
Ecco, in estrema sintesi, la descrizione dell’11^ edizione della StraBefana, gara provinciale organizzata a Faggiano dalla locale Associazione Podistica, gara che devolve una buona parte di ricavi all’Associazione Croce Verde.
Per la Podistica Faggiano è la prima manifestazione organizzata dopo la netta riduzione di soci, tornati a casa, cioè ad iscriversi in una società del capoluogo ionico: a giudicare da questa circostanza, la scossa è stata ben assorbita e gestita, tanto da dar luogo ad un’ottima, solita, organizzazione.
Punto di ritrovo è la sede della Podistica su Corso Vittorio Emanuele: qui si ritirano pettorali e premio di partecipazione, consistente in una confezione di biscotti-pasticcini di una nota ditta toscana. 5 Euro il costo dell’iscrizione, tanti – a cominciare da chi scrive – correranno da liberi, non avendo ancora (le società di appartenenza) definito le operazioni di tesseramento.
253 i concorrenti regolarmente già registrati alla Fidal; 67 i liberi, una decina i “portoghesi”, insomma la partecipazione è varia. Nei pressi della partenza collocati due bagni chimici, per le signore bagno nella sede sociale, quanto mai utili anche a causa della temperatura fredda che si fa sentire. Però non piove, il vento è sopportabile, si correrà discretamente bene.
Partenza fissata per le ore 10:00, prima corrono i ragazzini, abitudine quanto mai apprezzabile, che, all’arrivo, ricevono tutti indistintamente un calza della Befana. Prosegue intanto il riscaldamento dei più grandi, riscaldamento necessario anche per non soffrire il freddo e, soprattutto, per ben partire, sul tracciato di 7100 metri, ridotto per non bloccare la strada che porta al Campo Sportivo e spostato sulla parallela.
Si respira ancora aria di festa, manca il solito accanimento, anche i sei favoriti sono ben presto individuabili in Miola e Sakine tra gli uomini e Ilenia Colucci tra le donne.
Tutti sulla linea di partenza, i volti non sono tirati, anche se l’attrazione di schierarsi nelle prime fila non si perde neanche nelle occasioni “amichevoli”. Lo sparo del Giudice, partenza corretta e via subito in leggera salita per compiere il periplo della zona, costeggiando anche la piazza solitamente teatro della gara più importante, e tornare dopo 1800 metri sul punto di partenza. Discreta la presenza di spettatori, mogli e figli compresi, ci si allontana per correre la seconda parte del tracciato. Anziché girare a destra si prosegue diritto in direzione San Giorgio, in una sorta di vai e vieni con i primi: Gianni Miola è nettamente in testa, segue Sakine, lotta tra Perrone e Pomarico per il bronzo. Cerco di incitare tutti, e ricevo tanti incitamenti, c’è chi ha il volto tirato e sofferente e chi sorride, chi paga i pranzi natalizi e chi benedice l’essersi mantenuto a tavola.
Giro di boa anche per noi che seguiamo, questa volta sono io nella situazione di essere invidiato da chi ancora va giù, bellissimo il sorriso di Vito Lillo, sempre sportivissimo…
La svolta a sinistra, siamo tornati in Faggiano, svolta a destra, ecco Corso Vittorio Emanuele, si sale leggermente, mi incita a non mollare Riccardo Spione, gli ultimi metri, il traguardo tagliato, il pettorale rilevato, i complimenti di “mister” Antonio Maggi. Penso di essere stato abbondantemente sotto i 5’ al km, dopo il riposo festivo va già benissimo così!
Proseguono gli arrivi, affianco mia moglie che scatta foto a tutti, e invito gli atleti già arrivati a togliersi… dal percorso: solito malvezzo, non ci rendiamo conto che la gara prosegue anche dopo il nostro arrivo, e che l’ultimo ha gli stessi diritti nostri e del primo!
E’ già lotta al ristoro finale: pettole appena fritte sono l’ideale per scaldarsi e riprendere forze, ma è una gara anche per beccarne una al volo! Non manca il panettone a pezzi, l’acqua, il the (o tisana?), vino e arance in abbondanza, insomma c’è da stare allegri!
Il tempo di cambiarsi (conviene essere velocissimi dato il freddo!) e si torna al ristoro, le pettole attirano e si fa a gara, per fortuna i gentilissimi chef ne producono a iosa e si mangia, si mangia e si balla, al suono di canzoni degli anni ’80, quando persino la discomusic era di classe.
Bellissimo questo momento di sana unione, si diventa tutti amici, si ride, si scherza, si dimenticano i problemi, le difficoltà, c’è voglia di ridere e sentirsi amici, al diavolo i problemi, le tasse, la politica e le falsità di ogni giorno! Un momento come questo vale tantissimo, l’abbinamento con il gesto atletico della corsa, è un felicissimo connubio per stare bene.
Il gruppo di Statte, di Noicattaro, di Francavilla, di Grottaglie, di…, c’è l’imbarazzo nello scegliere con chi stare a divertirsi!
Sono arrivate anche le autorità cittadine e i presidenti delle varie associazioni locali per la cerimonia di premiazione: appare Antonio Marinò, oggi anche speaker, appare Carmelo Caruso, il presidente, appare Peppino Esposito, la storia, appare Ciccio Palummieri, il futuro…
Intanto, però, recuperiamo le classifiche e diamo la vittoria a Gianni Miola (Marathon Club Statte) che vince con un buon distacco su Allul Sakine (oggi libero, domani Podistica Taras), secondo, e Pietro Perrone (Top Runners Laterza), terzo, per un podio di pregiata qualità. Cosimo Pomarico (Oriabikerunners) è ottimo quarto sul mitico Cosimo Montemurro (Marathon Massafra), quinto, che precede il bravo compagno di squadra, Francesco Quarato, sesto. Notevole prestazione per Giuseppe Tardio (Team Francavilla), settimo, seguito da un ritrovato Antonio Mele (Running People Noicattaro), ottavo, dal capace Nicola Giovine (libero), nono, e dall’esperto Leonardo Pizzi (Pod. San Giorgio Jonico), decimo.
Al femminile, “facile” vittoria per Ilenia Colucci (Alteratletica Locorotondo) che s’impone sulle bravissime Roberta Coronese (Marathon Massafra), seconda, e Liliana Gentile (Body Angel Manduria), terza. Sempre brillante, è quarta Edvige Maria Mattesi (Pod. Faggiano) sulla volitiva Giuliana Chiffi (Pod. Talsano), quinta, e sulla mai doma Margherita Pignatelli (Meridiana Triathlon), sesta. E’ settima Maria Teresa Coppola (Body Angel Manduria), sempre determinata, come del resto Anna Francione (Runners Ginosa), ottava, Valeria Cirielli (Atl. Acquaviva), nona, e Barbara Caporusso (Manzari Casamassima), decima.
Velocissime le premiazioni: si parte da Miola e Colucci, premiati con trofeo e tris di vini, per passare ai primi tre di ciascuna fascia d’età, tutti premiati con medaglia e tris di vini. Tra le società s’impone la società organizzatrice ma, cavallerescamente, cede il trofeo alla Podistica Grottaglie, seconda.
I saluti finali, i ringraziamenti alle autorità, i complimenti agli organizzatori e Faggiano dà già appuntamento per il 12 aprile per la Strafaggiano, 4^ prova del Campionato Corripuglia 2015.