E’ nata una stella!
Si, nell’avaro calendario pugliese di maratone è nata proprio una stella, che si spera possa diventare una cometa che ci possa guidare in futuro volando da un campanile all’altro delle nostre stupende Cattedrali.
Gli organizzatori di Puglia Marathon di Giovinazzo hanno messo in campo tutta la loro passione, dedizione ed enormi sacrifici per allestire questa kermesse podistica suddivisa su ben quattro gare: la regina di 42 Km da Trani a Giovinazzo, attraversando Bisceglie e Molfetta. La mezza maratona da Bisceglie a Giovinazzo, la 10 Km da Molfetta a Giovinazzo e la staffetta in maratona, nonché la family run.
Roba da brividi…
Si perché oggi come oggi già organizzare una “semplice” gara regionale comporta problematiche e sacrifici per qualsiasi società, soprattutto in un momento così dannatamente difficile a livello economico, figuriamoci un simile coacervo di gare su locations diverse.
Le forze e le risorse messe in campo da Puglia Marathon sono state notevoli e da noi tutti non può giungere che un sentito ringraziamento per averci regalato una splendida giornata di sport ed aggregazione.
Essendo stata una 1^ edizione è fisiologico che si siano verificate situazioni o problematiche che, tuttavia, accadono ancor oggi anche in gare anziane…
Il compito di noi podisti, pertanto, deve essere quello di capirne le reali motivazioni e di suggerire ai bravi organizzatori le migliori soluzioni possibili affinchè si possano smussare i problemi e migliorarli già dalla prossima edizione.
Innanzitutto bisognerà migliorare il percorso, già di per sé abbastanza difficile e nervoso (le chianche antiche tipiche dei centri storici non sono facili da affrontare..), cercando di eliminare i troppi zig-zag che hanno anche restituito gli immancabili tagli di percorso da parte dei soliti furbetti.
Ne sono testimone oculare, allorquando, in prossimità del 38° Km (se non ricordo male..) sul lungomare di Giovinazzo dovevamo svoltare a sinistra per compiere il giro di una piazzetta parcheggio e rimetterci sul lungomare direzione sud.
Ebbene, io ed un ragazzo abbiamo svoltato regolarmente a sinistra compiendo il periplo della piazzetta, mentre altri 7-8 podisti che mi seguivano hanno svoltato a destra…
In questa porzione di gara sicuramente non vi erano premi in palio, ma vi era una cosa che il sottoscritto ritiene prioritaria rispetto a qualsiasi posizione di categoria: la questione morale!
Secondo aspetto da migliorare è l’informativa verso i cittadini automobilisti.
Per una kermesse così imponente bisogna informarli preventivamente con diffusioni radiofoniche e manifesti, onde poterli avvisare della difficoltà nell’utilizzo dell’auto sul territorio interessato dal passaggio della gara.
Terzo aspetto: una partenza da Barletta servirebbe a snellire il percorso? Anche a Barletta abbiamo una Cattedrale ed un Castello che nutrirebbero ulteriormente il nome dato a questa manifestazione.
Quarto aspetto: non sarebbe il caso di concentrare questa abilità organizzativa e tutte le risorse dedicandole alla sola maratona? Ovvero, evitare di proporre anche la mezza e la 10 Km che, tra l’altro, essendo state dislocate in Città diverse, sottraggono notevoli risorse di personale ed economiche a scapito della gara madre.
I ristori sul percorso sono stati buoni, c’erano prodotti sufficienti per tutti, personale cordiale e disponibile.
A voler essere pignoli, posso dire che la varietà di cibi solidi e liquidi potrebbe essere ulteriormente arricchita.
Buono anche il ristoro finale, anche se noi ultimi abbiamo trovato pochino.
Ben organizzata la consegna dei pettorali e pacchi gara all’interno di Palazzo Palmieri a Trani.
Cospicua la presenza dei bagni chimici sia alla partenza che lungo il percorso.
Nonostante ciò, alla partenza di Trani alcuni podisti hanno tranquillamente espletato le loro minzioni all’aperto a fianco dei tanti bagni perfettamente allineati vicino la partenza…
In questi casi c’è ben poco da fare…, quando l’educazione è così manifestatamente latitante.
Notata qualche lamentela per quanto riguarda il pacco gara e le taglie delle magliette tecniche.
Ma, come mi ha spiegato molto cordialmente un organizzatore, non si aspettavano una così grande richiesta di iscrizioni (oltre 900 nella sola maratona) e, quindi, hanno dovuto rimediare all’ultimo momento dirottando le maglie destinate alla mezza maratona per poter accontentare tutti gli iscritti alla maratona.
A tal proposito potrebbe valere quanto da me precedentemente suggerito (quarto aspetto).
Un plauso va a tutti i volontari, forze dell’ordine presenti sul percorso che, considerando anche il nubifragio che ha investito buona parte della gara, hanno svolto egregiamente il loro compito.
Tuttavia in alcuni punti ci si è dovuti affidare alle frecce bianche sull’asfalto per individuare la giusta direzione…
Nubifragio che ha messo a dura prova la tenacia dei maratoneti, poiché l’acqua scendeva copiosa e ben refrigerata da un insidioso vento di maestrale giunto nel frattempo ad accarezzare l’epidermide dei concorrenti.
Nubifragio che, per quanto mi riguarda, considerando le mie note esigue risorse atletiche e mentali con le quali mi sono presentato al nastro di partenza di questa gara, ad un certo punto mi ha fatto entrare in stretto rapporto confidenziale con Dio e tutti i Santi…
Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, l’albo d’oro della maratona viene inaugurato da un beniamino del podismo pugliese, Vito Sardella, indomabile ultramaratoneta barese (tesserato con l’Ads Podistica Valtenna) prossimo alle 41 primavere, si aggiudica questa prima edizione giungendo a Giovinazzo dopo 2h35’00”.
Al 2° posto il bravissimo Giuseppe Moliterni dell’Atletica Festina Lente di Gravina di Puglia, al traguardo in 2h38’28” e 3° posto per Giovanni Marchitiello della Pedone-Riccardi Bisceglie in 2h39’21”.
Tra le donne, albo d’oro inaugurato da Patrizia Signorino, tesserata con il Gruppo Sportivo Interforze Torino, con l’ottimo crono di 2h59’43”.
Seconda piazza per Wargler Cristina, Swiss Charity Foundation, al traguardo in 3h19’10” e terza piazza per Luisa Canonico, Asd Ururi Runners, in 3h28’26”.
Ben settecentonovantotto i finishers in maratona.
Maratona a staffetta vinta dalla squadra staffetta 3 composta da Corcella-Dedonato-Loconte-Paparella, vincente in 2h31’40”.
Secondo posto in 2h41’41” per staffetta 5 composta da Benyhya-Ciociola-Grifa-Mondelli.
Terzo posto in 2h57’09” per staffetta 4 per Artellis-Bruno-Colonna-Lograno.
Dodici le squadre di staffettisti al traguardo.
Nell’albo della mezza maratona scrive per la prima volta il suo nome Pasquale Rutigliano, altra icona del podismo pugliese, tesserato con SME Run Roma, vincitore in 1h12’18”.
Al secondo posto Francesco Milella, Asd Quelli della Pineta Bari, in 1h13’29”.
Terzo posto per un altro indomabile, Gennaro Bonvino, tesserato Asd Biancoverde Giovinazzo, in 1h17’10”.
Tra le donne, affermazione per Francesca Bianco, tesserata con la Pol. Gilda degli insegnanti, in 1h37’01”.
Secondo posto per Csilla Emoke Pummer, tesserata con i Free Runners Molfetta, in 1h42’12”.
Terzo posto per Carmela Maria Manolio, tesserata con i Lucani Free Runners, in 1h48’16”.
Duecentottantuno i finishers della mezza maratona.
E per finire, i vincitori della 10 Km: in campo maschile al 1° posto Giuseppe Volpicella dell’Asd Biancoverde Giovinazzo in 43’57”.
Secondo posto per Rocco Reale, tesserato con Modena Atletica, in 45’17” e terzo posto per Domenico Valenzano, Asd Amatori Putignano, in 45’52”.
Alessandra Luzi, tesserata Comodo Sport, , la vincitrice femminile in 49’58”. Secondo posto per
Nicoletta Depalo, Asd Atletica Mediterranea, in 57’53” e terzo posto per Francesca De Nichilo, tesserata Free Runners Molfetta, in 59’20”.
Trentanove i finishers della 10 Km.
Una dedica particolare la voglio rivolgere ad alcuni amici dell’Atletica Adelfia, indomabili maratoneti sempre in giro in Italia ed Europa: Patrizia Sansone, Mauro Neve e Luigi Di Pinto, i quali con questa gara hanno rispettivamente raggiunto la quota di 60, 50 e 40 maratone corse finora.
Tenaci e bravissimi!
In definitiva, una eccellente 1^ edizione che già da questo esordio si pone nell’elite nazionale delle maratone e che, sicuramente, saprà conquistarsi un posto di grande rilievo in futuro, ora che questo felice esordio solleticherà la voglia agli assenti di questa prima edizione e soprattutto quando potrà aprire le porte agli stranieri.
Grazie Trani, Bisceglie, Molfetta e, soprattutto, Giovinazzo!
Buon Natale!
Si, nell’avaro calendario pugliese di maratone è nata proprio una stella, che si spera possa diventare una cometa che ci possa guidare in futuro volando da un campanile all’altro delle nostre stupende Cattedrali.
Gli organizzatori di Puglia Marathon di Giovinazzo hanno messo in campo tutta la loro passione, dedizione ed enormi sacrifici per allestire questa kermesse podistica suddivisa su ben quattro gare: la regina di 42 Km da Trani a Giovinazzo, attraversando Bisceglie e Molfetta. La mezza maratona da Bisceglie a Giovinazzo, la 10 Km da Molfetta a Giovinazzo e la staffetta in maratona, nonché la family run.
Roba da brividi…
Si perché oggi come oggi già organizzare una “semplice” gara regionale comporta problematiche e sacrifici per qualsiasi società, soprattutto in un momento così dannatamente difficile a livello economico, figuriamoci un simile coacervo di gare su locations diverse.
Le forze e le risorse messe in campo da Puglia Marathon sono state notevoli e da noi tutti non può giungere che un sentito ringraziamento per averci regalato una splendida giornata di sport ed aggregazione.
Essendo stata una 1^ edizione è fisiologico che si siano verificate situazioni o problematiche che, tuttavia, accadono ancor oggi anche in gare anziane…
Il compito di noi podisti, pertanto, deve essere quello di capirne le reali motivazioni e di suggerire ai bravi organizzatori le migliori soluzioni possibili affinchè si possano smussare i problemi e migliorarli già dalla prossima edizione.
Innanzitutto bisognerà migliorare il percorso, già di per sé abbastanza difficile e nervoso (le chianche antiche tipiche dei centri storici non sono facili da affrontare..), cercando di eliminare i troppi zig-zag che hanno anche restituito gli immancabili tagli di percorso da parte dei soliti furbetti.
Ne sono testimone oculare, allorquando, in prossimità del 38° Km (se non ricordo male..) sul lungomare di Giovinazzo dovevamo svoltare a sinistra per compiere il giro di una piazzetta parcheggio e rimetterci sul lungomare direzione sud.
Ebbene, io ed un ragazzo abbiamo svoltato regolarmente a sinistra compiendo il periplo della piazzetta, mentre altri 7-8 podisti che mi seguivano hanno svoltato a destra…
In questa porzione di gara sicuramente non vi erano premi in palio, ma vi era una cosa che il sottoscritto ritiene prioritaria rispetto a qualsiasi posizione di categoria: la questione morale!
Secondo aspetto da migliorare è l’informativa verso i cittadini automobilisti.
Per una kermesse così imponente bisogna informarli preventivamente con diffusioni radiofoniche e manifesti, onde poterli avvisare della difficoltà nell’utilizzo dell’auto sul territorio interessato dal passaggio della gara.
Terzo aspetto: una partenza da Barletta servirebbe a snellire il percorso? Anche a Barletta abbiamo una Cattedrale ed un Castello che nutrirebbero ulteriormente il nome dato a questa manifestazione.
Quarto aspetto: non sarebbe il caso di concentrare questa abilità organizzativa e tutte le risorse dedicandole alla sola maratona? Ovvero, evitare di proporre anche la mezza e la 10 Km che, tra l’altro, essendo state dislocate in Città diverse, sottraggono notevoli risorse di personale ed economiche a scapito della gara madre.
I ristori sul percorso sono stati buoni, c’erano prodotti sufficienti per tutti, personale cordiale e disponibile.
A voler essere pignoli, posso dire che la varietà di cibi solidi e liquidi potrebbe essere ulteriormente arricchita.
Buono anche il ristoro finale, anche se noi ultimi abbiamo trovato pochino.
Ben organizzata la consegna dei pettorali e pacchi gara all’interno di Palazzo Palmieri a Trani.
Cospicua la presenza dei bagni chimici sia alla partenza che lungo il percorso.
Nonostante ciò, alla partenza di Trani alcuni podisti hanno tranquillamente espletato le loro minzioni all’aperto a fianco dei tanti bagni perfettamente allineati vicino la partenza…
In questi casi c’è ben poco da fare…, quando l’educazione è così manifestatamente latitante.
Notata qualche lamentela per quanto riguarda il pacco gara e le taglie delle magliette tecniche.
Ma, come mi ha spiegato molto cordialmente un organizzatore, non si aspettavano una così grande richiesta di iscrizioni (oltre 900 nella sola maratona) e, quindi, hanno dovuto rimediare all’ultimo momento dirottando le maglie destinate alla mezza maratona per poter accontentare tutti gli iscritti alla maratona.
A tal proposito potrebbe valere quanto da me precedentemente suggerito (quarto aspetto).
Un plauso va a tutti i volontari, forze dell’ordine presenti sul percorso che, considerando anche il nubifragio che ha investito buona parte della gara, hanno svolto egregiamente il loro compito.
Tuttavia in alcuni punti ci si è dovuti affidare alle frecce bianche sull’asfalto per individuare la giusta direzione…
Nubifragio che ha messo a dura prova la tenacia dei maratoneti, poiché l’acqua scendeva copiosa e ben refrigerata da un insidioso vento di maestrale giunto nel frattempo ad accarezzare l’epidermide dei concorrenti.
Nubifragio che, per quanto mi riguarda, considerando le mie note esigue risorse atletiche e mentali con le quali mi sono presentato al nastro di partenza di questa gara, ad un certo punto mi ha fatto entrare in stretto rapporto confidenziale con Dio e tutti i Santi…
Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, l’albo d’oro della maratona viene inaugurato da un beniamino del podismo pugliese, Vito Sardella, indomabile ultramaratoneta barese (tesserato con l’Ads Podistica Valtenna) prossimo alle 41 primavere, si aggiudica questa prima edizione giungendo a Giovinazzo dopo 2h35’00”.
Al 2° posto il bravissimo Giuseppe Moliterni dell’Atletica Festina Lente di Gravina di Puglia, al traguardo in 2h38’28” e 3° posto per Giovanni Marchitiello della Pedone-Riccardi Bisceglie in 2h39’21”.
Tra le donne, albo d’oro inaugurato da Patrizia Signorino, tesserata con il Gruppo Sportivo Interforze Torino, con l’ottimo crono di 2h59’43”.
Seconda piazza per Wargler Cristina, Swiss Charity Foundation, al traguardo in 3h19’10” e terza piazza per Luisa Canonico, Asd Ururi Runners, in 3h28’26”.
Ben settecentonovantotto i finishers in maratona.
Maratona a staffetta vinta dalla squadra staffetta 3 composta da Corcella-Dedonato-Loconte-Paparella, vincente in 2h31’40”.
Secondo posto in 2h41’41” per staffetta 5 composta da Benyhya-Ciociola-Grifa-Mondelli.
Terzo posto in 2h57’09” per staffetta 4 per Artellis-Bruno-Colonna-Lograno.
Dodici le squadre di staffettisti al traguardo.
Nell’albo della mezza maratona scrive per la prima volta il suo nome Pasquale Rutigliano, altra icona del podismo pugliese, tesserato con SME Run Roma, vincitore in 1h12’18”.
Al secondo posto Francesco Milella, Asd Quelli della Pineta Bari, in 1h13’29”.
Terzo posto per un altro indomabile, Gennaro Bonvino, tesserato Asd Biancoverde Giovinazzo, in 1h17’10”.
Tra le donne, affermazione per Francesca Bianco, tesserata con la Pol. Gilda degli insegnanti, in 1h37’01”.
Secondo posto per Csilla Emoke Pummer, tesserata con i Free Runners Molfetta, in 1h42’12”.
Terzo posto per Carmela Maria Manolio, tesserata con i Lucani Free Runners, in 1h48’16”.
Duecentottantuno i finishers della mezza maratona.
E per finire, i vincitori della 10 Km: in campo maschile al 1° posto Giuseppe Volpicella dell’Asd Biancoverde Giovinazzo in 43’57”.
Secondo posto per Rocco Reale, tesserato con Modena Atletica, in 45’17” e terzo posto per Domenico Valenzano, Asd Amatori Putignano, in 45’52”.
Alessandra Luzi, tesserata Comodo Sport, , la vincitrice femminile in 49’58”. Secondo posto per
Nicoletta Depalo, Asd Atletica Mediterranea, in 57’53” e terzo posto per Francesca De Nichilo, tesserata Free Runners Molfetta, in 59’20”.
Trentanove i finishers della 10 Km.
Una dedica particolare la voglio rivolgere ad alcuni amici dell’Atletica Adelfia, indomabili maratoneti sempre in giro in Italia ed Europa: Patrizia Sansone, Mauro Neve e Luigi Di Pinto, i quali con questa gara hanno rispettivamente raggiunto la quota di 60, 50 e 40 maratone corse finora.
Tenaci e bravissimi!
In definitiva, una eccellente 1^ edizione che già da questo esordio si pone nell’elite nazionale delle maratone e che, sicuramente, saprà conquistarsi un posto di grande rilievo in futuro, ora che questo felice esordio solleticherà la voglia agli assenti di questa prima edizione e soprattutto quando potrà aprire le porte agli stranieri.
Grazie Trani, Bisceglie, Molfetta e, soprattutto, Giovinazzo!
Buon Natale!