maglia di campione provinciale per i primi classificati della provincia di Brindisi.

Cerimonia di premiazione ben gestita, al galoppo, da Michele Cuoco per recuperare il ritardo: bravi anche i soci della società organizzatrice a stare al ritmo.

E oramai si è alla conclusione: tocca alle società, per numero di arrivati complessivo, con il successo della Montedoro Noci su, nell’ordine, Podistica Faggiano, Taranto Sportiva, Amatori Putignano e Nadir on the road Putignano.

Saluti finali, foto di
gruppo, e via a smontare tutto, con la consapevolezza che anche quest’anno è stato un successo.


E allora un sincero “bravi” all’Atletica Latiano ed appuntamento a domenica prossima a Palagiano, nella terre delle clementine, per la 21^ tappa di Corripuglia.